Se avessi un figlio




Se avessi un figlio mi troverei innanzitutto di fronte ad un bivio: lascio che sia programmato dalla TV e dalla sQuola o gli racconto il mondo che io vedo e ne faccio un alienato?

Questa è una delle mille ragioni per cui non intendo trovarmi nella situazione.


"A-ha! Rieccoti!"


Penso che alla fine la mia scelta sarebbe quella di mostrargli che appartiene ad una specie di alienati ed ha la fortuna di avere per padre uno dei pochi sani di mente in circolazione; il problema è appunto che siamo in pochi, per cui nell'avere a che fare con gli altri deve essere cauto perché sono pieni di ipersensibilità, pieni di astruse credenze, e sono tanto strani. Parlano di cose che non esistono, credono in un mondo che non esiste, ed è bene non entrarci in confronto diretto su questi temi finché non ti sei fatto un'idea chiara di come funziona la faccenda.

Intanto non lo registrerei all'anagrafe e così non ne farei un italiano ma un Cittadino del Mondo; in questo modo gli eviterei di nascere con un debito già bell'e pronto al momento del via. Gli stronzi più stronzi ti appioppano fardelli appena metti la cucuzza fuori dall'utero, Debito o Peccato che sia sempre di Dominio e follie si tratta, e per la miseria non ci provate con mio figlio!




Non lo manderei a sQuola, per nessuna ragione al mondo, e mi dispiacerebbe d'altra parte fargli mancare lo stare con i suoi coetanei, ma non si può avere tutto.

Gli insegnerei che l'unica cosa che conta nella vita pratica e materiale è essere libero e indipendente, quindi la prima cosa a cui puntare è ricavarsi un posto sicuro dove essere autonomo e libero, e lo aiuterei nel realizzare questo. Gli spiegherei che ci sono immense strutture di dominio all'ombra delle quali la vita si deve muovere, tentando di evitarle e di rimanere fuori dalla portata del loro radar. Il lato buono è che si tratta per lo più di mostri di cartapesta, fatti di suggestione, di timore e alla peggio qualche raccomandata da cestinare. Niente di serio.

Gli spiegherei che siamo scimmie e come tutti gli animali di questo tipo nasciamo con l'accoppiamento tra maschio e femmina - che visto da fuori sembra predazione e combattimento mentre vissuto da dentro ti spedisce in orbita e ti fa esplodere nella Luce per qualche istante - e che la Vita è un giro di giostra con un inizio ed una fine, quello che conta è ciò che ci metti in mezzo.

In mezzo c'è un sacco di Tempo in cui puoi godere della Bellezza, giocare il più possibile, divertirti stando solo attento a non farti fregare le cose base che ti servono per vivere perché le scimmie sono dispettose e soprattutto non dimenticarti mai che là fuori 9 su 10 sono fuori di testa, ma di brutto. Lasciali nel loro brodo che già hanno abbastanza problemi così, se poi qualcuno sembra ragionevole e ci puoi parlare, allora puoi sbottonarti.

Non credo che lo farei crescere in Italia, in ultima analisi. Va bene tutto ma credo che a quel punto gli vorrei almeno un po' di bene. Cosa c'è di peggio che nascere in una Civiltà decotta e decadente, in cui quello che ti possono dire è solo formule già fallite e dogmi strampalati e incrostati da millenni di revisioni pipparole? Il modo migliore di fare tabula rasa è non rimanere mai troppo tempo in un solo posto. L'ideale sarebbe girare diversi posti in diversi anni, ma questo richiede una situazione che al momento non sembra alla portata; chissà. Di certo comunque la base sarebbe in Oriente e verso i Tropici.




Ma poi? Tutto questo a che pro?

Questo è un altro dei circoli viziosi dell'Esistenza: a che pro qualunque cosa? Per poi? Una delle cose che una Civiltà come la nostra ti dà attraverso le illusioni che ti installa è la sensazione di un Significato: studi così poi fai carriera e guadagni tanto; ti sposi così poi fai dei figli; te la bevi così poi sei integrato; ma il punto è che al di fuori di queste illusioni culturali si tratta solo di Intrattenimento, e la domanda che io temo di sentire un giorno è:

"Papà, bello eh?! Ma perché lo sbattimento di mettermi al mondo e crescermi se poi ho solo da intrattenermi mentre attendo la fine? Ti sentivi solo e volevi compagnia?"

E la mia paura è che sia abbastanza intelligente da farmela davvero questa domanda. Io credo che molti al momento in cui mettono al mondo altra gente non abbiano la minima consapevolezza di quello che stanno facendo né si siano chiesti se abbia senso; tutto quello che sanno è che hanno sempre dato per scontato che l'avrebbero fatto, per questo di fronte alla domanda del figlio resterebbero interdetti accorgendosi che non ne hanno la minima idea.

Io morirei di vergogna a quel punto, e quindi torniamo alla partenza: lascio perdere.




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