Psico-meteorologia




Quando il Nichilismo Equinoziale incombe bisogna ricordarsi della Magia: questo post è per chi ama Gaia e le sue operazioni militari da mega-Coscienza per fare da contenimento o da supporto ai giochi dei Suoi figli.

Ho alcune coincidenze meteorologiche dell'anno scorso da raccontare, e piuttosto impressionanti se viste in una certa ottica animista. Le racconto come le ho vissute, con qualche screenshot dei miei pensieri di allora.

» Serata Universo
Dovevo tenere una serata da cicerone sul tema dell'Universo, ero molto eccitato dall'idea ed ero appena tornato dalla Thailandia quindi fresco di un'esperienza intensa per contatto con la Natura. L'aspetto vivente di ogni cosa, pianeta compreso ed Universo pure nell'insieme, erano il mio hot topic, e così è emersa un'improvvisazione imperfetta ma intensa. Ero molto a fuoco sulla cosa anche se poco organizzato, così ho solo registrato il fatto che dieci minuti prima dell'entrata in scena era arrivato un temporale con grandinata mirata su di noi.




» Magic Show
Durante un'altra serata in cui avevo ospiti tra cui un uomo che conoscevo quella sera, vengo aizzato dagli altri due bastardelli a fare il mio show linguistico sull'iperdimensionalità e fargli girare la testa, e ben presto il discorso raggiunge il temporale che stava arrivando, e mentre recito l'apologia della comunione con Gaia e la relativa alleanza, levo un braccio come un Catone Censore e "Mostrati agli Infedeli, Madre!", puntuale arriva il tuono, più secco e ravvicinato dei primi: la candele bruciavano, i bambini erano a bocca aperta!

Io non ero meno sorpreso di loro, ma una parte di me stava davvero giocando con Gaia e ha giocato fino in fondo: le ho dato un bel passaggio sotto rete e Lei ha colto al balzo!





» Onda d'urto
L'ultimo episodio è quello che mi ha spaccato: sai quando allarghi le braccia e ti arrendi? Così.

Eravamo in Puglia, la Taranto ▶ Leuca in bicicletta e tenda. 25 km di media al giorno, Sole nucleare, terra spettacolare. Ogni giorno monta e smonta la tenda, riorganizza i bagagli, e riparti. Per il terzo giorno avevamo imparato due cose:

1) non viaggiare col Sole a 10 megatoni. Cena e nanna, sveglia all'aurora, viaggiare col fresco e raggiungere destinazione entro la canicola, poi radiazioni disumane, un martello pneumatico in testa.

2) gli integratori idrosalini, per la miseria, funzionano di brutto. Come il meglio della frutta ma già assimilabile dopo 1 secondo. Una bomba. Siamo diventati dei surfer di questa Arizona italiana.

Abbiamo capito che Gaia si manifesta per climax e picchi, e si concentra su degli obiettivi; nel mio caso l'obiettivo era l'ultima tappa con l'arrivo a Leuca fino allo scoglio più a Sud del Tacco, e quella mattina, appena fuori dal campeggio e pronti a dare l'abbrivio alle bici cariche, ci accorgiamo che il Sole è coperto dopo giorni di cieli tersi e azzurrissimi. C'è una nuvoletta sopra di noi, ma noi partiamo: 16 Km/h di media per 25 Km: raggiungere l'obiettivo e segnare il punto.

Il fatto è questo: per 25 Km la nuvoletta, che nel frattempo diventava una striscia di nuvole dal mare verso l'entroterra, ci ha seguiti in perfetta sincronia; era molto bassa, vedevo le volute di vapore muoversi veloci e svolgersi, stava proprio viaggiando con noi. Ad ogni pausa per il reintegro della soluzione idrosalina e per il briefing sulla situazione, notavo il Sole splendere nel punto in cui eravamo appena passati così come a Sud dove stavamo andando, ma noi restavamo con il cappello di nuvole.

Arrivati sull'ultima salita per entrare nella città di Leuca comincia a piovigginare, e arrivati sullo scoglio la nuvola smette di viaggiare verso Sud e si installa sopra lo scoglio per mezza giornata. All'arrivo pioveva, e non piove mai là in quella stagione, anche la ragazza del chioschetto era stupita.

Insomma questa è grossa, è come dire: sì, ci sono e ti seguo; se ancora non sei convinto, guarda!


Foto originale dallo scoglio di Leuca: è una panoramica della volta celeste da parte a parte
si vede la nuvola esattamente sopra e le coste soleggiate sia a Est che a Ovest


Ma non è facile convincere me, l'avrai notato. Io fantastico su tutto ma la convinzione non sono uno che te la dà la prima sera, quindi dopo l'eccitazione sono rimasto con una suggestiva sequenza di episodi curiosi da raccontare.


► Scimmie assassine

È stato settimana scorsa che ha cominciato a bollirmi in testa l'idea di una storia su due amici molto diversi nella Cartagine di un paio di millenni fa, e così mentre mi documentavo su quel tempo mi sono accorto di un fatto curioso: per secoli Cartagine è andata avanti a commerciare con mezzo Mediterraneo, e aveva questo caratterino per cui per un po' facciamo del business, poi una mattina arrivo con l'esercito; a quanto pare allora usava così.

Insomma ci ha provato per secoli con la Sardegna ma i sardi si sono sempre dimostrati tenaci difensori della loro terra, e non hanno mai lasciato in pace i cartaginesi fino a liberarsi.

Stessa cosa con la Sicilia occupata da popolazioni di origine greca e fenicia, ma con la Sicilia c'è stato un fenomeno interessante: non solo ogni volta che l'esercito si impegnava contro la Sicilia veniva decimato da una pestilenza, ma quando Cartagine preparò un grande esercito per invaderla in forze, la flotta fu investita dal maltempo e l'esercito ne risultò semi-distrutto.

Curioso: non è la prima storia di questo tipo che sento, ce ne sono in effetti molte altre:




» Nel XVI secolo l'Invencible Armada, l'immensa flotta spagnola partita alla conquista dell'Inghilterra fu ripetutamente danneggiata dalle tempeste, mentre gli equipaggi erano colpiti da malattie.

» Nel XIII secolo per due volte i mongoli che attaccarono il Giappone con flotte enormi furono distrutti e ricacciati indietro dal Kamikaze, il vento divino.

» Mezzo millennio prima di Cristo Serse avanzava verso la Grecia con un esercito di cui non si conoscono numeri certi ma i numeri disponibili sono surreali, si parla di 2.500.000 di uomini a cui aggiungere schiavi e altro personale. Più volte la sua flotta fu distrutta dalle tempeste, tanto che il Re-Dio ordinò di flagellare il mare e di metterlo in catene (gettando le catene sul fondo). Quando si dice un Ego sconfinato.




Qualcuno osserverà che questo non è accaduto né a Cesare andando in Gran Bretagna, né alla flotta alleata sbarcando in Normandia il D-Day. Questo è il punto: le flotte che sono state distrutte erano da un lato superbe nella loro grandezza e aggressive nel loro intento; dall'altro lato erano dirette su popoli che sapevano che qualcosa di molto grosso stava per abbattersi su di loro, ed è come se la volontà di quei popoli interi sia stata interpretata da Gaia con i mezzi che ha. Dove non c'era l'anticipazione da parte umana invece non accadeva nulla.

Gaia ci avvolge come una specie di placenta?




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