Logica Klingon


Nei film di Star Trek i Klingon sono sempre dei cazzutissimi stronzi, gli unici di cui il Capitano Kirk e la gerarchia maschia-ma-buonista sopra di lui abbiano veramente timore.




La Federazione dei Pianeti Uniti applica le sue politiche buoniste in modi misteriosi: nessuno deve interferire con l'evoluzione delle civiltà inferiori, ma le salvano dal loro destino di distruzione quando il loro pianeta decide di esplodere - avrà i suoi motivi se le vuole spazzare via - con quel fare molto manifest destiny degli americani, che da Poliziotti del Mondo si sognano già Poliziotti del Cosmo, interferendo perfino là dove nessun Dio ha mai osato prima.

Tra le poche prospettive attraenti del mondo di Star Trek c'è la sparizione delle religioni, ma per il resto il mondo che vi è sognato è in tutto e per tutto l'incubo americano: una volta si chiamava politica delle cannoniere - quando qualcuno non voleva fare affari con loro arrivavano con le navi da guerra, e non stavano sorridendo; oggi si chiama Missioni di Pace o Esportazione della Democrazia: con le parole si può tutto. In una parola: Globalizzazione.

I Klingon hanno tutte le ragioni del mondo per volersene stare fuori dal festino della Federazione, a oltranza e a costo del rischio di distruzione. Di questo la Federazione ha prurito, e ogni occasione è buona per fare un giretto nella no-fly zone per farli incazzare, tanto quelli sono neri e quindi hanno sempre torto.




Intanto i nostri sono sempre impeccabili, coi vestitini in ordine e ben pettinati incarnano perfettamente l'ideale culturale dei Dominatori: il Vulcaniano. Spock. Una tonnellata di logica e orecchie a punta, che piuttosto che infrangere una Sacra Regola™ si fa rompere le ossa, ma badate bene: non sono più regole di un club o di un Comune, di una Regione o di uno Stato... sono regole Galattiche! E a capo chi c'è? Umani, maschi, bianchi, di lingua inglese. Si dilettano a fingere il conflitto tra la (f)rigidità vulcaniana e la passionalità umana, prendono per il culo Spock perché è mezzo umano ma il conflitto è tutto nostro: siamo noi che non sopportiamo un sistema del genere, ma siccome non possiamo riconoscerlo nemmeno a noi stessi proiettiamo fuori da noi la nostra parte più vera e furiosa, intollerante di questo spirito di sorrisi sbiancati e ordine irreale.

Infatti, perfino nel nome, Klingon, c'è il messaggio: Cling-On, che in inglese significa resta aggrappato, tieni duro.

Abbiamo bisogno dei Klingon, perché i Klingon sono la nostra faccia oscura, l'inconscio, l'Id: sono di carnagione cupa, tribali, orgogliosi, forti, con occhi demoniaci, con valori guerrieri, autodeterminanti o ribelli a seconda della prospettiva. Sono la forza naturale e vitale che non può essere dominata, e per questo non ha un posto nel mondo razional-splendente dei Dominatori. I Dominatori vedono se stessi come super-buoni alla Super-Man anni '50, che con i gesti di commovente altruismo - come il salvare una specie su un pianeta a fine vita - cercano di camuffare il fatto che fanno diplomazia con le navi da guerra, e che siccome loro ti offrono amicizia e libertà, se non accetti sei sicuramente in cattiva fede e quindi le cannonate te le meriti a prescindere. Inutile ribattere che eri libero già prima che arrivassero loro a darti la loro libertà fatta con le loro regole e delle loro gerarchie.

Se non accetti sei un Klingon, e devi prepararti alla guerra.




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