Interpretazioni diverse

"Affronta la Realtà per come è"


Di recente mi è capitato di incontrare in poco tempo diverse persone che avevano letto un certo mio post di cronaca reale come questo e gli esiti sono stati sconcertanti: io dico sempre che ognuno vive nel proprio sogno personale e che la realtà che vede è la sua e soltanto la sua, ma in questo caso dalla teoria siamo passati alla pratica, verificando empiricamente quanto sia vero:

1) nessuno ha colto quello che io volevo comunicare, ma soprattutto:

2) ognuno ha trovato cose diverse nel post, cose che non mi ero neanche sognato di intendere e che spesso avrei disapprovato!

Imbarazzante. Mi è venuto in mente l'esperimento dei testimoni di un fatto di cronaca che raccontano versioni completamente diverse di ciò che hanno visto, con la differenza che in questo caso non si tratta nemmeno di un fatto reale visto di persona, ma di un racconto scritto da qualcuno (il sottoscritto), quindi già interpretato e rimasticato, che viene decodificato da altre persone e ognuno ci legge - letteralmente - quello che vuole. Parliamo di mondi diversi, non di dettagli marginali.


"Vediamo quello che vogliamo"

Un amico che ogni tanto mi legge, in due momenti diversi (ma non molto lontani tra loro) mi ha detto:

"Sì, scrivi bene, ma sei troppo astratto, dopo un po' non ti seguo più, dovresti fare degli esempi pratici"

"Mi piace molto la parte astratta dei tuoi ragionamenti, spesso è quando scendi nell'esempio pratico che mi stona, dovresti evitarli"

Meraviglioso, no? Lui probabilmente negherebbe di aver mai fatto una o entrambe queste affermazioni, ed in effetti chissà che cosa ho capito io che sono come il testimone dell'esempio qui sopra! D'altra parte chissà che cosa ha capito lui leggendo i miei post! E chissà che cosa stai capendo Tu mentre leggi questo post!!! Per quanto ne so magari stai cucinando un risotto con salsiccia e radicchio seguendo le istruzioni che ti sto dando, a questo punto tutto è possibile, ma attento a non farlo bruciare.


"Esattamente lo stesso, eppure diverso"


Ho più volte scritto che scrivo perché mi diverto, ed è questa la vera ragione di fondo; ho anche detto e ripeto che se fossi Saggio non lo farei, ma è saggio dire di saperlo per continuare a farlo. Credo in ogni cosa che scrivo nel momento in cui lo faccio, ma poi divento qualcun altro che magari crede qualcosa di opposto, e comunque io non credo in niente, a partire dalla parola "io": la uso perché le frasi si costruiscono così, non potrei indicare altrimenti l'evanescente entità psico-fisica che produce questi scritti, un'entità che ha più o meno sempre la stessa faccia ma non è più o meno mai la stessa cosa: solo la faccia rimane quella, dev'essere anche per questo che si usa il termine persona che significa maschera.

A volte ho pensato che ci sia una specie di Consiglio d'Amministrazione Spirituale dietro alla scimmia che ha la mia faccia (mia di chi?) e vi prendono parte diversi personaggi ectoplasmatici per riversare nello spaziotempo materiale le loro idee, mi piace pensare che una volta passi Leonardo da Vinci, un'altra volta Richard Buckminster Fuller, un'altra Terence McKenna, un'altra qualcun altro ancora. Io sto con le antenne dell'intuito sempre ritte e scrivo qualunque idea interessante mi capiti di captare, questi l'hanno capito e allora mi usano per esprimersi.




Anche nel contraddirmi a questo punto c'è un'utilità perché le due posizioni contraddittorie appaiono entrambe a loro modo coerenti e sensate, e tutto questo alla fine punta in una direzione:

la Realtà non esiste.

Sì, hai letto bene. Non ho detto che non esiste alcunché, ho detto che non c'è alcuna Realtà: la Realtà non esiste, qualunque cosa Tu creda è una burla, è qualcosa che proietti sulla base di una struttura di linguaggio a cui puoi aggrapparti se ti senti un naufrago in un mare di nonsense; in realtà (passami il termine) sei un pesce in un mare di Coscienza, perché i problemi sono tutti lì: se tu fossi un meccanismo chimico senza Coscienza non ti preoccuperesti della Morte, non saresti depresso, etc, ma a questo punto non ci sarebbe nessuno a chiedersi a che diavolo serva un colossale Universo di chimica senza Coscienza, dico bene? Invece scava e scava ti rendi conto che sei SOLO Coscienza, non c'è altro, e il Mondo Materiale con il suo spaziotempo è una bolla di proiezione che ti porti dietro in infinite possibilità di svolgimento.




Sarà che invecchio ma da tempo sono giunto alla consapevolezza che qualunque cosa qui - nel Mondo Materiale - è in essenza Intrattenimento.


"credi solo a metà di ciò che vedi, e a niente di ciò che si dice."
(Edgar Allan Poe)



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