Recuperare la Mente del Bambino


"La serietà è una malattia."
(Bhagwan Shree Rajneesh)


Ho parlato spesso degli allucinogeni in varie forme e senza entrare in grandi dettagli, e devo anche precisare che la mia esperienza nel settore si limita alla canapa - più nota con il nome razzista di marijuana - e ai funghi allucinogeni. La canapa ha un effetto molto blando in questo senso, e comunque è qualcosa che i più conoscono direttamente quindi non perdo tempo a descriverlo. I funghi sono invece dei potenti allucinogeni e gli effetti variano in funzione del dosaggio.

In Note dall'Olanda ho descritto velocemente l'effetto di un basso dosaggio coi funghi, e l'ho descritto nei termini di allora. Ora sarò più preciso.

Intanto la definizione di Psichedelico: dall'inglese psychedelic, è un neologismo coniato dalla parola greca anima, ψυχή (psiche), e manifestare, δήλος (delos), utilizzato per la prima volta nel 1956 da Humphry Osmond in una lettera ad Aldous Huxley per definire le sostanze che "liberano il pensiero dalle sovrastrutture delle convenzioni sociali".

Ciò che accade è che l'attività della corteccia cerebrale - la parte del cervello che più ci caratterizza come specie e che è sede del pensiero razionale e della Programmazione Culturale - viene ridotta e modificata nella direzione di una molto maggiore interconnessione grazie uno spostamento verso un'attività neurale più caotica rispetto ai normali percorsi, e caratterizzata da una sincronizzazione generale dove di norma si hanno andamenti in controfase, che potrebbero corrispondere alle strutture di pensiero caratterizzate da asserzione/negazione. Si tratta di una transitoria alterazione della funzionalità, e questo ti permette di vedere che cosa accade alla tua Coscienza e alla tua percezione quando il velo della razionalità e della Programmazione improvvisamente cade.




La prima cosa che ti stupisce è che ad un certo punto piombi nella Realtà, nel [Qui e Ora]. Il [Qui e Ora] è una formula, un concetto che la mente razionale può comprendere come un punto in un grafico, ma viverlo è qualcosa che ti lascia di stucco, perché non ti ricordavi nemmeno più com'era, dato che l'ultima volta che ti era successo avevi pochi anni di vita.

Il tuo normale flusso di pensieri su mille cose e parametri ad un certo punto semplicemente si spegne e tutto ciò che rimane è l'input sensoriale; ciò che hai attorno ti balza davanti due volte più intenso di come normalmente la tua mente lo vive, perché di norma ciò che la mente fa è semplicemente verificare che tutto sia in ordine mentre sta altrove; qui invece nulla è diverso ma tutto è più intenso e ti si impone con tutta l'evidenza della sua Realtà Assoluta: il [Qui e Ora] diventa Tutto.


"Questo è il vero segreto della Vita:
essere completamente rapito da ciò che stai facendo
nel qui e ora.
E invece di chiamarlo Lavoro, chiamalo Gioco."
(Alan Watts)


Pur senza che sia cambiato nulla, ora i colori sono intensissimi, le forme sono bellissime e ricche di mille dettagli, la luce è meravigliosa, tutto è sospeso in una magia surreale e tutto questo è stupore, meraviglia, incanto. Per questa ragione si chiamano Funghi Magici.

Ma se preferisci attenerti alla Programmazione Culturale dovresti chiamarli droga, i terribili allucinogeni.

Il risultato di questa esperienza è che per il semplice confronto tra questo Stato di Coscienza puro e cristallino e il modo in cui sai che la tua mente funziona di norma, 24/7, capisci tanto di te. È una specie di psicoterepia one-shot che ti mette in mano gli strumenti per fare un balzo in avanti di anni. All'improvviso ti rendi conto che vivi perennemente nelle tue turbe mentali, che la Realtà è una cosa e che tutto il resto semplicemente non esiste, vedi quali sono le paure che ti dominano, le illusioni che ti dominano e le seghe mentali che ti dominano e capisci che a furia di stratificare negli anni tutta la spazzatura che la gente e i media ti hanno riversato nel cervello semplicemente ti stavi perdendo la vita. C'eri, ma non c'eri.


"La sfida della maturità è il recupero
della serietà di un bambino che gioca."
(Friedrich Nietzsche)


Dopo qualche ora tutto torna come prima, quello che ti rimane è il ricordo di ciò che hai visto e capito in quelle ore, che ti dà da elaborare per parecchio tempo perché tutta una serie di cose sono da cambiare e ormai lo sai. In questo senso l'esperienza ti cambia, ci sono un prima e un dopo, ma è importante sottolineare che non è l'esperienza in sé a cambiarti, sei tu che ti cambi in conseguenza di ciò che l'esperienza ti ha fatto scoprire e quindi il cambiamento è una crescita, un miglioramento, un mettersi in maggiore armonia.

Ti ricordo sempre che si tratta di droga, una cosa illegale. Aggiungo anche che molti funghi presenti nell'ambiente in Italia e classificati come tossici appartengono a questa categoria, certo bisogna essere buoni conoscitori e fare attenzione a distinguerli perché altri sono effettivamente velenosi, ma mi affascina sempre vedere delle piante considerate illegali, è quel tipo di follia che un giorno potrebbe dichiarare illegale la Luna, che so, o le eclissi. Meraviglie della mente razionale!

