Matrimonio? No, grazie.

Ammettiamolo: non funziona niente.
Parlo di tutto ciò che nella nostra cultura, tradizione, legislazione e "norma" ha a che fare con un uomo e una donna.
Nei giorni in cui si fa tanto parlare di matrimonio gay, la domanda strisciante non è se sia giusto o meno estendere l'istituzione anche agli omosessuali; la vera domanda è se non sia il caso di abolire anche quello tradizionale.
Viviamo contro la nostra natura, ne abbiamo evidenza quotidiana ovunque e nonostante questo continuiamo a farci del male. A volere farci del male. La quantità di sofferenza indotta a tutti i livelli dal nostro modo delirante di gestire la riproduzione è spaventosa, e più avanti vedremo perché e quanto sia estesa al di là della coppia e dei figli.

L'argomento è vastissimo, non potrò trattarlo tutto in un unico post, ed è un peccato perché la visione d'insieme del problema è molto più illuminante di una sequenza dei suoi aspetti particolari. Volendo abbozzare una mappa, potremmo pensare a qualcosa del genere:

  1. Non vivere secondo la propria natura fa male;
  2. giù la maschera. Uomini e donne: chi siamo veramente;
  3. la fotografia del nostro tempo: matrimoni, divorzi, tradimenti, anziani;
  4. come il maschio è diventato vittima, come vive matrimonio e figli;
  5. come dovrebbe essere. per Natura: tutto è in equilibrio, niente è inutile.


1 | Non vivere secondo la propria natura fa male_

Questo tema si potrebbe estendere anche ad aree del nostro stile di vita che non hanno a che fare con la relazione tra i sessi, ma qui atteniamoci all'argomento in questione.
Si sente spesso che i mali tipici della nostra, moderna società occidentale sono: depressione, cancro, cedimenti cardio-circolatori (dati ISTAT).
Ma come? Siamo la società più ricca, pulita, curata e coccolata di tutto il pianeta e siamo tristi? Il nostro corpo si ribella e ci uccide cercando di sprigionare la vitalità che non può esprimere altrimenti? Ci si spezza il cuore?

Il fenomeno non è diverso da ciò che si verifica con gli animali rinchiusi in gabbia: si deprimono, cominciano a strisciare lungo le pareti, perdono il pelo (alle orche depresse si piega le pinna dorsale), sviluppano nevrosi, diventano aggressivi o completamente passivi, non mangiano, non si riproducono più, alla fine si ammalano e muoiono.
Non credo sia necessario dire che cosa li faccia spegnere e morire, comunque per chi mancasse di intuito la risposta è scritta ben chiara nel titolo qui sopra.
Chi pensa che gli umani non siano a tutti gli effetti degli animali, a questo punto, può anche abbandonare il blog. Grazie, addio.
Rimasti ora tra gente sveglia, possiamo trarre l'ovvia conclusione: il nostro stile di vita ci può ammazzare se non è conforme alla nostra natura.
E qual è la nostra natura?



Analizzeremo in dettaglio quali siano i veri comportamenti riproduttivi e parentali della nostra specie nel prossimo capitolo, ma credo di non stupire nessuno dicendo per cominciare che, se è vero che esistono delle specie animali monogame, l'uomo di certo non è tra queste. Banale. Già. Allora qualcuno mi spiega perché mai cerchiamo di fare finta, anziché vivere nel modo che ci viene naturale? Seriamente. Perché facciamo finta? Perché invece di avere dei modelli costruiti su noi stessi, che ci permettono di vivere in piena naturalezza, ci costringiamo a sacrifici, sforzi di volontà, tormenti e alla fine a violazioni, errori, crimini e punizioni? Ci rende più felici? Ha una qualche utilità pratica oltre a farci fallire nell'intento di farci violenza? Se siamo tutti d'accordo allora cominciamo a buttare a mare l'idea di "matrimonio" così come lo conosciamo. Tenteremo di sostituirlo con un modello trascritto umilmente dalla nostra Natura, ma per il momento sappiamo per certo che quello che abbiamo oggi non va. Nel cestino. Raus.
Fatto?
Guardate che non è uno scherzo. Lo dobbiamo buttare perché, se è vero che la nostra natura è diversa da ciò che il matrimonio prevede, questo non può darci che sofferenza. Non può che non funzionare. E non è solo una questione di monogamia; se fosse tutto qui sarebbe ancora facile: sappiamo tutti molto bene che ci sono più corna che anelli. Le ragioni sono tantissime altre: le forzature, le pressioni, le rinunce, le menzogne, le ipocrisie, le delusioni, tutte cose che portano a divorzi e separazioni, case comprate e svendute subito dopo, case rubate agli uomini dalle donne, figli abbandonati, alimenti da pagare, uomini rovinati.

Lo ribadisco: guardate che non è uno scherzo.
Qui non stiamo parlando di fenomeni marginali, che toccano lo 0,001% della popolazione e che si possono considerare fatalità puntiformi, come uscire dal concessionario con l'auto nuova ed essere centrati in pieno da un meteorite.
Stiamo parlando di fenomeni che nell'insieme sono da considerarsi di massa e che in questi anni stanno aumentando esponenzialmente.

C'è evidentemente qualcosa che non va.

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