L'ovvietà del Gregge



Quando ho creato [La forma del Gregge] l'intento era di ergermi al di sopra del mare di auto-inganno e di illusioni in cui la nostra società naviga e far partire la mia girandola di vaffanculo fracassando ogni cazzata che finisse alla mia portata.




Al tempo non avevo idea di quanto vasto fosse l'universo delle minchiate, ma ho cominciato a divertirmi e così siamo giunti a [qui e ora] dove ancora la strada si perde verso l'[Infinito]. Negli ultimi tempi, però, mi è capitata la cosa più assurda che potessi immaginare: più volte, persone diverse, mi hanno detto che nei miei post dico cose ovvie.

Really?




Davvero sono tutti estinzionisti là fuori? Tutti mezzi filosofi e/o mistici? Tutti anarchici e Joker? Tutti sostenitori dell'esperienza psichedelica come via per la liberazione attraverso la rivelazione spirituale? Tutti politicamente scorretti, curiosi e relativisti?




La cosa mi ha sorpreso quasi al punto dello shock anafilattico, poi però la curiosità ha avuto il sopravvento e ho cominciato a ragionarci e a dargli un senso.

Noi plebaglia diciamo Donne e buoi dei paesi tuoi; gli psicologi e i sociologi - che sono persone serie™ - per dire la stessa cosa dicono omogamia. Le persone serie™ eliminano ironia e poesia dalla vita, per questo sono serie.




Più in generale noi plebaglia diciamo che Chi si assomiglia si piglia, per indicare che ogni persona tende inconsapevolmente a stabilire relazioni con persone simili a sé; è sempre il discorso del post Like:




Il fatto stesso che tu stia leggendo questo post anziché ignorarlo come la maggior parte dell'umanità è segno che in qualche modo risuoniamo: c'è una qualche somiglianza tra le nostre menti.

Tutto questo ci serve per mettere a fuoco un fenomeno più nascosto: una distorsione invisibile nella nostra idea di come è fatta l'umanità. Spieghiamo meglio:

Molte persone non si accorgono di aver da sempre operato questa selezione tra le persone attorno, e ogni scelta di persone da avere attorno ha condotto fin dal lontano passato a nuove zone sociali in cui abbiamo ripetuto la stessa selezione. Quindi dopo anni ci siamo attorniati delle persone più simili a noi, e siccome loro sono tutto il nostro panorama sociale, potremmo aver perso di vista la reale ampiezza delle possibilità e le reali proporzioni delle cose.




Tante volte mi è capitato di parlare con persone con certe caratteristiche che nei loro ragionamenti mostravano di credere che tutto il mondo fosse fatto in un certo modo, cioè simile a loro ma molto diverso dalla mia esperienza; quella visione era un riflesso della loro personale percezione della realtà. Come lo è la mia, per carità, nessuno è del tutto immune.

Ciò che fa la differenza è la consapevolezza di questo fenomeno di distorsione, il sapere che c'è.

Per cui la mia spiegazione del fenomeno [dici cose ovvie] è che le persone che mi leggono abbastanza da poter dire che dico cose ovvie sono persone che già sono molto vicine al mio modo di ragionare e per questo tutto gli appare semplice e ovvio, ma non lo è, ne stiano certe. Non me ne vogliano, ma questa è solo la loro distorsione di percezione.




Quando scrivo ho in mente un certo target, che è una sorta di media. Potrei dire le stesse cose in modi molto diversi, potrei condensare ogni post in un decimo delle parole oppure espanderlo di 10 volte, non sbrodolando linguaggio a vuoto ma semplicemente zoomando di più o di meno sui dettagli. In realtà, se tutti fossero come me non avrei bisogno di parlare affatto - ovviamente - e potrei lasciar parlare solo tutti gli altri, anche se a questo punto non si capisce perché loro dovrebbero parlare, dato che potrebbero solo dire cose ovvie a loro volta.

No, no.




A volte magari può sembrarti che ti parli come ad un bambino, spiegandoti cose davvero ovvie, ma lo faccio perché - te l'assicuro - per molti queste cose non sono ovvie affatto, e se non spiego i passaggi per filo e per segno, per qualcuno diventano incomprensibili. Anzi: per la mia esperienza di come le visioni delle persone possono essere diverse tra loro, ti assicuro che per tante la maggior parte dei miei post resta comunque al di là del comprensibile, dell'accettabile e del ragionevole.

Se e quando mi dici che dico cose ovvie, ciò che mi stai dicendo in realtà è che la vedi come me. Perciò hai tutta la mia stima!



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