Il Lato Oscuro della Femmina

Pubblicato in origine 23 nov 2016





Ognuno ha i lati oscuri che si merita. Il maschio ha la tendenza a risolvere in brutalità i conflitti e gli appetiti, la tendenza alle perversioni che culmina nell'affascinante figura del serial-killer, e altre meno eclatanti sfumature.

Nel design del maschio umano si vede che c'è stata della fretta, il classico lavoro quick and dirty: tendenzialmente ha forza fisica e un cervello equipaggiato con processori adatti alla caccia, per cui migliore percezione dello spazio, delle velocità e delle traiettorie; scarsa inclinazione alla chiacchiera no-stop; tendenza all'immobilità durante il giorno.

Ma la sua origine come maschio è la funzione di fornire mezzo DNA fresco alla femmina per incubare nuove generazioni ad elevata variabilità genetica; in non poche specie il maschio è più piccolo della femmina e non sopravvive all'accoppiamento.

Spruzz for life.




Da che mondo è mondo la vita è fatta di riproduzione, ma nota che per le specie asessuate l'individuo asessuato è riproduttore, cioè è femmina - sono gli uomini che hanno deciso che una specie in cui non c'è il maschio è asessuata - nelle specie ermafrodite ogni individuo è sia maschio che femmina - cioè è femmina ma può cedere del DNA ad un'altra femmina - e nelle specie sessuate oltre alla femmina, che è la base, c'è anche il maschio che ne è un derivato, utile per il DNA e a volte anche per altre cose.

Perché sto facendo questo quadro, in apparenza così pro-femmina?


Perché nel tempo ho capito che la femmina è molto di più di quel che appare ad uno sguardo superficiale, solo che una buona parte di ciò che la femmina è, non si vede. Come l'Universo, la femmina è in gran parte Materia Oscura.




Oscura significa invisibile, non malvagia. Ma ci sono molte sfumature tra il benevolo e il malvagio, e la pragmaticità della missione riproduttiva può ben sfociare in episodi inquietanti.

Un esempio?

In molte specie di uccelli la madre depone le uova, le cova amorevolmente, quando si schiudono accudisce e nutre i piccoli ma le sue energie arrivano fino ad un certo punto, quindi deve investirle oculatamente per il bene della specie: se uno dei piccoli è deboluccio, mingherlino, non sclera per avere il cibo o è deforme, la madre non gli dà neanche il tempo di chiamare il telefono azzurro: lo rovescia fuori dal nido e tanti saluti, sfigato, magari il gatto ti apprezzerà di più.

Capito il Lato Oscuro?




Tra l'altro, nota che gli uccelli sono uno dei pochi esempi in Natura di monogamia reale (non come noi umani che facciamo finta) quindi, teoricamente, di "amore" se ne intendono. In Natura non esistono i servizi sociali, i buonisti, gli editoriali del Corriere e i celibi che insegnano come stare sposati. Niente cazzate in Natura, non abbiamo tempo, si fa sul serio qui.

Un esempio che ci tocca più da vicino come umani - anche se vale in generale - è la curiosa doppia faccia che la femmina non può non avere verso i maschi: lei li mette al mondo e li ama e dà tutta se stessa, ma contemporaneamente lei li seleziona per ottenere del buon DNA, e - i maschietti lo sanno bene - non ha pietà né esitazioni né ripensamenti. Essere nel cono d'attenzione di una femmina è una sensazione solida, ma quando in lei scatta la variazione di programma e distoglie l'attenzione, l'uscita dal cono è repentina, completa ed irreversibile. Dalle stelle alle stalle in un click.




Certo nella dimensione umana i fattori in gioco sono tanti, non è solo una questione di DNA di buona qualità ma un complesso equilibrio di relazioni sociali, beni primari (tetto e pappa) e altre considerazioni più o meno specifiche, ma la femmina umana deve avere un processore particolare per connettere i diktat dell'istinto profondo con quelle valutazioni che devono necessariamente passare per la mente razionale...

