La Paura degli altri


Chissà come hai letto questo titolo. Ci sono almeno due modi per leggerlo e lui rimane identico, è come un punto di snodo tra due realtà opposte ma simmetriche, divise da una barriera che è anche uno Specchio.




Magari l'hai letto come "la Paura che io ho delle altre persone", ma potevi anche leggerlo come "la Paura che abita nel cuore delle altre persone".

Sul perché della tua prima scelta istintiva è tuo compito ragionare, mentre la visione di questa specularità nel suo insieme è uno strumento perché ti permette di abbattere la Paura in sé, sia in te che negli altri.

Una prima osservazione è che in tutti c'è una Paura rivolta indistintamente verso gli altri, è qualcosa di cui hai percezione ogni volta che hai a che fare con uno sconosciuto così come ti accorgi del suo rilassamento mano a mano che tu diventi conosciuto. È talmente normale e sistematica che dopo un po' capisci che può essere ignorata e sostituita da un banale evitamento delle situazioni che possono realmente danneggiarti.

Da un altro punto di vista - penso per esempio alla carrozza di un treno - realizzi che tutti i nostri ingessamenti nelle modalità comportamentali servono in essenza a non far passare la Paura latente nei cuori degli altri al grado di Allarme che è facilmente seguito dal grado Panico con conseguenze imprevedibili.




Quello che noi interessa a questo punto è la consapevolezza di questi meccanismi: ad esempio il mantenerci all'interno di determinati cliché non perché sono imposti dagli altri ma perché sono il terreno comune che serve ad arginare la Paura comune. Così passi dall'adeguarti con una certa seccatura all'adeguarti perché così gli altri non hanno più molta Paura, non sono allarmati, quindi niente panico.

A questo livello di osservazione però è già accaduto che la tua Paura è scomparsa, stai sbirciando al di sopra delle barriere una verità che si muove nei cuori delle persone attorno, e sapendo questo puoi agire in modo ancora più rilassante facendo scendere la Paura al grado di Diffidenza generica e poi addirittura di Simpatia.

È lo stesso meccanismo del titolo del post: così come puoi leggere questo titolo in due versi opposti, lo stesso accade nel modo in cui vedi gli altri. Dal punto di vista della tua Paura sono dominatori che ti vogliono costretto in scatolette, dal punto di vista della loro Paura meno male che esistono le scatolette a difendere un barlume di ragionevolezza, dal punto di vista superiore - che tu puoi adottare - c'è solo un meccanismo in atto che come tutti i congegni può lavorare per te o contro di te, dipende da chi lo impugna e da come lo sa usare e intende usarlo.

Se sai che c'è lo impugni.

Una volta che lo impugni vedi di usarlo bene: è molto facile accendere la Paura, più raffinato è farla svanire, e muoverti allora in una dimensione parallela con il consenso unanime.




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