No car
Ultimo giorno da automobilista, grande gioia.
I fattori scatenanti sono due: la macchina ha 13 anni ed avrebbe bisogno di riparazioni che costerebbero più del suo valore se fosse a posto; inoltre dovrei rinnovare l'assicurazione, e non ne ho alcuna intenzione.
Con questa mossa distribuisco una serie di fendenti ad una schiera di schifezze del mondo attuale, e questo mi gratifica al limite dell'orgasmo:
1) niente più assicurazione » colpo al mondo dei mangiasoldi a tradimento (la categoria delle banche, delle finanziarie, degli speculatori e compagnia brutta; d'ora in poi mi riferirò a questo mare di merda con il generico acronimo di GMF, Grande Mafia Finanziaria), ai quali negli anni ho regalato migliaia di euro (milioni di lire; cominciamo a riabituarci che adesso tornano).
2) niente più bollo auto » colpo alle casse dello Stato, e qui non c'è bisogno di precisare nulla. Bèccati questa, Monti, un bollo in meno per i tuoi amici banchieri: caso IMU » MPS docet.
3) niente più auto nuova » doppio calcio volante all'industria dell'auto (che ha rotto i coglioni da tempo) e alla GMF, perché normalmente un povero cristo che non ruba come loro paga con finanziamento pluriennale. Nell'ultimo anno il mercato dell'auto ha visto un calo degli ordinativi vicino al 15%; mi auguro di vedere un'ulteriore contrazione del 50% nei prossimi 12 mesi.
4) niente più carburante » doppio calcio volante alle casse dello Stato (c'è sempre qualcuno che non sa che il prezzo dei carburanti è per due terzi tasse) e a quelle troie delle Sette Sorelle, che tutte insieme reggono un cartello con scritto "l'industria petrolifera".
5) niente più manutenzioni » colpo generico a tutto il mondo economico che ruota attorno all'auto.
6) niente più pedaggi (tangenti) autostradali, aree C, code, incidenti. È ironico come le uniche autostrade non gravate da tangenti siano proprio le tangenziali.
Tirando le somme direi un risparmio di diverse migliaia di euro annue, quindi minor necessità di svendere la mia Vita per procacciarmeli, tanta salute in più perché faccio più moto a piedi e in bici, e avendo più tempo a disposizione non c'è problema. Passo più tempo all'aria aperta, incontro più amici e conoscenti, e se proprio devo fare uno spostamento impegnativo uso i mezzi pubblici, che tanto il costo è quello.
Quando sento un qualche pinguino istituzionale farneticare che bisogna "far ripartire i consumi" mi consumo nel rispondergli che è lui che deve ripartire per la sua Antartide e non tornare mai più: cova le tue uova sul ghiaccio millenario, Pinguino Imperatore; qui abbiamo già consumato anche troppo, e il risultato è che sta crollando tutto perché i pinguini come te erano talmente presi a rubare da non accorgersi che la direzione intrapresa dal mondo era idiota, e che per vivere in quel modo ci siamo rovinati la vita a milioni.
Non sono più gli anni '60, ragazzi, sveglia.
Continuano ancora oggi, nonostante tutte le evidenze pratiche e di buonsenso, a delirare di Crescita infinita, di Consumi, di Lavoro, quando è evidente che ciò che serve ora è uno spostamento di paradigma, che va in direzione opposta: ridurre i consumi, invertire la Crescita, passare dal concetto di "Lavoro", così simile alla schiavitù, ai concetti di partecipazione e condivisione; la GMF deve mollare sui suoi conticini e sui debiti stratosferici che sono l'unico filtro con cui riesce a guardare il mondo, e sono anche le redini con le quali pensano di poter far andare la gente nella direzione cui loro ambiscono; anche perché se non mollano con le buone, andremo a questionare sulla sensatezza di tutto il sistema monetario, e per loro potrebbe essere un brutto momento. Ma brutto brutto brutto, se abbastanza gente comprende la truffa colossale con cui ci hanno resi schiavi (vedi anche qui e qui e qui e in un milione di altri posti tranne che sui giornali e in TV, ovviamente).
È ora di rivedere tutto. E se questi non mollano, dobbiamo far crollare il loro castello di carte. Siamo ad un passo, basta una spintarella.
