Legge di Attrazione, Sincronicità e Coincidenze




Nel tentare di decodificare che cosa sia il mondo uno dei punti cardine è capire quanto c'è di mio e quanto c'è di suo. Diciamo che esiste un asse, la solita polarità tra due estremi, dove ad un estremo c'è il mondo che mi si pone così com'è, e all'altro ci sono io.

Il mondo è ciò che appare » Potremmo dire che è la visione socio-culturale ufficiale, sana di mente e scientifico-razionalista. Presuppone che il mondo esista universalmente e che sia fatto di particelle di energia di cui sono fatto anch'io e il fatto che io sia qui a guardarlo e a ragionarci è puramente accidentale.

Io sono il centro del mondo » L'unica cosa di cui sono veramente certo è che io esisto, tutto il resto è la mia interpretazione dei segnali che arrivano alla mia mente e potrebbero essere fallaci; forse sto immaginando tutto; forse ho il potere totale sul mondo apparente là fuori solo che non lo so o non ci credo abbastanza.

Sintesi in equilibrio » nell'irrisolvibile dubbio forse la cosa più saggia è porsi a metà, anche perché sono le neuroscienze per prime a dirci che il mondo non è ciò che è ma ciò che appare, cioè come noi interpretiamo segnali provenienti da là fuori. Noi filtriamo. In altre parole nella stessa strada io vedrò le chiome degli alberi che la sovrastano splendere di verde clorofilla filtrando la luce del cielo, mentre l'amico pessimista che cammina con me vedrà le merde dei cani e si lamenterà dell'inciviltà della gente. Il mio mondo è un mondo di Natura a stento tenuta a bada dal cemento, il mondo del mio amico è un mondo di merda, ma è lo stesso mondo. E contemporaneamente non lo è.

Questo discorso dei filtri mentali va molto al di là di ciò che sembra.


Ognuno di noi ha delle idee che filtrano i dati in ingresso, e ad alcune idee siamo affezionati più che ad altre. Questo reticolo dice al cervello come filtrare i dati in ingresso quindi noi riconosciamo le forme a cui siamo sensibili, ecco perché io vedo Natura che occhieggia e l'amico vede merda che straripa.




Una prima conclusione che possiamo trarre è che se è vero che il mondo è per metà ciò-che-è (qualunque cosa sia) e per metà ciò-che-vediamo attraverso i nostri filtri personali e soggettivi, ognuno sta vivendo in un mondo tutto suo. Come insegna la saggezza Tolteca: ognuno sta vivendo nel suo sogno.

Le implicazioni di questo sul significato, la potenza e il pericolo dell'informazione di massa one-to-many, la TV e la cultura sono evidenti ma sono anche cosa nota, risaputa e tra l'altro un problema che ormai è nella sua fase discendente nella Storia; noto però che ancora - nonostante tutto - un potere lo esercitano e mi dispiace, per questo insisto sempre sull'opportunità di ignorare queste cose, ma tempo al tempo.

Negli ultimi mesi ho fatto per gioco un esperimento sugli orari: ho cominciato a fare caso alla frequenza con cui mi capitava di vedere simmetrie nei numeri indicati dall'orologio, numeri come 12:12, o 12:21, per stimolare questa particolare idea; il risultato a distanza di mesi è che li vedo spessissimo. Solo ieri, nelle poche volte in cui ho guardato l'ora con l'intento di guardare l'ora sovrappensiero, ho visto le 17:17, le 23:23 e le 05:05. Non ti dico la gioia quando mi capitano cose come 11:11 o 22:22!
Per contro mi capita abbastanza raramente di vedere un orario caotico come 17:42, e so che è raro perché quando capita ho un filo di delusione. Se faccio il test per dimostrare la cosa a qualcuno, sistematicamente l'orario è caotico.

Tutte queste cose probabilmente non hanno significato - anche se si potrebbe giocare di fantasia - ma dimostrano sicuramente che il mondo risponde alle idee e alle aspettative che noi abbiamo su di esso, che può anche essere solo un filtro cognitivo che noi applichiamo; ma la cosa interessante è il fatto che succede, il che ci porta alla Legge di Attrazione.

La Legge di Attrazione in sostanza prevede che le idee che sono più forti nella tua mente diventano la bussola nel riconoscimento delle forme da parte del cervello, quindi ciò che accade è che nell'infinità di dati che arrivano ai tuoi sensi vengono selezionati ed esaltati quelli che hanno una rilevanza per ciò che a cui tu sei interessato, per cui di fatto vieni attratto momento per momento verso ciò che occupa la tua mente. Vieni attratto o tu attrai, non importa; il punto importante è un altro: il grande pericolo è che questo meccanismo funziona in entrambi i sensi, per il bene e per il male, per i desideri e per le paure. Se hai il terrore di subire un furto è probabile che ne creerai i presupposti, ad esempio barricandoti ed essendo ossessionato dalla sicurezza, cosa che darà l'idea che nascondi qualche grande valore. Questo vale anche per la salute: se hai il terrore di un certo male, prima o poi finirai per beccarti proprio quello, esattamente come l'hai temuto; non dimenticare che il tuo corpo è sotto il tuo controllo diretto, questa è la ragione per cui esistono e funzionano i farmaci placebo (e l'effetto placebo è responsabile anche per il 50% dell'effetto dei farmaci "veri") e le malattie psicosomatiche; il tuo corpo esiste, funziona ed è Materia che risponde al tuo controllo mentale soprattutto perché tu vuoi che lo faccia; mettersi in testa una certa malattia è un metodo abbastanza sicuro per beccarsela.

