Donne che parlano d'amore...


Quando una giovane donna - giovane, ma non troppo giovane - parla d'amore ed esalta l'amore, sai che è in caccia di sistemazione.
Cinico, io? Nah. Osservatore, faccio birdwatching, nel senso che controllo che il mio uccello non vada (più) ad infilarsi in qualche rogna; l'osservazione è tutto, perché se smetti di guardare solo ciò che ti attrae sul momento (Tette! Culo! Fica!) e guardi a raggio più ampio, vedi tutto quello che ti serve vedere.

Vedi ad esempio come le madri - quelle stesse giovani donne qualche anno dopo - per lo più abbiano dimenticato il marito e siano tutte concentrate su se stesse e la prole; e nota che è un bene che il marito sia scomparso nello sfondo, significa che fa quello che deve: lavora, porta a casa i soldi, scopazza in giro con discrezione e quando è a portata di voce esegue gli ordini senza fiatare, a volte addirittura spontaneamente!

Nel mio caso è stato particolarmente utile vedere all'opera donne russe; non molti ne sono al corrente ma pare che in Russia, a causa di guerre, rivoluzioni ed epurazioni varie, ci sia un problema di quantità e di qualità dei maschi, per cui le donne russe - anche loro fissate con la monogamia - si accalcano attorno a qualunque oggetto semovente che sia dotato di un cazzo (che è il meno) e di proprietà (che è il più), cioè di Patrimonio.

Quello che noti è che partono subito con ammiccamenti e discorsi sull'amore e il matrimonio con occhi sognanti, che non è diverso da quello che fanno le fighe di legno nostrane, è solo più esplicito, più spudorato. Le donne italiane - tra le peggiori di tutto il mondo a detta di chi ha conosciuto straniere - se la tirano come se fossero fatte tutte d'oro, spesso non hanno idea di come gestire un maschio tra le lenzuola, e pensano di meritarsi un anello per il solo fatto di essere loro stesse; ma a parte questo - che era vero per la mia generazione ma spero non lo sia più per le nuove - il movente principale è che prima o poi, dopo l'adolescenza, si trovano ad affrontare il vecchio dilemma:
AFFITTO o AFFETTO?

Se tutte le zoccole hanno bisogno di un protettore, e tutte le donne sono zoccole, tutte le donne hanno bisogno di un protettore; è un sillogismo semplice, e infatti è questo che fanno: una donna ha vita più facile se ha un uomo di fianco, e lo sa benissimo; questo ti spiega perché quando la fidanzata ti lascia ha sempre un altro già bell'e pronto, solitamente coltivato e testato già da diverso tempo.

Non devi prendertela, cazzone, non è niente di personale, davvero, non è che lui è meglio di te, semplicemente offre maggiori sicurezze in termini di affitto: non sei mica l'unico che si sparerebbe all'idea di passare la vita a timbrare il cartellino per dare da mangiare a qualcun altro, e quell'altro invece ha qualche proprietà in più, guadagna da casa armeggiando coi prodotti finanziari della Deutsche Bank che affamano altri popoli - ma, che cazzo volete: mors tua vita mea! - e quindi ti lascio e puoi tenerti il cane, sono incinta.

Non è difficile: quando metti insieme tutti i vari pezzi della faccenda ti rendi conto di che cosa si muove realmente dietro alle panzane della retorica sull'Ammmore, e quando vedi il quadro completo ti rendi conto di com'era ovvio. L'importante è che questa epifania arrivi prima di esserti inguaiato sul serio, e soprattutto prima di esserti macchiato del crimine di aver causato un'altra vita in questa Giostra per Scimmie Ammaestrate.

In tutto questo non sto dicendo che le donne siano macchine senz'anima né che lo siano gli uomini; l'amore esiste, ma come tutte le cose in Natura è un'energia sottile, delicata, è una tendenza più che una forza, e nel nostro mondo fatto di regole ferree, di burocrazia spietata, di venditori pirateschi e di creditori con la bava alla bocca, questa delicata tendenza floreale è surclassata, schiacciata e spazzata via da questioni molto più concrete e pressanti, dai conti da centinaia o migliaia di euro per qualsiasi cosa: siamo in una tenaglia finanziaria e non c'è più spazio per gli effluvi della magia e i riflessi della Luna. Qui è giungla e sopravvivenza del più figlio di puttana e, date le premesse, i figli di puttana non mancano di certo.

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