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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Il valore degli immobili

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In Padania, anno 2044 ho tratteggiato uno scenario volutamente esasperato, ma alla base del ghignante raccontino ci sono valutazioni più profonde. Che il fare previsioni sul futuro sia difficile lo dimostrano i fiumi di inchiostro che si sono sprecati sui giornali in questi anni sui più disparati argomenti, e basta citare la fantomatica Ripresa o il destino dell'Euro per farsene un'idea. La ragione di fondo è naturalmente che la realtà, sia macro che micro, è di tale complessità che è impossibile per una mente primate considerarne tutti gli aspetti, anche perché essendo tutto interconnesso significherebbe considerare tutto l'Universo, e ci vuole Dio per un compito del genere, ammesso che lui ci riesca. Ma su alcuni temi qualche ragionamento senza grosse pretese si può abbozzare, e questo del valore di mercato degli immobili è un mio tema perché ho notato spesso, nelle conversazioni, che si tende ad affidarsi allo specchietto retrovisore per stimare i

Padania, anno 2044

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Ambrogio strizza un po' gli occhi per non perdere di vista il drone 4 che si allontana nella foschia sopra la sua risaia. Negli ultimi giorni l'apparecchio ha dato segni di cedimento: è sempre in carica sulla sua piattaforma, una volta ha dovuto andare a recuperarlo semi-affondato nell'acquitrino, probabilmente la batteria è di nuovo da sostituire. A parte questi inconvenienti l'ACS Asus X-Rice (Sistema di Coltivazione Autonomo) funziona bene: i droni monitorano i campi e il lavoro delle altre macchine anfibie, il lavoro procede e l'impegno è davvero minimo a parte la mappatura iniziale a monitor delle aree da coltivare e le piccole manutenzioni ordinarie. La nuova versione dell'ACS di Apple per le risaie include il riconoscimento automatico delle anomalie dei sistemi e provvede ad ordinare parti di ricambio ed interventi tecnici avvisando il proprietario via email, ma per il momento Ambrogio deve ancora ammortizzare l'acquisto dell'Asus, q

Illusione possibile

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C'è un modo di leggere l'umanità molto interessante: noi siamo quello che succede ad una specie messa sotto enorme pressione evolutiva, e questo non perché qualcosa all'esterno è venuto a disturbarci, ma solo perché siamo diventati consapevoli della nostra circostanza e cioè fragili forme di vita marginali e specializzate dove non ci serve. L'idea è che la vita sia un fenomeno unico che assume le più svariate forme ma in essenza ogni forma poi mira all'immortalità, per cui il vero punto di arrivo di una specie è trovare la strada più accessibile per l'immortalità e trasformarsi fino ad incontrarla. Le piante ad esempio hanno da tempo sviluppato questa meravigliosa essenzialità del puntare alla Luce, produrre semi (che sono capsule del tempo di memoria biologica ) e godere per il resto di quel che viene. La storia della Vita sulla Terra è sicuramente una grande ricchezza di forme, ma è anche una grande ricchezza di forme estinte , e non è

Intrattenimento

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Intrattenimento è il tuo leggermi e il mio scriverti, intrattenimento è quello che facciamo quando saltiamo di palo in frasca attorno ad un tavolo raccontandoci le stesse vecchie storie a ciclo continuo, intrattenimento è la vita stessa, perché la vita è tempo e il tempo va riempito, altrimenti è solo stare a guardare la lancetta dei secondi che fa tic... tic... tic... Intrattenimento finisce per significare strade, ponti, satelliti, computer, civiltà, guerre, inganni, vittorie, sconfitte, millenni nel ciclo delle generazioni mentre indaghiamo il senso di Tutto e arriviamo alla conclusione che è meglio non indagare ma solo andare, perché se ti fermi a guardare ti rendi conto che in ultima istanza è solo un tic... tic... tic... Intrattenimento è scuotere la testa di fronte a problemi che non ci sarebbero se non pensassi che sono problemi, è dipanare la matassa delle sfumature del reale dando nomi e regole a tutto e poi constatare che non funziona niente,

