Materia Oscura
Nell'articolo Figli delle stelle abbiamo sfiorato l'argomento della struttura della materia: atomi, molecole, neutroni, protoni ed elettroni, e abbiamo anche tangenzialmente introdotto l'argomento della Materia Oscura.
Evito intenzionalmente di entrare troppo nello specifico, anche perché io non sono un fisico delle particelle ma solo un appassionato, però farei un rapido tour su questi argomenti perché ne emergono cose assolutamente sorprendenti, le cui conseguenze sulla nostra visione dell'Universo e di noi stessi sono immense.
Atomi e particelle
A scuola ci hanno fatto vedere velocemente delle immagini degli atomi come dei pianetini con dei satelliti che ruotano attorno. Usare un esempio semplice è la cosa da fare quando devi spiegare ciò che non hai capito nemmeno tu, oppure quando ciò che hai capito va completamente contro ogni logica, e contro l'idea che chiunque ha del mondo.
Il punto è questo: le particelle che ancora adesso stiamo cercando di spaccare in pezzettini sempre più piccoli nel Large Hadron Collider di Ginevra non sono oggetti. Noi siamo abituati a pensare la realtà come fatta di oggetti solidi; la solidità ci pare ciò che distingue la realtà, la materia, dallo spazio vuoto. Be', non è così. Non esistono né l'una né l'altra cosa, la realtà è diversa, molto diversa, e anche se noi, alla nostra scala e nella nostra vita, sperimentiamo la solidità degli oggetti e il nostro cervello si forma un'idea delle cose in questo modo, semplicemente non è così che stanno le cose.
Le particelle che compongono la materia, come i tuoi occhi o il display che hai davanti, non hanno solidità. Non ruotano, non orbitano. Non sono palline. Hanno comportamenti apparentemente assurdi, sembrano reagire al fatto di essere osservate, sono in larga parte imprevedibili, hanno (o sono) frequenze, cioè oscillano continuamente e a diverse energie, sono simili per comportamento a onde o corde, e il modo migliore per immaginarle è dimenticarsi l'idea che siano oggetti solidi, e cominciare a pensarle come oscillazioni dello spazio.
Notato niente di strano?
Se la materia di cui è fatto il nostro corpo e tutto il resto, a guardarla bene non c'è, ma è solo un'oscillazione dello spazio, significa che non esiste altro che lo spazio? Esattamente, Watson.
So che questo pensiero, se non sei appassionato a questi temi, ti parrà assurdo, ma cerca ovunque e troverai sempre questa risposta ultima. La Scienza ci ha portati, già decenni fa, a capire che non esiste la solidità, non esiste la materia fatta di qualcosa e poi lo spazio, fatto di niente.
Esiste solo lo Spazio, che è diverso dal niente, è un qualcosa che ha dei comportamenti, e alcuni di questi comportamenti, visti da molto lontano, si percepiscono come materia o energia.
Ma in effetti, fin da Einstein, l'equivalenza tra materia ed energia era già diventata cosa nota:
Così ci ritroviamo a guardare alla realtà con occhi diversi. Partiamo da un atomo di idrogeno, e facciamocene una rappresentazione diversa, anche se si tratta solo di una funzione d'onda rappresentata graficamente:
E' diverso dal pianetino.
Ma a questo punto la cosa più importante è tornare alla nostra scala, guardare gli oggetti intorno a noi, le nostre mani, e pensare che non c'è solidità, che se le guardassimo abbastanza da vicino, non vedremmo più nulla, nessun oggetto materiale, ma solo un'infinità di bollicine oscillanti di spazio vuoto, che si attraggono e si respingono e che stanno insieme per via di campi elettromagnetici, come le calamite, e non perché siano attaccate fisicamente l'una all'altra. Ciò che vediamo e che siamo è soltanto energia.
Ogni idea che abbiamo del nostro mondo è falsa.
La ragione per cui dico questo è che se facciamo come Cartesio, e cominciamo a pensare al mondo a partire dall'unica certezza che abbiamo, dobbiamo partire dalla nostra coscienza. Lui diceva Cogito, ergo sum ("Penso, quindi esisto").
La nostra coscienza vive nel nostro cervello, è in qualche modo espressione di quel groviglio di neuroni e cellule di grasso che li isolano; da lì dentro il nostro Io sarebbe in un vuoto nero e silenzioso, se non avesse il flusso continuo di dati che arrivano attraverso i sensi: occhi, orecchie, pelle, articolazioni, etc sono i nostri strumenti di analisi della realtà circostante ed inviano continuamente segnali nervosi al cervello, l'unità di processo centrale, che li elabora ed interpreta, e così nasce la nostra immagine del mondo.
