La Barriera dell'Eschaton


A tutti piace pensare che possa esistere una dimensione spirituale dietro alla dimensione materiale che vediamo e tocchiamo; chi ha avuto esperienze psichedeliche è passato dal pensare che possa esistere alla difficoltà di negarla, uno dei problemi però diventa il fatto che appare molto più complessa e articolata di quanto si potesse sospettare.

Uno dei modi in cui si può inquadrare la faccenda è che ciò che noi conosciamo come Mondo Materiale sia una specie di sezione di una realtà più ampia, iperdimensionale, in cui vediamo come masserelle di Materia entità che vanno al di là della Materia, e che in questo ribollire di forme di vita ci sia il riflesso materiale di un ribollire iperdimensionale (o spirituale, se ti piace di più il termine).

Questo sciamare di entità però potrebbe andare molto al di là di ciò che ha un riscontro qui nel piano materiale, ci potrebbe essere tutta una parte dello sviluppo iperdimensionale di questo fenomeno che è oltre ciò che possiamo vedere qui come Materia/Energia, e tuttavia potrebbe esistere ed avere complessità, restando interconnesso con le parti ancora pucciate nello SpazioTempo3D. 

Prendendo atto della tendenza della biologia sulla Terra sembra di vedere un'evoluzione verso sempre maggiore consapevolezza - McKenna parla esplicitamente di conquista di dimensionalità - ed è possibile che questa arrivi al punto in cui la Materia, l'avere un corpo ancorato allo SpazioTempo3D, sia più un disagio, un impedimento, che altro.

Questo è ciò che intendo con Barriera dell'Eschaton.

L'idea è che la vita in senso biologico sia un processo che parte dalla melma, dal brodo primordiale, nella forma di piccole masserelle di gelatina auto-replicante, e procede in una spirale di aumento di complessità ed integrazione fino a raggiungere intelligenza, auto-coscienza e ad un certo punto il momento in cui questo livello di gioco è da abbandonare, perché non basta più, ha confini troppo stretti e i suoi meccanismi di ciclicità interna lo rendono claustrofobico.

Secondo quest'idea sarebbero già potute esistere specie e civiltà che hanno scelto di passare di livello, di saltare all'orbitale superiore, di chiudere la partita con l'esistenza fisica come pianta o animale. C'è chi avanza l'ipotesi che alcune delle prime civilizzazioni umane - di cui restano solo megaliti - che sono sparite nel nulla già millenni fa, abbiano fatto esattamente questo: estinzione volontaria.

Osservando la mappa completa del mondo di oggi, vediamo un altro fenomeno curioso: se pure è vero che l'Umanità nell'insieme è raddoppiata negli ultimi 40 anni, è anche vero che c'è una Civiltà tra le tante, una sola, che è in via d'estinzione: la nostra. I bianchi occidentali, mentre raggiungevano le vette della potenza fisica sul pianeta, della conoscenza della Materia e dell'Energia, al tempo stesso hanno impattato qualcosa che non è tanto un limite fisico ma un limite di altro tipo, un limite mentale o psicologico, è la piena consapevolezza che per quanto inventi, per quanto fai, per quanto ottieni, per quanto ti nascondi, per quanto qualunque cosa alla fine resti sempre una scimmia mortale con tutti i problemi delle Scimmie mortali: non c'è via d'uscita da qui, e andare avanti a riprodursi significa solo continuare a ripetere il problema.

Tutto questo non è esplicitato, è una mia interpretazione ma è un'idea che risuona molto simile nelle parole dei tanti che scelgono - contravvenendo ogni indicazione sociale e culturale - di non mettere al mondo altra gente.

Guardando il nostro planisfero vediamo chiaramente il fenomeno: la Civiltà più avanzata di tutte si sta affievolendo in termini numerici. Sembra aver esaurito la sua energia o, forse, è arrivata alla promozione: ha raggiunto la Barriera dell'Eschaton e la sta oltrepassando.

Sono tutte persone che hanno visto dietro agli schermi di cartapesta delle illusioni culturali e della propaganda, che non si sono bevuti la Programmazione, che non hanno accettato di vivere una vita automatica fatta di sola emulazione dei vicini e di approvazione sociale, e anzi hanno preso lucidamente un'altra via, quella di inghiottire l'Universo con la propria fine fisica e biologica: io non mando avanti la Giostra.

Ci sono coppie che fanno questa precisa scelta, in Nord Europa le chiamano DINK: double income no kids = doppio stipendio niente figli. Sono una grossa fetta del totale e sono in aumento.

In generale noi abbiamo un tale problema con la Morte che guardiamo veramente in cagnesco l'idea di Estinzione, ma una volta che constati che tanto la tua Morte è del tutto certa, e che ti conviene guardarla con la stessa simpatia con cui guardi la Nascita, anche l'Estinzione può tornare a buon diritto nelle ipotesi da prendere in considerazione. Sì, perché di norma non è possibile nemmeno ipotizzarla, sarebbe certamente un'immane tragedia; questo è un pregiudizio grosso come una casa, e il pre-giudizio serve a non dover pensare, perché se cominci a pensare... Dio solo sa a quali conseguenze il pensiero potrebbe portarti!

Una per tutte? Il fatto che la Razza Umana è un'anomalia sulla Terra. È evidente, no? Noi stessi facciamo enormi sforzi per distinguerci ben bene da tutto il resto degli organismi sul pianeta, ci spertichiamo nel sottolineare le cose in cui ci sentiamo o crediamo diversi e/o migliori... quindi in che cosa consiste l'anomalia?

È il fatto che abbiamo già sfondato da un pezzo la Barriera dell'Eschaton, e siamo rimasti incastrati per qualche millennio di troppo nelle nostre stesse illusioni, il nostro rifiuto psicologico della Morte ci ha indotti a fare di tutto per non lasciare il Mondo Materiale e quindi siamo qui come schiacciati contro un vetro: vogliamo l'Infinito, vogliamo l'Eterno, vogliamo ben altro che i rami le foglie e mangiare e cagare, ormai i nostri spiriti sono già staccati dal livello animale ma noi, a causa del nostro fraintendimento, siamo ancora qui, a sudare, ad ammalarci, ad invecchiare, ad avvelenare le zanzare, ad intossicare il pianeta, ad ammazzarci l'uno con l'altro, a correre dietro ai centesimi e via discorrendo, ripetendoci che è una figata - altro pre-giudizio.

La Via della liberazione non è dopo le prossime elezioni. La Via della liberazione è smettere di crearci nella forma di animali e passare oltre.


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