Comunque il tema del recupero della Mente del Bambino è molto più ampio di così, è anche un tema della filosofia Zen, dove l'insegnamento è nella direzione della rinuncia al pensiero razionale, cioè lo spegnimento del dialogo interiore in favore di una presenza piena nel [Qui e Ora] e una reattività istintiva ed immediata alle situazioni.


"L'uomo è più vicino a se stesso quando raggiunge
la serietà di un bambino che gioca."
(Eraclito)


È l'idea di cessare di essere auto-riflessivi e di andare semplicemente con il Flusso, ovunque il Flusso conduca. In questo senso è una forma di Fede, Fede nel Flusso, è il non essere più un Sé separato che si considera in un certo modo e che riflette su che cosa fare in funzione di strutture di pensiero astratte, puramente ideatiche, ma essere semplicemente nell'azione seguendo i percorsi che l'istinto indica, in automatico, che è come fa il bambino.

E qui entriamo nel ginepraio della formazione e dell'educazione, che è in parte il castello di idee astratte, di etichette, che diventano le scatole vuote in cui tendiamo a metterci a nostre spese anziché andare semplicemente dove le cose ci attirano e stanno in equilibrio; per il resto è il muro di no di cui i bambini sono sommersi dal momento in cui imparano a muovere il primo muscolo. È una cosa che vedo troppo spesso: i genitori tendenzialmente sono una continua lagna di divieti di ogni tipo: non fare lo stupido, non correre, non urlare, non stare per terra, non leccare il pavimento, non questo, non quello, gratuitamente e no-stop.

Insomma, verrebbe da dire: non vivere nemmeno, che fai prima.




Forse è un equivoco di fondo sul significato della parola educazione; educare nella sua interpretazione più rozza è in sostanza partire dal presupposto che come sei non va bene e devi limitarti per diventare un degno membro di questa società di manichini attraverso una camionata di divieti. Piuttosto che apparire un genitore che se ne frega, meglio far vedere che ti preoccupi di educare attraverso la massima e continua inibizione dell'azione e del movimento, l'installazione di tutti i tabù che servono, e così via, che è tutto per il tuo bene, figliolo. Vedi come siamo noi? Repressi e frustrati? Ecco, così devi diventare. È una figata, vedrai che bello poi.

Nel mio caso mi sto accorgendo di un problema che sta per diventare la sfida del futuro immediato: rimuovere tutti i ruderi della Programmazione Culturale che ancora infestano la mia mente, ma spiego meglio.




La formazione è in essenza la costruzione di percorsi nei neuroni che poi per ripetizione crescono e si consolidano diventando, appunto, la tua forma. Potremmo immaginarla come una catena montuosa vista dall'aereo, con le sue cime, le sue creste e le sue vallate scolpite nella roccia dal tempo e dagli eventi. Questa corrisponde al sistema di certezze, di punti fermi nell'identificazione personale nota anche come Ego e nel tempo diventa abitudini, automatismi. Il soggetto si sente identificato con questa forma, pensa di essere in quanto ha quella forma, ma questa forma è praticamente casuale, potrebbe essere in qualunque altro modo e non cambierebbe nulla, e soprattutto può trasformarsi in una gabbia in cui il soggetto rimane imprigionato a sue stesse spese.

Nel filmato mostrato più in alto si parla della correlazione tra Depressione e rigidità nel proprio sistema di certezze, che è una delle ragioni per cui gli allucinogeni hanno un'azione positiva mostrando per alcune ore uno stato mentale differente in virtù di un offuscamento di questa struttura di certezze e dei normali meccanismi di funzionamento automatico ed integrato del pensiero razionale.




A me è accaduto qualche anno fa di capire che questa forma rischiava di diventare la mia tomba, non funzionava, era piena di contraddizioni e soprattutto non giocava per me ma contro di me, quindi quando i tempi sono stati maturi ho cominciato a procurarmi della dinamite - alcuni candelotti avevano forma di fungo - e ho cominciato a far saltare in aria le cime delle montagne che stavano di traverso tra il mio interesse e l'interesse di non_si_sa_chi. Poi è stata la volta di scavare le vallate che mi servivano in certi punti, ed è un lavoraccio, non sembra: metti i candelotti nei punti giusti, cerca di prevedere dove cadranno i pezzi, accorgiti che facendo saltare certe parti altre non stanno più in piedi, porta via le macerie dopo l'esplosione... insomma di lavoro ce n'è da fare, e la cosa che più mi secca ad oggi è che per quanta dinamite usi, e per quanto modifichi il paesaggio rendendolo più simile a come ti serve, la struttura originaria della catena montuosa alla fine rimane lì, piena di cicatrici e modifiche ma quella è e non puoi più farci niente se non continuare a far saltare in aria roba.

Però non c'è molto altro da fare nella vita, in qualche modo bisogna intrattenersi per cui un simpatico obiettivo diventa quello di recuperare il più possibile lo Stato di Coscienza del bambino, che vive nel momento presente, senza preoccupazioni, senza l'oppressione delle responsabilità, facendo ciò che fa per il gusto dell'ipnosi nell'azione creativa e non per secondi fini, fini indiretti o altri.


"I bambini non hanno né passato né futuro,
vivono e godono del presente.
Abbiamo dimenticato come vivere quando siamo cresciuti."


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