Ma una cosa che è importante sapere è che il cervello ci mette parecchio di suo nel creare l'immagine; per fare un esempio: i colori non esistono. I colori sono un'invenzione del nostro cervello; la luce che colpisce i nostri occhi è una radiazione elettromagnetica generata o rimbalzata da una delle particelle di cui sopra, e a seconda della sua frequenza può diventare visibile ed assumere l'aspetto di un colore. Ma c'è anche luce che non è visibile: noi al "buio" non vediamo un oggetto che è caldo, ad esempio, ma le zanzare sì, e molto bene. Se vedessimo un prato fiorito con gli occhi di un'ape, vedremmo un campo piuttosto scuro con dei fari accesi sparsi qua e là; i fari sono i fiori, che riflettono bene la luce ultravioletta che noi invece non vediamo.
La stessa radiazione che noi chiamiamo luce diventa onde radio quando ha più bassa frequenza, e diventa raggi X a frequenza più alta.
Fiori visti con gli occhi di un'ape, o comunque agli ultravioletti. |
Questo lavoro creativo del cervello vale per tutto, ed è anche più complesso di così: quando guardiamo una stanza che conosciamo abbiamo la sensazione di vedere tutto, ma non è vero: non siamo affatto coscienti della maggior parte di ciò che la compone, e il cervello attua continuamente un lavoro di ricostruzione creativa mettendo le cose che si aspetta dove se le aspetta.
Comunque, tutto questo serve semplicemente a capire che la realtà che ci circonda ci sembra in un modo, ma è un'altra cosa. E, essenzialmente, non è niente. O meglio è una risonanza dello Spazio, qualunque cosa sia lo Spazio.
Materia Oscura
Ora arriviamo al punto: questo mistero chiamato Materia Oscura che compone la maggior parte dell'Universo (per qualche informazione in più vedi Figli delle stelle).
L'idea che me ne sono fatto e che sembra emergere dai pochi dati in nostro possesso, è che questa Materia Oscura, che in quantità è 6 volte la parte di materia ed energia che conosciamo (e che diventa il 97% se consideriamo l'Energia Oscura), sia comunque parte della nostra realtà, ma in qualche modo a frequenze diverse, tanto diverse da dare manifestazioni che noi non riusciamo nemmeno a rilevare perché le loro manifestazioni sono diverse da ciò che conosciamo. Ma un fatto è certo: è parte integrante della realtà materiale che osserviamo, anzi, sembra esserne il supporto.
Il modo migliore in cui riesco ad esprimere l'idea è che la materia come la conosciamo sia come la schiuma che si forma sulle onde; nell'esempio, l'acqua è la Materia Oscura, e la materia che noi vediamo e conosciamo è la schiuma.
E, se proprio vogliamo vedere, di somiglianze ce ne sono parecchie:
A questo punto è inevitabile ipotizzare che le interazioni tra materia come la conosciamo e Materia Oscura non siano altro che alcuni dei comportamenti che già conosciamo, come - butto lì - il magnetismo, che è una specie di vortice in un mezzo che non si vede, e altri ancora. Forse la Materia Oscura è parte integrante della materia che conosciamo, ma sconfina in una porzione di spettro che noi non vediamo più.
Qui le cose si fanno interessanti.
Se la Materia Oscura è sia parte della fisica che conosciamo ma anche altro che noi non possiamo rilevare, che effetti possono avere le cose che avvengono nel campo del conosciuto su quella dimensione invisibile, e viceversa?
Faccio un esempio estremo: ipotizziamo che il pensiero o l'emozione in un cervello, oltre a creare i campi elettromagnetici e gravitazionali che conosciamo, crei anche altri campi in altre frequenze, o comunque al livello della Materia Oscura, che non rileviamo, e che magari raggiungono anche distanze molto superiori...
La fantasia può scatenarsi.
La cosa sorprendente, qui, non è tanto in ciò che si potrebbe ipotizzare, ma il fatto che molte cose che fino a ieri erano considerate pura superstizione, o pensiero magico, o paganesimo, acquistano un certo boost, e andando a cercare si scoprono parecchie stranezze emerse da esperimenti, fatti apparentemente inspiegabili, rifiutati a priori da una certa impostazione di pensiero, che ora trovano un terreno di plausibilità anche dal punto di vista scientifico.
Ad esempio, diresti mai che si siano fatti esperimenti sugli effetti fisici del campo energetico di più persone concentrate su qualcosa?
Si sono fatti, e i risultati, sicuramente da verificare, sono stupefacenti; ma le conseguenze che si potrebbero trarre da queste esperienze sono immense, veramente immense.
...e se a quella dimensione ci fossero forme di vita?
...e se queste forme di vita fossero appena al di sotto della "soglia" della nostra realtà?
...e se fossero come le zanzare o le api, che vedono porzioni di spettro che noi non vediamo?
...e se ci vedessero mentre noi non possiamo vedere loro? Se ci percepissero non come materia, ma come energia, o magari come fonti di energia?
...e se...
...e se...