C'è vita intelligente là fuori?
Ho trovato un'interessante serie di video su YouTube, e in alcune puntate vengono riassunte le più recenti valutazioni sulla probabilità che ci siano altre civiltà in giro per la nostra galassia o in altre galassie più lontane. Come è noto questa probabilità appare altissima, quello che manca è la traccia concreta, una prova che ne confermi almeno una per certo.
Come può essere?
Non entro nei dettagli di questi calcoli perché sono facilmente reperibili altrove. Come mi compete, mi concentro invece sugli assunti di fondo che potrebbero contenere la soluzione del mistero, nella forma di grossolano errore di valutazione.
Spesso, quando si parla di trovare altra vita, si trascura il fatto che anche la Terra ha avuto vita addosso per 3.500.000.000 di anni ma è solo negli ultimi 100 anni che ci sono state trasmissioni radio, aerei, missili, satelliti, computer, astronavi, telescopi, etc. Questo significa che ci potrebbero essere milioni di pianeti là fuori che pullulano di vita, ma nessuno con scimmie (o altro) che costruiscono astronavi, vibratori e radiotelescopi.
Quello che cerchiamo, infatti, non è semplicemente altra vita, ma in particolare quella che noi definiamo altra vita intelligente. Cioè come noi. È per questo che ci chiediamo: Siamo soli?
Qual è l'assunto di fondo, quindi? L'assunto di fondo è che noi siamo vita intelligente, cioè in qualche modo diversa dall'altra e naturalmente migliore, più avanzata; infatti la definizione di vita intelligente implica che tutta l'altra vita sia stupida.
È vita stupida quella di tutti quegli organismi che sono perfettamente integrati con il proprio ambiente, in equilibrio dinamico con tutto il resto del Cosmo, senza bisogno di vestiti, case, automobili, filosofia, religione, auto-inganno: se fossimo più onesti dovremmo considerare che, più che intelligenti, sembriamo disadattati.
Il problema allora diventa definire in che cosa consista esattamente la nostra presunta superiorità, e gratta-gratta questo si riduce in essenza all'uso del linguaggio: noi smetteremo di sentirci soli quando potremo parlare con un'entità non-umana.
Conoscendoci, le parleremmo sopra, non l'ascolteremmo, capiremmo quello che ci fa comodo di ciò che dice e finirebbe per starci in culo non appena dice qualcosa che non corrisponde alle nostre aspettative, ma questo è il meno.
Diamo per scontato che noi siamo la vetta dell'evoluzione, l'inevitabile passaggio lungo una linea di progressione dal basso verso l'alto e che pertanto siamo destinati a grandi cose; non abbiamo dubbi sul fatto che tutto tende a qualcosa come noi che, a differenza di tutta l'inutile vita stupida, siamo finalmente vita intelligente, e per questo potrebbe essere che anche altrove nell'Universo qualcun altro abbia avuto la fortuna e il piacere di trovarsi nella nostra stessa, privilegiata posizione di assoluto dominio.
Ma tutto questo potrebbe essere lo sbrodolamento delle nostre illusioni, la realtà potrebbe essere l'esatto contrario: tutta la vita è vita intelligente, tranne noi che stiamo viaggiando come dei razzi verso l'estinzione mentre ci pavoneggiamo davanti allo specchio, e presto - in termini geologici - non resterà la minima traccia della nostra esistenza.
Trascuriamo la possibilità che la Storia rappresenti solo il fulmineo, caotico processo di estinzione di una specie che è stata sbalzata fuori dal proprio posto nell'ordine delle cose, che si è auto-allucinata coi simboli linguistici, è cresciuta a dismisura provocando la destabilizzazione dell'intero pianeta e a breve sarà spenta e dimenticata. Il tutto in un tempo che su scala cosmica non è nemmeno un battito di ciglia.
In quest'ottica, quindi, la ragione per cui non captiamo trasmissioni radio dallo Spazio è che l'Universo non punta a creare specie che guardano la TV. Il punto in cui ci troviamo nel viaggio non è dove la strada diventa a 8 corsie, ma la corsia di decelerazione per l'uscita dall'esistenza.
È così difficile vedere questa possibilità mischiata tra le altre? È scomoda, va bene, ma se parliamo di Scienza e di pensiero razionale degno di una specie intelligente sarebbe logico aspettarsi che almeno apparisse tra le possibilità, no?