Autointervista


Pubblicato in origine il 3 ottobre 2017



5 anni di blog. Risultati?

Ho contribuito al riscaldamento globale.

Be' certo, anche solo respirando. Oltre a quello?

Ho prodotto secchiate di bit da qualche parte nell'oceano della rete, e così mi sono intrattenuto per molte piacevoli ore.

Non pensi che potrebbe valere qualcosa di più di questo?

In assoluto no. Magari qualcuno potrebbe essersi intrattenuto, e qualcun altro potrebbe trovare qualche spunto utile a sé in un dato momento. Ma in assoluto no, niente serve a niente.

E non pensi all'influsso sulle idee di qualcuno?

No. A parte che le idee della gente sono di gomma, ma poi ognuno vive nel proprio delirio personale, non ha bisogno dei miei. Che se ne fa?

Magari se ne fa qualcosa...

Non credo. Io porto il Nulla, sono il killer della Speranza, se mi segui abbastanza a fondo ti ritrovi in un loop infinito di nonsense cosmico.

Questa è la più profonda verità?

Per me sì.

E l'amore?

Cazzate.

Cosa?

Cazzate. Se vuoi te lo scrivo grande sul muro.

Ma l'amore tiene insieme tutto!

L'amore non esiste. È al più l'effetto di certi neurocircuiti mammiferi, ma in gran parte non c'è proprio, soprattutto dove noi pensiamo ci debba essere. È una dimensione che può avere un qualche senso nell'esperienza umana, ma è al tempo stesso molto indefinito e molto pericoloso, come tutte le droghe va usato responsabilmente, e purtroppo nessuno ti educa su questo, devi scoprirne da solo i lati oscuri, gli abissi e le falsità, e regolarti di conseguenza.

Caspita, con queste idee hai il successo assicurato!

Lo so. E va molto bene così: pochi intimi col gusto del noir, utile per riprendere fiato dopo ogni immersione nella melassa demente dello spirito sociale. Ma è bene che il mio angolino non sia così noto da diventare uno spaventapassere. C'è troppa isteria sottopelle nella civiltà, meglio il profilo basso.

Ma tu non eri mezzo solipsista?

Già. Pensa che io sono sia te che me, se non è solipsistico questo! Comunque sì, non ho capito - e non capirò mai - se veramente l'Universo esiste o è solo il mio videogame. Ma tengo sempre presente che non lo so, e questo è un pensiero rilassante. Tra l'altro, questo ti dice qualcosa anche sull'amore.

Ah, certo, se non esiste altro che la tua coscienza che sogna...

Esattamente.

E se invece non fosse così?

È comunque sano mantenere le distanze di sicurezza da cose e persone. Il punto è che la tua vita, una volta esclusa l'illusione della felicità, può essere al massimo serena stabile, e la stabilità è un'arte di governo. Se tu permetti a te stesso di sbilanciarti troppo, puoi farti parecchio male, e il tutto per niente, dato che ogni cosa si corrompe e muore.

Ecco, questa è una cosa che a nessuno piace sentire.

Eh certo, altrimenti come continui ad illuderti? Proprio per questo io lo ricordo sempre a tutti. Sarà che mi piace apparire simpatico, farmi voler bene...

Ah, sì, immagino. Funziona?

No. Bah forse qualche volta sì. Non lo so. Sempre che il mondo esista. Vedi, io non ho un'idea mia del mondo, ne ho mille ma di certo non so nulla. Quindi non c'è molto che possa dire di mio, ma posso lapidare a morte le convinzioni di chiunque altro, con l'obiettivo di lasciarlo ad un certo punto sospeso nel vuoto, in silenzio. Quello è il mio unico possibile contributo: portarti al Nulla.

E una volta che mi ci hai portato?

Possiamo stappare una birra.

L'alcool è una risposta?

No, ma ti fa dimenticare la domanda, quindi ottiene ugualmente lo scopo.

Se potessi fermeresti tutto?

No, lascio andare tutto e faccio la parte di quello che lo fermerebbe se potesse.

Non è contraddittorio?

Sì.

Eh, quindi?

Quindi un cazzo. Se fermi il gioco il gioco è finito, oppure puoi giocare giocando a quello che vuole fermare il gioco.

Ma quindi non è vero che lo fermeresti.

È vero ad un livello, non ad altri. In realtà il mio divertimento è scoperchiare il tombino pieno di merda che la società dipinge di rosa per i bambini. Lo scopo è intrattenimento, dare qualcosa a qualcuno che potrebbe trarne vantaggio (ma anche no) e ad oggi, ora che i contenuti più spessi sono già sedimentati nelle profondità del blog, è un girare attorno alle stesse cose su percorsi secondari, sorprendere con esplorazioni oblique della struttura reticolare del mondo, connettendo punti molto lontani tra loro in modo inaspettato. Questo nelle intenzioni, magari mi sto solo intrattenendo, va benissimo lo stesso. Poi, per quanto mi riguarda, spero proprio che finito questo giro nei panni di questa scimmia che guido, sia finita davvero.

Ma non ne sei sicuro.

Purtroppo no. Per niente. Temo non sia possibile.

Quindi c'è qualcosa che ti fa paura?

Altroché: rinascere coglione.

Qualcuno pensa che ti sia già successo l'ultima volta.

Esatto, il mio terrore è di rinascere come costoro.



L'autointervista è suddivisa in molti post,
per accedere ai successivi clicca su 
» CONTINUA A LEGGERE »
al termine di ognuno.

POST PIÙ LETTI DELL'ULTIMO MESE

Perché la figa sa di pesce

L'ultimo Messia - di Peter Wessel Zapffe

W il Cazzo

13 barzellette buddiste

Perché le persone più intelligenti sono single

22 frasi di Lao-Tzu su Vita, Morte e Felicità

Un panda che balla

Il Rano Pescatore

W la Figa