Shopping compulsivo


Immagina: domani mattina ti svegli e, sul tuo comodino, trovi una mirabolante carta bancomat nera che ti dà disponibilità infinita, puoi comprare quello che vuoi, senza limiti di quantità né di tempo. Immagina quello che faresti.

Fatto?




Ora immagina che la stessa carta sia stata data anche a tutte le altre persone del pianeta. Immagina che cosa succederebbe.

Fatto?
Ora entriamo nel dettaglio, e vediamo alcuni dei curiosi fenomeni di cui probabilmente ti sei già accorto, vediamo che cosa ci rivelano sulla nostra psicologia e sulla nostra società. Chiaramente parliamo di una situazione impossibile nella pratica, ma concediamoci qualche strappo, perché quello che ci interessa qui è capire quanto c'è di sensato nel nostro modo di vivere e quanto è soltanto una trappola mentale.

Se immaginiamo come sarebbe il mondo se tutti potessero soddisfare i propri desideri più spinti, probabilmente nel giro di 24 ore le strade sarebbero piene di Ferrari, tutte in coda ai semafori, a riempire i parcheggi dei centri commerciali e le autostrade (col tutor); ognuno avrebbe una decina di telefonini hi-end e in casa avrebbe tre o quattro TV per stanza delle dimensioni massime consentite dalla porta d'ingresso; ogni moglie avrebbe una cucina degna di un grande albergo, un guardaroba più grande dell'abitazione, e sarebbe proprietaria di diversi calzaturifici. Qualcuno avrebbe una ventina di motociclette nel garage e altri altre cose più specifiche.

Il secondo giorno molti si accorgerebbero che non c'è alcun gusto ad avere una Ferrari se ce l'hanno tutti, e che dopo un paio di sgasate come dio comanda rimpiangi un'auto in cui puoi entrare senza farti venire la scoliosi, in cui puoi caricare due sacchetti di spesa, e che non ti fa sentire fermo a 130 Km/h in autostrada.

Una volta girati sopra e sotto tutti i menu, qualsiasi telefonino ti viene a noia, e di nuovo ti accorgi che l'ultimo costosissimo grido non ti dà alcun brivido se è alla portata di tutti. Stessa cosa il Rolex in rubino scolpito a mano e l'Harley-Davidson edizione limitata con una reliquia dei signori Harley & Davidson in persona incastonata nel manubrio: tutto inutile, anche il tuo vicino ha le stesse cose, tuo cugino pure, e anche il più povero della Tanzania uguale.

Il terzo giorno molti lascerebbero le loro otto Ferrari nel box e tornerebbero a girare con la Yaris che si parcheggia meglio, stai seduto più comodo e ha il bagagliaio più grande. Telefonino ne basta uno. La TV non la guardi più perché, potendo fare e avere quello che vuoi, non hai tempo per farti rimbambire dai VIP, anche perché i VIP non sono più VIP dal momento che anche tu hai quello che hanno loro.

Per di più ti renderesti conto che il tuo più grosso desiderio, l'immortalità, non è un bene che puoi acquistare con la carta.

A questo punto, passata la sbornia, eliminata la possibilità di diventare più ricco del vicino, di poter avere più cose del vicino, di potere soddisfare ogni tuo desiderio in termini di oggetti da possedere, ti accorgeresti finalmente che hai bisogno di altro, che il senso della pienezza della vita non proviene da ciò che puoi comprare.




Questa si chiama dimostrazione per assurdo: una tecnica indiretta per dimostrare A è dimostrare che la negazione di A porta a conseguenze insensate.

Che cosa abbiamo negato quindi? E che cosa stiamo dimostrando?

Abbiamo negato uno dei motori nascosti del Capitalismo: la scarsità; di soldi, di beni, di potere d'acquisto. E abbiamo dimostrato che i desideri che spingono molte persone sono vani oltre che irraggiungibili; abbiamo dimostrato che i beni materiali sono un finto obiettivo, che il possesso di roba non libera dall'insoddisfazione, e una serie di altre cosette interessanti:

» Soddisfatti i bisogni, i desideri sono infiniti;
» Molti beni/prodotti esistono e hanno senso solo in virtù della loro scarsità;
» Siamo spesso guidati dalla vanità e dalla superbia;
» Molti nostri desideri sono anti-ecologici, di conseguenza lo stile di vita è auto-distruttivo.

Quando non sono più i soldi a disposizione ad importi un limite, te lo deve imporre la tua testa. Ma... Ehi! Questo lo puoi fare già adesso! Cominciare a distinguere tra ciò che ti serve e ciò che non ti serve, tra ciò che ha senso e ciò che non ce l'ha, tra la tua fame e il fatto che c'è un mondo attorno a te, che ha dei limiti, che ha un equilibrio, e che facendone parte come essere evoluto hai il dovere di usare almeno qualche neurone, altrimenti diventi una locusta, e qualcuno prima o poi dovrà usare l'insetticida perché tu a quel punto diventi un problema serio per tutti.

So bene che politici e TV ti invitano a comprare, consumare, ti dicono che tutto andrà a rotoli se non compri tutto quello che puoi, che ci sono un'infinità di fantastici indispensabili prodotti e se non li compri è perché non ti prendi cura di te e del mondo in modo adeguato...

Ma davvero non hai ancora capito come funziona?
Davvero non hai ancora capito chi è dalla tua parte e chi no?






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