Pianetamamma visto dall'Omega Point


Gironzolando su Facebook ieri incappo nella condivisione di questo articolo, e davvero non posso resistere al fare un commento in-line. Giusto per pietà ho resistito alla tentazione di commentare direttamente sul Blog di origine, perché la polemica diretta non mi piace e soprattutto perché mi spiaceva sverginare quel Blog che, come il mio, ha zero commenti all-over:

Cosa spaventa la mamma di una figlia femmina?
Essendo donna a sua volta sa perfettamente cosa l'aspetta


Crescere una figlia femmina
“I maschi sono più facili”: ecco una frase che si sente dire abbastanza spesso dalle mamme, anche quelle che hanno avuto figli di entrambi i sessi. Se infatti da piccoli i maschi sono talvolta più scalmanati, è pur vero che spesso sono anche meno complicati. Ma soprattutto, ciò che spaventa le mamme di figlie femmine è la prospettiva futura, e in primis l’adolescenza, forse perché essendo donne a nostra volta sappiamo perfettamente cosa le aspetta, e non vorremmo essere nei loro panni. E nemmeno nei nostri, a dire il vero.

Mia cara, ma nessuno ti ha costretta con una pistola alla tempia, sai? Non vorresti essere né nei tuoi panni di mamma né nei suoi di figlia: potevi pensarci prima, no? Ci sono i goldoni, c'è la pillola e c'é l'aborto se proprio va male. Ma la cosa più drammatica è che volevi trovarti a questo punto, e adesso hai cambiato idea? Un po' tardi.


Dovrà fare i conti col proprio corpo
Ovviamente, anche i maschi da adolescenti hanno problemi con la propria immagine, ma le femmine destano maggiore preoccupazione non foss’altro per l’ideale di perfezione - o presunta tale - propugnato senza sosta dai media. Vorrei con tutto il cuore che le mie figlie amassero il proprio corpo così com’è, senza pensare che è troppo grande, troppo piccolo, troppo qualcosa. Ma chi è che a 15 anni si è mai sentita sicura di essere all’altezza?

Già. Certo anche i maschi blablabla e i maschi non hanno alcun modello di riferimento con la tartaruga, i pettorali cuscineschi e i bicipiti godzilleschi. Ah, per le femmine è sempre tutto più difficile, povere piccole, non sarà che tu sei femmina e tutto il resto è irrilevante?


Diventerà donna
Ecco, la questione è precisamente questa: sappiamo benissimo cosa succederà. La prima mestruazione, il primo reggiseno, i primi peli da estirpare senza pietà, l’acquisto compulsivo di deodoranti dal profumo nauseabondo, e se la sorte deciderà di accanirsi particolarmente su di lei, anche l’acne giovanile. Sembra sia successo a noi solo ieri, e purtroppo non abbiamo dimenticato. Accadrà anche a lei, sempre troppo presto. La vedremo soffrire per le prese in giro dei compagni, essere soggetta a terribili sbalzi d’umore, inanellare crimini di moda e di make-up che non la aiuteranno certo a farsi nuovi amici, sentirsi sola, struggersi per un amore non ricambiato e vederci come nemiche anche se staremo sempre al suo fianco - e sarà apparentemente inutile.

Eh, sticazzi. Ma fammi capire: hai avuto un'improvvisa illuminazione passati i 30 o lo sapevi anche prima? Ma di che cosa stai parlando? È la vita! Vita! È così da sempre e tu gliel'hai voluta regalare, e noi sappiamo che è stato assolutamente altruismo il tuo, ti sei detta: "E va bene, mi faccio questo sbattimento di portarti in pancia e di crescerti, e Dio sa quanto poco ne ho voglia, ma lo faccio per te, che ancora non esisti: devi assolutamente venire qui a vedere che fi-ga-ta che è!!! Passerai tutte queste belle cose e non vedo l'ora che tu lo faccia, e non ti preoccupare per i piccoli fastidi, ne vale la pena perché grazie al cielo io so che mia figlia, ovviamente, come tutte e con suino entusiasmo..."


Farà sesso
A tutte noi piace pensare che le nostre figlie rimarranno caste per sempre, o perlomeno fino al matrimonio, che possibilmente avverrà dopo i quaranta (e comunque i cinquanta sono i nuovi quaranta) ma la dura e inaffrontabile realtà è che a 13, 14 anni se va bene, cioè dopodomani, inizieranno a conoscere il sesso, a parlare di sesso, a pensare al sesso e, ognuna coi suoi tempi, anche a fare sesso. Il che implica che noi mamme avremmo dovuto fare, nel frattempo, un ottimo lavoro nell’insegnare il rispetto di se’ stesse e la comprensione delle conseguenze delle proprie azioni. Pregheremo, già abbiamo iniziato a pregare, che le nostre figlie incontrino solo bravi ragazzi. Che se avranno delle domande, si sentiranno abbastanza sicure per venirne a parlare con noi. Che la loro prima volta sarà alle loro condizioni e solo ed esclusivamente per amore.

