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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Autointervista 8 - Il salto nel buio

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...però c'è un livello in più nella questione del rallentamento del tempo vicino alla materia, da cui si può intuire che la materia non è propriamente passato: è - in un certo senso - l'eternità. Alé, di male in peggio! Il punto è che per la relatività il tempo rallenta fino a fermarsi per ciò che viaggia fino alla velocità della luce, e contemporaneamente rallenta in prossimità della materia. Questo avviene perché la materia è fatta di entità che si muovono alla velocità della luce, e quindi per loro il tempo è fermo. Non essendo davvero in un punto preciso, queste particelle creano una nuvola attorno alla materia, così nello spazio circostante l'effetto è un rallentamento del tempo. ...ma se la materia è composta dai primi frammenti dell'Uno... Essi sono molto vicini all'eternità, infatti. È una cosa poco nota, ma non esiste il tempo a livello del molto piccolo. Il tempo emerge,  nel modo in cui lo conosciamo noi, soltanto a più grande scala. È p

Autointervista 7 - Gastronomia delle turbolenze temporali

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Ma se anche i sottili movimenti emotivi sono da considerarsi esterni, che cos'è il corpo, e come si relaziona all'[io]? Partiamo dal presupposto che se vuoi avere un Gioco hai bisogno di opporre due campi, uno sotto il controllo dell'[io] e l'altro dell'[altro]. Puoi immaginare una gerarchia di strutture che giacciono appena sotto il livello dell'[io] inteso come Osservatore, come Occhio della Coscienza. Queste strutture diventano prima le zone di attività della corteccia cerebrale e dei gangli più profondi, poi le strutture neurali stesse e così a scendere sempre più verso il piano della materia pura. All'interno della bolla dello spaziotempo c'è un punto - la pelle - che rappresenta un netto confine di separazione, tra ciò che è sotto il diretto controllo dell'[io] e ciò che è nell'insieme l'[altro]. Io chiamo il corpo: campo di proiezione primaria . Anche il corpo è una specie di bolla... Sì, ma a questo punto è forse più fu

Autointervista 6 - Le Bolle degli Dei

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Tu consideri il [Reality Surfing] uno dei punti cardine della tua mappa psichica. Vuoi spiegarci in che modo si collega ai discorsi fatti fin qui? Il [Reality Surfing] è una raccolta di appunti intorno al concetto di [ navigazione della realtà ], intesa come modo di inquadrare l'esperienza del vivere. Da un certo punto di vista è il vero cuore del Sistema Operativo, il kernel . Certo, è un sistema di idee - cioè corrisponde alla definizione di ideologia - ma è di un tipo radicalmente diverso dalle ideologie a cui siamo abituati: innanzitutto si concentra sull'individuo come universo a sé stante anziché sulla società e sulle regole di interazione; è un metodo di autogestione, non una gabbia per gestire tutti gli umani. Inoltre si basa sull'assunto della totale ignoranza, non dell'onniscienza. Ok, chiaro. Basandosi sull'[io] sospeso nella continua interazione con il mondo esterno sconosciuto, include la possibilità del solipsismo. Esatto. E anc

Autointervista 5 - La Setta dell'intrattenimento

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Ma di che cosa stai parlando? L'Uno? Vuoi fondare una setta? Setta? E di che? Quello che dico è anti-settario per definizione: l'Uno è ad un qualche livello il più ovvio dei concetti - per lo meno esiste come tale - e consiste nell'inclusione assoluta. Setta significa divisione, Uno significa unità. Sì? Tipo l'ex-quotidiano comunista? Giochi a fare il nuovo Marx? No. Quella è un'unione di umani e si basa su un paradigma concettuale a livello sociale. Ciò di cui parlo io è su scala cosmica e include una dose di solipsismo, per cui ha solidi tratti dell'individualismo - mi citavi prima l'atomizzazione sociale. Inoltre non è concettuale: anche se noi ne possiamo parlare in termini apparentemente razionali, in realtà stiamo usando il linguaggio per indicare la direzione dell' oggetto , ma non possiamo parlare dell'oggetto in sé, perché più il linguaggio gli si avvicina, più è costretto a piegarsi fino a diventare paradossale. È un altro eff