Autointervista 2 - Uomo e Natura
Senti, parliamo un po' della relazione tra Uomo e natura. So che tu sei un cultore della natura.
Intanto pronuncialo maiuscolo.
Scusa: Natura.
Vedi, buona parte delle idiozie umane proviene proprio da questa separazione. L'uomo scrive se stesso maiuscolo e Natura minuscolo, e poi parla di "relazione". Non c'è nessuna relazione, la Natura è la pasta di cui è fatto l'Universo, e dal suo spumeggiare emerge anche questa scimmia parlante che crede di essere il centro di tutto.
Tu non credi che sia così?
Se posso credere che l'uomo sia il centro dell'Universo, già che ci sono decido che io sono il centro dell'Universo, e qui torniamo al Solipsismo.
C'è chi lo pensa, però.
Questi non pensano, hanno un'idea in croce e parlano di quella. Se uno pensa, sa che esiste tutto uno spettro di possibilità che vanno dal Materialismo spinto (l'Universo c'è oggettivamente ed è Materia) al Solipsismo spinto (l'Universo è il mio sogno, la mia coscienza è l'unica cosa vera). E non c'è modo razionale di scegliere una posizione rispetto ad un'altra.
Ma loro parlerebbero di Fede...
E io parlerei di capezzoli. Ah-ah. La Fede è una prova circolare: so che è così perché io ci credo e quindi so che è così perché io ci credo e quindi...
Ok, ok, concetto chiaro.
L'eutanasia obbligatoria ci vorrebbe per questi.
Ehi! Esagerato!
Ma sarebbe per il loro bene! oltre che per il nostro: sono aggrappati a queste pippe perché senza di esse si sentirebbero sprofondare nel Nulla, e correrebbero in giro urlando. A quel punto vedresti anche tu che abbatterli è per il bene di tutti. Non sono adatti all'esistenza.
Quanto seriamente vanno prese le parole?
...eheh, proseguiamo con l'intervista. Che relazione c'è tra questa relazione uomo-natura e la politica? Quale ritieni sia la migliore forma di governo?
L'eremitaggio.
...no, come? ...la domanda è sulle forme di governo.
Appunto. Indipendentemente dalla forma di governo per me esistono solo due atteggiamenti saggi: l'anarchia e l'eremitaggio.
No, non stai rispondendo in modo pertinente...
Tu credi. La società è sempre e comunque una trappola. L'unica ragione per cui la gente ci sta è il vantaggio che viene dalla vicinanza di altri con diversi ruoli. Per alcuni l'unico significato della propria esistenza sta nel riconoscimento sociale della propria maschera sociale, e questi sono altri da eutanasizzare. Ma la verità è che chiunque altro, più si libera dal bisogno utilitaristico degli altri, più se ne distanzia. La fregatura è che quando sei invischiato ben bene ti tirano dentro nei deliri dell'organizzazione generale, e questa, ogni volta che cambia di categoria - per esempio da dittatura a democrazia - produce anche un cambiamento nella mentalità delle persone, e per questo dopo un po' quella categoria non funziona più e bisogna cambiare di nuovo. Allora è chiaro che in certi frangenti è meglio l'eremitaggio, mentre in altri può bastare l'anarchia.
...scusa, ma l'anarchia è una forma di governo - anzi la sua assenza.
Sì, lo so, ma io la intendo nell'unico modo possibile: come approccio individuale. In uno stato di anarchia la gente re-istituisce subito un altro sistema di governo per controllare gli altri e organizzarsi, quindi l'anarchia non può durare a livello di società. Ma può essere un atteggiamento individuale.
Sì ma non puoi fare l'anarchico in mezzo ad altri che la pensano diversamente!