Giochi di prospettiva

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Psicologia dell'Hater

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  Il termine Hater significa " odiatore ", " odiante ", ed è nato con Internet per indicare quei personaggi che attaccano ferocemente altri che stanno facendo le loro cose, spesso ben protetti dietro l'anonimato oltre che dietro lo schermo.     La figura dell'Hater mi ha sempre affascinato, perché al di là dei contenuti è fondamentalmente un caso di cretinismo al quadrato: non solo è così cretino da non capire che è frustrato perché passa il tempo a guardare l'erba dei vicini anziché coccolare la propria, ma esprime tutta la sua frustrazione apertamente e così anche per gli altri che lo leggono diventa chiaro che è un cretino, anonimo o meno. Se avesse quel barlume di intelletto per rendersi conto che si tratta di psicologia spicciola, alla portata dell'intuito di chiunque, per lo meno starebbe zitto a crogiolarsi nella sua frustrazione nel segreto della sua mente; se ne avesse un po' di più si guarderebbe bene allo specchio e

Patate e piselli

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Parliamo di uomini e donne e di tutti i relativi casini. L'ispirazione mi viene da molti commenti feroci che vedo spesso in ambiente social , insieme alle fenomenali parabole di [fidanzamenti » foto di limonate » file di cuoricini » insulti] nel giro di poche settimane. L'intento è di fornire alcune elaborazioni derivanti dai miei dati di esperienza e di osservazione, che potrebbero essere utili a chiarire qualche situazione o a smuoverla verso un cambiamento di strategia, perché i risultati che ottieni sono sempre una conseguenza dei metodi che hai adottato ; se i risultati sono sempre gli stessi è perché i metodi sono sempre gli stessi, e se i risultati non ti piacciono, invece di insultare gli altri cambia strategia! Nota bene: quando dico metodi non mi riferisco solo a ciò che fai , ma anche al target a cui punti, il modo in cui lo scegli , le ragioni per cui lo fai, il modo in cui pensi e gli obiettivi secondari più o meno espliciti. Siccome tut

Le macchine ti ascoltano

Non sono coincidenze fortuite le pubblicità che trovi su Internet di cose che hai solo pensato: credi davvero che la definizione Dati_Personali sia tutta questione di Nome_Cognome_PosizioneGeografica? Il dispositivo con cui molti stanno diventando simbionti, lo smartphone, è molto di più che un attrezzo utile, è uno scanner umano : con tutti i suoi sensi produce un insieme di dati che invia a intelligenze artificiali diffuse per la Rete che ti ascoltano e ti studiano, ti modellizzano, confrontano il tuo modello con altri, analizzano regolarità e fanno inferenze, quindi probabilmente già ora sanno di te più di quanto ne sappia tu stesso. Prevedono il tuo mal di schiena, ti indicano percorsi, ti guidano. Ma la domanda più interessante è se facciano tutto questo perché qualcuno gli ha detto di farlo o l'abbiano in qualche modo deciso loro...

La "povertà" non esiste

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Da una parte le popolazioni tribali sparpagliate in diverse aree del pianeta che non hanno null'altro che la terra e le piante del loro ambiente, dall'altra le fasce degradate attorno a molti centri urbani altrettanto distribuiti per il globo. Che differenza c'è? Zoomiamo. Le prime vivono in armonia e felici, hanno spirito di gruppo e mutuo supporto; possiedono molto poco e quel poco lo ricavano dall'ambiente. Le seconde sono baraccopoli in cui il degrado parte dal cuore: molta criminalità, omicidi, furti, sguardi bui di spiriti putrescenti, malattie, inedia e abulia; in termini assoluti le persone qui dispongono di più beni e migliori tecnologie rispetto alle tribù delle foreste pluviali, e hanno anche un minimo di potere d'acquisto. Strano, no? Sembra che l'abbondanza di beni non sia in relazione diretta con il benessere. La povertà non è avere pochi beni materiali, è un' idea figlia di un sistema di valori , è un'

Nepal

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Ranjan è seduto sulla sua roccia di guardia al suo gregge di capre; inspira ed espira l'aria leggera e cristallina della montagna digerendo la cena a base di riso e lenticchie speziate. Sopra la sua testa migliaia di stelle brillano nitide sullo sfondo nero profondo dei cieli d'alta montagna. Ranjan, come suo padre prima di lui, conosce a memoria quella mappa di luci nel cielo, le ha osservate per un numero incalcolabile di notti riconoscendo forme e dimenticandole in cambio di altre, e conosce a memoria il modo in cui ruotano lentamente sfilando dietro le vette delle montagne più a Nord, tanto che sa perfettamente che momento sia della notte; non saprebbe esprimerlo numericamente come orario, ma non ne ha alcun bisogno: per lui non c'è mai stato altro orologio che il cielo ed è un orologio più preciso di quanto gli serva; Ranjan è collegato , il cielo gli dice il momento, il cielo è il momento, anzi lui con i suoi animali sotto il cielo in quella posizione,