In generale è utile avere sogni e soprattutto progetti, avere Visione, e maggiore e più dettagliata è la propria Visione, maggiori sono i dettagli che si noteranno concordi a quella Visione e di conseguenza maggiori sono le probabilità che si avveri. Sempre in generale è da evitare il pessimismo, non perché sia una cosa brutta e malsana, ma perché funziona: il pessimismo ti farà vedere come veramente vada tutto a rotoli e ti troverai senza accorgertene a far andare a rotoli anche ciò che non ci stava andando affatto, e il tutto comincia con piccole cose, un istante di dubbio, un sospetto che attraversa la mente, un'espressione del volto di un secondo che viene captata inconsapevolmente dagli altri, e da lì comincia la discesa, che sarà inarrestabile.

Fin qui ciò che ho detto regge anche di fronte alla più razionalista, scettica e scientista delle audience. Però si può ipotizzare oltre.




Senza scendere qui nei dettagli, la nostra attuale Visione Ufficiale dell'Universo è che si tratta di un grande botto di energia caotica che da lì in avanti ha seguìto leggi di causalità andando alla deriva verso un sempre maggiore caos. C'è solo un dettaglio che non funziona, ed è che da questo caos primordiale si è sempre e solo formato ordine via via crescente: prima particelle di energia condensata, poi molecole, stelle, galassie, pianeti, vita unicellulare, vita pluricellulare, piante, animali, animali sempre più complessi fino a noi scimmie parlanti, e adesso macchine, intelligenze artificiali e infine i Blogger, che sono la più alta e specializzata forma di ordine universale! ;)

Altro io non vedo, non so tu. Ordine ovunque, e sempre crescente.

Ad occhio e croce manca qualche pezzo alla Visione Ufficiale. Preciso subito che questo NON significa che domani mattina dobbiamo precipitarci tutti in processione dietro alle reliquie di San Gennaro, per carità. Sto dicendo solo che manca qualche pezzo, e che se mai è interessante indagare a fondo la questione e cercare di farsene un'idea un po' più completa, che integri la Coscienza, ad esempio, e che dia ragione della crescita esponenziale dell'ordine che vediamo.




In questo ovviamente usciamo dai paradigmi della Visione Ufficiale anche se non dal razionalismo in senso lato, e arriviamo ad introdurre il concetto di Sincronicità, proposto da Jung un secolo fa. La Sincronicità di Jung è l'intuizione di quei parallelismi tra mondo interiore e mondo esteriore, il fatto che sembra a volte che ciò che avviene nella psiche abbia riflessi nel mondo esterno e vice-versa; un altro modo di intenderla consiste nel dire che nell'andare dalla situazione A alla situazione B, non c'è una catena casuale di eventi legati alla legge di causa-effetto, ma c'è una catena di eventi ordinati che sono attratti dal raggiungimento della situazione B che è significativa per l'Universo. In questa semplice formulazione c'è un mondo di differenza nella visione dell'Universo e della Vita.

Innanzitutto ogni cosa viene imbevuta di significato, cosa che era scomparsa completamente nella Visione Ufficiale in cui tutto è caso e caos di Materia ed Energia.

Si passa dal causalismo al finalismo, dove il fine può rimanere misterioso ma se ne può leggere qualche indizio attraverso ciò che è già accaduto e che noi oggi vediamo. Una buona traccia è già stata suggerita da Platone oltre due millenni fa: inseguire il Vero, il Buono e il Bello. Se il Vero può essere un concetto pericoloso, il Buono può essere semplificato in Amore inteso nel suo senso più lato, e il Bello è qualcosa di abbastanza universale. Posto di non adottare mai atteggiamenti fanatici che finiscono sempre per minare almeno uno dei tre princìpi, sembra una traccia valida. L'Universo, questo organismo generatore e femminile, sembra amare queste cose nell'andare verso una sempre maggiore complessità e interconnessione.

In quest'ottica si aggiunge un ordine di complessità alla questione della Legge di Attrazione, perché a questo punto ciò a cui ognuno di noi individualmente punta si confronta con un flusso universale che ha una sua intenzione e quindi con essa può armonizzarsi o andare in conflitto. Stando semplicemente fermi ad osservare come le cose si svolgono in Natura attorno a noi si vede equilibrio, crescita, energia vitale, sviluppo, fantasia, bellezza nella sua forma più alta. Questa è la direzione del flusso.

Polarizza i tuoi obiettivi secondo questa direzione, ed è probabile che le cose andranno meravigliosamente bene. Un concetto che ci viene dalla Visione Ufficiale stessa è che ogni cosa nel mondo è onda, oscillazione, vibrazione, il che riporta ai concetti di armonia, consonanza, risonanza. Tutto l'Universo è un colossale gioco di risonanze energetiche che hanno una loro armonia, e a ordini di grandezza più alti i motivi si fanno complessi ma mantengono la loro natura armonica; in qualche modo è possibile percepirlo e "mettersi in risonanza" con esso, il che è un atteggiamento - se vogliamo - femminile, di adeguamento di sé anziché di lotta, scontro, conflitto. E' seguire la corrente anziché combatterla. E' affidarsi alla corrente, che è - come atteggiamento - qualcosa che assomiglia all'affidamento proprio della Fede religiosa, e se funziona non è perché è vero il tal Dio o il tal divieto di divertirti a letto (anzi, questo è combattere la corrente) ma è perché è un atteggiamento vincente. E' la stessa cosa che ritroviamo nelle filosofie orientali, prima fra tutte il buddismo.

Non sto parlando di fatalismo, sto parlando di sommare il proprio intento e la propria attenzione (la propria Energia) alla corrente del flusso. In questo modo - secondo logica - l'effetto dovrebbe risultare in una spinta doppia per via del minimo attrito. Mi diverto a chiamare questo atteggiamento aerodinamicità con la Realtà. Sono in fase di test, ma riporterò i risultati.



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