Ognuno faccia la propria parte.
I fattori scatenanti sono due: la macchina ha 13 anni ed avrebbe bisogno di riparazioni che costerebbero più del suo valore se fosse a posto; inoltre dovrei rinnovare l'assicurazione, e non ne ho alcuna intenzione.
Con questa mossa distribuisco una serie di fendenti ad una schiera di schifezze del mondo attuale, e questo mi gratifica al limite dell'orgasmo:
1) niente più assicurazione » colpo al mondo dei mangiasoldi a tradimento (la categoria delle banche, delle finanziarie, degli speculatori e compagnia brutta; d'ora in poi mi riferirò a questo mare di merda con il generico acronimo di GMF, Grande Mafia Finanziaria), ai quali negli anni ho regalato migliaia di euro (milioni di lire; cominciamo a riabituarci che adesso tornano).
2) niente più bollo auto » colpo alle casse dello Stato, e qui non c'è bisogno di precisare nulla. Bèccati questa, Monti, un bollo in meno per i tuoi amici banchieri: caso IMU » MPS docet.
3) niente più auto nuova » doppio calcio volante all'industria dell'auto (che ha rotto i coglioni da tempo) e alla GMF, perché normalmente un povero cristo che non ruba come loro paga con finanziamento pluriennale. Nell'ultimo anno il mercato dell'auto ha visto un calo degli ordinativi vicino al 15%; mi auguro di vedere un'ulteriore contrazione del 50% nei prossimi 12 mesi.
4) niente più carburante » doppio calcio volante alle casse dello Stato (c'è sempre qualcuno che non sa che il prezzo dei carburanti è per due terzi tasse) e a quelle troie delle Sette Sorelle, che tutte insieme reggono un cartello con scritto "l'industria petrolifera".
5) niente più manutenzioni » colpo generico a tutto il mondo economico che ruota attorno all'auto.
6) niente più pedaggi (tangenti) autostradali, aree C, code, incidenti. È ironico come le uniche autostrade non gravate da tangenti siano proprio le tangenziali.
Tirando le somme direi un risparmio di diverse migliaia di euro annue, quindi minor necessità di svendere la mia Vita per procacciarmeli, tanta salute in più perché faccio più moto a piedi e in bici, e avendo più tempo a disposizione non c'è problema. Passo più tempo all'aria aperta, incontro più amici e conoscenti, e se proprio devo fare uno spostamento impegnativo uso i mezzi pubblici, che tanto il costo è quello.
Quando sento un qualche pinguino istituzionale farneticare che bisogna "far ripartire i consumi" mi consumo nel rispondergli che è lui che deve ripartire per la sua Antartide e non tornare mai più: cova le tue uova sul ghiaccio millenario, Pinguino Imperatore; qui abbiamo già consumato anche troppo, e il risultato è che sta crollando tutto perché i pinguini come te erano talmente presi a rubare da non accorgersi che la direzione intrapresa dal mondo era idiota, e che per vivere in quel modo ci siamo rovinati la vita a milioni.
Non sono più gli anni '60, ragazzi, sveglia.
Continuano ancora oggi, nonostante tutte le evidenze pratiche e di buonsenso, a delirare di Crescita infinita, di Consumi, di Lavoro, quando è evidente che ciò che serve ora è uno spostamento di paradigma, che va in direzione opposta: ridurre i consumi, invertire la Crescita, passare dal concetto di "Lavoro", così simile alla schiavitù, ai concetti di partecipazione e condivisione; la GMF deve mollare sui suoi conticini e sui debiti stratosferici che sono l'unico filtro con cui riesce a guardare il mondo, e sono anche le redini con le quali pensano di poter far andare la gente nella direzione cui loro ambiscono; anche perché se non mollano con le buone, andremo a questionare sulla sensatezza di tutto il sistema monetario, e per loro potrebbe essere un brutto momento. Ma brutto brutto brutto, se abbastanza gente comprende la truffa colossale con cui ci hanno resi schiavi (vedi anche qui e qui e qui e in un milione di altri posti tranne che sui giornali e in TV, ovviamente).
È ora di rivedere tutto. E se questi non mollano, dobbiamo far crollare il loro castello di carte. Siamo ad un passo, basta una spintarella.
Ognuno faccia la propria parte.
