La Natura della Magia


Questo post è un non-post, nel senso che invece di sbrodolare i miei deliri traduco un delirio altrui, che fa sempre bene :)
Si tratta di un frammento tratto da Eros and Eschaton, un discorso di un filosofo americano quasi contemporaneo di cui ho grandissima stima, Terence McKenna, negli anni '90. Se capisci l'inglese puoi solo guardare il video, altrimenti sotto c'è la mia traduzione, abbastanza fedele con pochissimi adattamenti.







«...La domanda proviene da un Prestigiatore e la domanda è: qual è la natura della Magia? o che cosa sono la Magia e la meraviglia che essa genera in noi?

Ci sono due teorie - intendo che la Magia è tutt'altro che una questione banale - in merito a come funziona il Mondo, e ognuna dipende da una supposizione fondamentale su che cosa sia il Mondo.

C'è la Teoria Scientifica, che dice: il Mondo è fatto di piccoli pacchetti di materia che schizzano da tutte le parti ad una velocità prossima a quella della luce in uno spazio vuoto e soggetti ad una serie di leggi interconnesse, questo è ciò che la Scienza ci dice sulla natura intima del Mondo.

L'altra teoria - che a me sembra molto più gradevole e anche intuitivamente corretta - è: il Mondo è fatto di linguaggio. Possiamo dire che il mondo è fatto di piccoli dèmoni all'angolo dei nostri occhi che ci proiettano dentro immagini illusorie, oppure possiamo dire che il Mondo è fatto di particelle-onda che vanno in giro alla velocità della luce, ma nota che in entrambi i casi ciò che abbiamo è parole. Il nostro modello di ciò che è il Mondo è fatto di parole, il Mondo è composto di descrizioni.


Ora, dell'era che ha preceduto la Scienza gli scienziati dicono che eravamo più epistemologicamente infantili, cioè non c'era il concetto di una divisione chiara tra l'interno e l'esterno, tra ciò che immaginiamo e ciò che è realmente. Ma se vivi abbastanza a lungo secondo me capisci che ciò che immagini e ciò che è realmente sono due cose molto vicine tra loro.

Quando dici che il Mondo è fatto di linguaggio, i positivisti rispondono be', perché allora non è come diciamo? ma io non ho detto che è come diciamo, ho detto che è fatto di linguaggio; una parte dell'ispirazione per la mia carriera è la scoperta che puoi sederti davanti ad un pubblico e dire com'è il Mondo; il risultato è che in piccola parte, per un po' di tempo e solo in quel luogo il Mondo va in frantumi e si ricompone nel modo che noi diciamo che è.

La Coscienza è in qualche modo co-creatrice della Realtà, attraverso atti di linguaggio.

E il linguaggio è qualcosa di davvero misterioso, è Magia vera. La gente continua a cercare abilità paranormali, ma nota che quando io parlo, se il tuo vocabolario corrisponde al mio vocabolario, i miei pensieri attraversano l'aria nella forma di treni di onde di pressione acustica e sono ricostruiti nella tua corteccia cerebrale come pensieri tuoi, come la tua comprensione dei miei pensieri: la telepatia esiste! E' solo che l'onda che porta i pensieri è fatta di piccoli rumori della bocca.

Tutte le cosiddette popolazioni primitive sanno che il Mondo è fatto di linguaggio, che viene cantato in esistenza, che il modo in cui tu dici che è, è; che è mantenuto in esistenza da un atto di comprensione razionale. E' solo la Scienza che ha adottato questo atteggiamento molto strano e ha detto: No, no, il Mondo è in qualche modo indipendente dall'atto di descriverlo.

Questa non è una situazione in cui abbiamo due diversi punti di vista, entrambi onesti e aperti, che stanno facendo del loro meglio per te; la Scienza ha portato avanti la sua analisi della realtà fino a spararsi in un piede, scoprendo che la realtà non esiste eccetto che come atto di descrizione, che non ci sono piccoli oggetti che si aprono la via nello spazio vuoto, c'è solo una situazione descrivibile da formule probabilistiche multi-livello, e solo quando metti una Coscienza (un Osservatore) in quella situazione le formule probabilistiche si condensano in particelle che allora puoi misurare; la Coscienza è necessaria perché il Mondo adempia alla formalità di esistere veramente.

Questo è ciò che insegna la Fisica Quantistica.

Sfortunatamente questa notizia non ha raggiunto le altre Scienze; questo è davvero un fallimento da parte della Scienza, vedete, per tutto il XIX secolo la Fisica è stata la Scienza per eccellenza, quella invidiata da tutti perché non è insolito per la Fisica che esperimenti e teoria siano coerenti fino alla terza cifra decimale, e gli scienziati vanno matti per cose così, le adorano! Quindi tutte le altre Scienze hanno cercato di essere come la Fisica, ci hanno provato la Chimica, la Sociologia, la Biologia, la Psicologia. Nel frattempo la Fisica, approfondendo l'esplorazione della Materia, è sfociata in un livello in cui la Materia cessa di essere definibile, smette perfino di esistere in un senso comune del termine, sembra comportarsi in modi incredibilmente strani: il tempo si muove all'indietro, l'energia attraversa barriere senza mai realmente passarci, e così via.

La moderna Biologia è ancora oggi afflitta da questa invidia della Fisica, nel frattempo la Fisica si è trovata in un regno di incertezza così esotica e surreale che a questo punto si trova nelle stesse condizioni della Psicologia nella precisione delle sue metafore.

Quindi, la Scienza si è fatta fuori da sola e oggi esiste in uno stato di crisi non riconosciuta; sperabilmente l'esperienza psichedelica esacerberà questa crisi e la porterà sul tavolo di ogni sperimentatore ed osservatore della Natura.»


Terence McKenna, 1994


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