Quindi qui entriamo in una terra inesplorata ed impervia, che ha spaventato più di un ricercatore (maschio): la psiche femminile.




Magari sono io che non ho mai trovato la letteratura sull'argomento, ma per quanto ho visto queste considerazioni, che rientrano di certo almeno nella psicologia, sono davvero Materia Oscura, nel senso che non ne ho mai letto da nessuna parte, nessuna donna me ne ha mai parlato, non compaiono a mia memoria in nessuna forma d'espressione comprensibile, eppure sono lì da vedere una volta che identifichi la corretta chiave di lettura.




A volte - complottisticamente - ho soppesato l'ipotesi che l'intera metà femminile dell'umanità faccia muro compatto di omertà sul funzionamento della mente-femmina. Ma poi mi sono detto: naaaa! Sarebbe impossibile mantenere per millenni una completa impenetrabilità.

Allora ho pensato - ed è la mia attuale miglior ipotesi - che la psicologia fatta dai maschi sia in qualche modo una cosa maschile, sia nel materiale che analizza sia nel modo in cui lo analizza, o perfino nel fatto che lo analizzi e modellizzi. In altre parole che la pulsione a comprendere, spezzettando e modellizzando, sia una cosa maschile, una cosa che nessuna donna farebbe, e se lo facesse lo farebbe in modo diverso, e comunque analizzerebbe un panorama diverso.




La mia miglior ipotesi ha una sua eleganza filosofica, ma poi torna comunque, più agguerrita di prima, la componente complottista, che mi sussurra:

Loro lo sanno benissimo! Guardale come stanno sornione e silenziose quando ci sono maschi in giro, e guarda come si trasformano quando invece sono tra loro! Puoi fidarti di una persona che ti si presenta truccata, come Joker?!? La falsità della superficie apparente è dichiarata! E le donne lo sanno, lo sanno tutte, lo sanno da dentro, dalla nascita! I maschi, che credono di dominare il mondo, sono solo le braccia meccaniche che fanno il lavoro sporco preparando l'ingresso della Grande Dea Madre, che è una ed aracnide ma si presenta divisa in milioni di sotto-unità. Nessuna donna si sognerebbe di dare al maschio anche solo uno spiraglio di visuale sul paesaggio psichico della Femmina, lei sa che lui impazzirebbe all'istante, e fuggirebbe urlando, prendendo fuoco nella fuga ed esplodendo infine in una nuvola di goccioline rosso sangue!!!



...grandioso e paranoico, non ti pare? Però c'è qualcosa, in quest'immagine, che funziona bene per descrivere il fenomeno.

Insomma eccoti un eccellente esempio di quel che dico sempre sulla pericolosa ambiguità della parola amore. La usiamo a destra e sinistra ma ad un'osservazione più attenta ha molte sfumature diverse, anzi nelle diverse situazioni in cui usiamo quella parola in realtà stiamo osservando molte cose diverse che si accavallano, si cancellano, si combinano in molte configurazioni che sono radicalmente diverse tra loro.




Un maschietto che ingenuamente pensasse che l'amore dell'amichetta dal culetto liscio sia la stessa cosa dell'amore della mamma commetterebbe un tragico errore, e il fatto che le donne non si premurino di chiarificare queste differenze aumenta i rischi di malinteso; sono convinto che questa ambiguità non sia estranea ai terribili casi di violenza sulle donne. Il famigerato click stelle/stalle ad un maschio di 90 Kg, violento per Natura come quasi tutti i maschi, che si illudeva di avere un amore materno, può essere un gioco molto pericoloso.

Come dicevamo: in Natura non c'è tempo per le cazzate, si fa sul serio qui.


"Noi tutti dobbiamo guardare il Lato Oscuro della nostra Natura,
è lì che abitano l'energia e la passione.
La gente ne ha paura perché contiene parti di noi
che noi ci affanniamo a negare."


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