Ovvio. Vediamo di capirci bene: l'anarchia è lo Stato di Natura. L'anarchia è la verità dietro e sotto le illusioni sociali e le forme di governo. Capisci? L'anarchia è quello che succede quando approdi su un'isola vulcanica appena emersa nel Pacifico e incontri altra gente che è approdata dall'altra parte. L'anarchia è la realtà naturale, su cui poi possiamo costruire un sacco di fregnacce: costituzioni, leggi, religioni e via sproloquiando. Tutte queste cose esistono e non esistono, ma sotto di esse esiste ed è immutabile l'anarchia.
Sì... ma quindi, in pratica?
Quindi in pratica puoi essere uno di quegli isterici che credono che l'Universo sia fondato sulla Costituzione, oppure puoi sapere che con le parole si può tutto, ma quando incontri un grizzly inferocito è meglio che corri, oppure - potendo - che spari.
Chissà gli animalisti!
Fanculo gli animalisti. O sopravvivi o muori, questo è il primo bivio della vita. Come organismo sei innanzitutto una delicata cattedrale biochimica che una volta rotta è rotta. E sfiga vuole che gli organismi sopravvivano distruggendone altri e divorandoli. Se non ti piace questo, hai sbagliato Universo di nascita.
Chissà gli animalisti!
Fanculo gli animalisti. O sopravvivi o muori, questo è il primo bivio della vita. Come organismo sei innanzitutto una delicata cattedrale biochimica che una volta rotta è rotta. E sfiga vuole che gli organismi sopravvivano distruggendone altri e divorandoli. Se non ti piace questo, hai sbagliato Universo di nascita.
Ok, abbastanza ovvio.
Eh, no. Sarà ovvio per te, ma non lo è per un sacco di gente. Se tu vivi sempre mentalmente in Stato di Natura, e la osservi la Natura, e impari da lei, anche le tue opinioni politiche, etiche e sulle forme di governo cambiano. E qui ci ricolleghiamo al discorso iniziale sulla malsana ed illusoria separazione tra uomo e Natura. Gli umani-falena volano verso le vette dei grattacieli, dove la luce è più intensa, dove la complessità è massima, ma quelli sono i luoghi dove tutto ciò che è umano ti fagocita rendendoti dipendente dalle forme di governo e dai frutti del governo stesso. Il punto di massima distanza da questo punto centrale è l'autonomia senza compromessi, l'indipendenza assoluta dell'eremita, che vive in stato di Natura, quindi anarchia, quindi il nulla, dal punto di vista del Sistema. È possibile, solo richiede troppi sacrifici ai più. Ma quella dovrebbe essere la tua luce, il tuo faro nell'oscurità e nel Nulla, il tuo Punto di Equilibrio ideale. Da lì puoi scendere verso la luce della metropoli quel minimo indispensabile per smussare la durezza del punto massimo di autonomia e indipendenza.
...è un problema di modelli e di frizione tra i meccanismi politici e sociali?
Esattamente. Ci si crea un'immagine del mondo e della gente distorta, illusoria e scollegata dalla fattualità. La creazione di meccanismi confina la fitness dell'individuo ad un ristretto standard, fuori dal quale i movimenti diventano complicati. Quindi tutto ciò che ne discende è delirante, e disfunzionerà in modi più o meno gravi. La storia del Comunismo insegna: ammazzarne a milioni per lubrificare la Macchina Sociale Perfetta, frutto dell'intelletto umano.
Non lo fa solo il Comunismo...
No, certo. Tutte le ideologie sono dei cancri. Sono l'illusione di poter ridurre l'Universo e la nostra specie ad un modello semplice, quando la realtà è che nessuno ha la minima idea di che cosa sia tutto ciò e comunque - con tutta evidenza - sfugge sempre a qualsiasi definizione. Magari questo ideale della "società" è solo un'illusione, un coniglietto scorto nella forma di una nuvola.
Siamo arroganti?
È un eufemismo. Siamo pazzi da legare, e arroganti.
Te compreso?
No, io sono l'unico sano.
C'è chi pensa proprio il contrario.
È pazzo.