Per la miseria. Un minuto di silenzio per l'intelligenza trucidata dal bigottismo. Non c'era il logo di Comunione e Liberazione neanche nell'articolo originale, puoi verificare al link in cima al post. Ma che cazzo l'hai messa al mondo a fare, si può sapere? Casta per sempre, certo. Figata. Quindi ricapitolando: soffrirà perché non avrà un corpo perfetto, commetterà crimini contro la moda e il make-up, avrà l'acne, sarà presa per il culo e, nel caso fosse perfetta come una Dea, non deve nemmeno scopare?!? Ma allora a che cazzo le serve? Brave, pregate, almeno è qualcosa di utile. La prima volta di solito è vendita di pompini al mouse davanti ad una webcam in cambio di una ricarica del cellulare, o se questo non conta perché non c'è contatto fisico sarà giusto per togliersi l'incubo della verginità con il primo che capita e le condizioni saranno resa totale, basta che si tromba, che di sgrillettarmi come mia madre ne ho già piene le palle.


Dovrà trovare se’ stessa
Come mamme, le vediamo bellissime e abbiamo occhi solo per le loro virtù, ma è altamente probabile che per le persone che per loro conteranno di più - gli amici, il ragazzo di cui sono innamorate, le compagne più popolari della scuola - saranno persone comuni, se non peggio. Gli adolescenti sanno essere crudeli e a volte non vanno oltre alla superficie. Magari verrà esclusa. Non verrà invitata alle feste o il sabato sera. Verrà tradita da quella che considera la sua migliore amica. Si sentirà inadeguata, brutta, sola e forse questo inciderà negativamente sul suo carattere. Io vorrei che le mie figlie diventino delle giovani donne così sicure di se’ e dei propri affetti, da restare sempre dolci e amichevoli con tutti come sono ora. Fiduciose verso la vita e il mondo.

Preoccupante è avere "occhi solo per le loro virtù". Virtù? Nelle bambine? Che cosa intendi per virtù? E le altre saranno "persone comuni, se non peggio". Peggio delle persone comuni? Non riesco ad immaginarlo, tipo delle Persone Strane™? O, che so, degli extracomunitari? O dei tossici? O dei papponi in erba? Guarda ciccia bella che il mondo è pieno di persone comuni, sai? Pieno zeppo, per definizione. Invece sentiamo, tu e le tue figlie che cosa siete? Avete il sangue blu? Frequentate il Club Bilderberg? Magari rimaneste vergini a vita, così la stirpe si estinguerebbe e avremmo meno cazzate da leggere.


Dovrà imparare a difendersi
Non passerei un giorno da adolescente nemmeno sotto minaccia di gravissime torture: l’insicurezza e il bisogno di conferme a volte sono così pressanti, che pur di guadagnare qualche punto ti ritrovi a fare cose in cui non credi. Io vorrei che le mie figlie capissero che tutti i loro coetanei, anche quelli apparentemente più spavaldi, si sentono altrettanto a disagio; che a volte una sola persona capace di dire “no grazie” può trascinare tutti gli altri. Che si guadagnano molti più punti a mostrare coraggio - il coraggio di essere fedeli a se’ stessi e ai propri valori - piuttosto che a fare cose che non ti rappresentano… che restituiscono di te un’immagine sfalsata e indubbiamente peggiore. Spero che saranno le mie figlie ad alzarsi e dire “no grazie”, altrimenti, andrà bene lo stesso: si vive per imparare, si continua a farlo anche da mamme.

Oh, splendido: non passerei un giorno da adolescente nemmeno sotto minaccia, però a tua figlia, che potevi benissimo non mettere al mondo, gliel'hai regalata tutta contenta. Ma l'importante è che impari a dire: "No, grazie." e non si specifica a che cosa. No, punto e basta. A qualsiasi cosa. Rimanere arrotolate nella propria coltre di ignoranza, preoccuparsi dell'immagine, elevarsi nella propria Torre d'Avorio all'inseguimento della Grande Luce Bianca e fuori dallo schifo del Mondo Materiale, delle persone comuni e delle loro infinite insidie. In altre parole: facevi prima a non vivere. Ti ho tirata giù dalla Grande Luce Bianca solo perché poi tu non vivessi, figlia mia, ma ti ritirassi come me in casto eremitaggio in attesa di ricongiungerti al Signore nella sua Eterna Luce, amen.



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