Psicologia dell'Hater

 


Il termine Hater significa "odiatore", "odiante", ed è nato con Internet per indicare quei personaggi che attaccano ferocemente altri che stanno facendo le loro cose, spesso ben protetti dietro l'anonimato oltre che dietro lo schermo.

 
 

La figura dell'Hater mi ha sempre affascinato, perché al di là dei contenuti è fondamentalmente un caso di cretinismo al quadrato: non solo è così cretino da non capire che è frustrato perché passa il tempo a guardare l'erba dei vicini anziché coccolare la propria, ma esprime tutta la sua frustrazione apertamente e così anche per gli altri che lo leggono diventa chiaro che è un cretino, anonimo o meno.

Se avesse quel barlume di intelletto per rendersi conto che si tratta di psicologia spicciola, alla portata dell'intuito di chiunque, per lo meno starebbe zitto a crogiolarsi nella sua frustrazione nel segreto della sua mente; se ne avesse un po' di più si guarderebbe bene allo specchio e comprenderebbe che potrebbe spendere il suo tempo raffinando le proprie doti e accettando il fatto che c'è sempre qualcuno migliore di te in qualcosa, non ci puoi fare niente, è la vita.

Durante i miei anni nel mondo della Musica ho avuto modo di lavorare con centinaia di artisti e gruppi, di seguire le loro vicende, ascoltare i loro racconti e radiografare la loro psiche e così il fenomeno mi si è presentato molte volte, perché nella dimensione dello spettacolo c'è una connessione speciale con l'ipertrofia dell'Ego.

Ci sono due profili-tipo tra gli artisti: il Puro e l'Egoico.

Il Puro è pressoché privo di Ego, fa ciò che fa per sincero amore dell'Arte, ama e venera la Musica di cui si considera un umile servitore e, se ottiene del successo, ne è felice e grato e il suo approccio sarà di andare ad accendere un cero sotto l'altare della Dea.

L'Egoico invece usa l'Arte come uno strumento per catapultarsi nel successo, e se mai accendesse un cero sarebbe ai suoi stessi piedi, in modo che la luce emessa dalla fiamma lo illumini mettendo in risalto i suoi tratti e i suoi muscoli da bronzo di Riace, facendolo apparire come la divinità che in effetti è - e finalmente se ne sono accorti anche gli altri!
 
 
"Dio ha scelto me perché sono speciale."
 
 
Il Puro coltiva la sua Arte studiando ed esercitandosi, è sempre insoddisfatto di sé perché continua a non sentirsi degno di servire la Musa.

L'Egoico continua a studiare quello che fanno gli altri, prendendo le idee che gli paiono funzionare e le scorciatoie che gli riesce di trovare. È sicuro di arrivare perché ehi, non vorrai discutere il mio talento vero? È evidente che il successo per me è ad un tiro di schioppo! Perfino le mie scorregge sono canti angelici!

Così, mentre il Puro diventa un piccolo mostro di bravura amato da tutti, l'Egoico comincia a cercare di capire quale gabola hanno applicato quelli che nel frattempo gli sono passati davanti e, non riuscendo a trovarla, si irrita. Si ritiene vittima del Destino Beffardo e dei vili stratagemmi dei suoi avversari e a questo punto, dentro di lui, qualcosa di violaceo e convulso comincia a bruciare...

Una quindicina di anni fa io e altri amici avevamo messo in piedi un progetto musicale e un album, avevamo ottenuto qualche buona recensione e abbiamo ricevuto - noi che non eravamo nessuno - un'email da un personaggio relativamente noto del mondo della Musica - che purtroppo non posso nominare - piena di veleno, inutile, un puro sfogo di bile firmato con nome e cognome. La cosa ci ha lasciati di stucco, sia per i contenuti che per la loro provenienza: era come se gli USA avessero bombardato San Marino perché si era dotato di fionde!

Ma questo ci ha fatto capire un po' di cose: la prima è che questo personaggio - che precedentemente stimavamo quasi alla venerazione - era un cretino frustrato; la seconda è che il mondo della Musica è un ambiente pieno di cani rabbiosi, e la cosa è stata denunciata - via canzone - anche da molti artisti di chiara fama negli anni; la terza e più importante è che evidentemente avevamo fatto davvero un bel lavoro, se addirittura mr. Cretino era caduto dalla sedia e si era preso la briga di scriverci un'email per comunicarci che eravamo un mucchio di letame e che non avremmo "mai combinato niente ahahah".

In effetti il gruppo si è sciolto qualche anno dopo, ma non certo a causa di quella brillante email, e questo è il fulcro logico di tutta la questione: un attacco a qualcuno che ritieni abbastanza talentuoso da competere con te non lo scalfisce minimamente, le cose faranno il loro corso e andranno come devono andare, perché se il tuo avversario davvero non vale nulla, sarà il pubblico ad ignorarlo; attaccando dimostri solo di aver paura, e l'eventuale anonimato la conferma.

Quindi da tutto questo potremmo trarre un paio di conclusioni utili in generale:

1) l'Hater è un Ego frustrato, ed è un cretino;

2) se ti capitano degli Hater significa che stai andando alla grande, continua così! ;)
 

"Ricorda sempre: troppo Ego ucciderà il tuo talento"


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