Clochardcore
Saremo sempre costretti a vedere e convivere con insanabili differenze, e di questo passo, senza correre, tra qualche decennio i più facoltosi potranno davvero permettersi uno schiavo meccanico, un maggiordomo/badante/segretario e - inevitabile, trattandosi dell'equivalente di una Ferrari - bodyguard.
Il tutto, naturalmente, sfilando davanti all'innocuo clochard che dorme ai piedi del futuristico grattacielo di residenza.
Il clochard, dal canto suo, ottiene significato dal contrasto: quell'uomo è lì perché proprio lì la sua esistenza ha significato. Mettilo a svolgere la stessa routine quotidiana vicino ad un fosso da qualche parte in aperta campagna, e all'improvviso è un rottame biologico; ma sotto ai grattacieli della metropoli è qualcuno, tanto quanto il vecchio capitano d'azienda con i suoi sei Terminator disposti ad esagono attorno a lui, che scalano i pochi gradini verso l'ingresso con piglio paramilitare.
Già oggi, i nuovi quartieri futuristici delle pianure italiane sono come le basi su Pandora di Avatar: appena esci dall'asettico ambiente di vetro, acciaio inox e tastierini per codici di accesso, anche le zanzare vogliono ucciderti, l'aria è densa, fradicia, carica di polveri e grassi bruciati, e qualche volta pioviggina.
La lunga marcia dell'umanità è un allontanamento dalla base della realtà naturale verso un innaturale stato di trascendenza - ambienti asettici e geometrici, ordine, clima artificiale, luce artificiale, etc - che richiede un costante impegno di manutenzione, per cui, chi ne usufruisce ha necessità dell'esistenza di un esercito di altri che ne mantengano le condizioni, ecco perché questa tendenza fa assumere alla società la forma di una piramide.
È un tentativo di fuga verso l'alto, lontano dalla Terra, che rivela la presenza di un attrattore irraggiungibile.
Ma la realtà naturale della biologia è che la vita ha una spinta dal basso, la biologia è esuberante ma il modo in cui funziona è produrre un getto di copie di copie di copie, di cui quelle più fortunate nell'incontro con l'ambiente sopravviveranno, mentre le altre saranno cancellate.
L'ho visto chiaro quest'estate su una spiaggia tra la pineta e il mare. Osserva la foto:
L'intera spiaggia era coperta di chioccioline, a milioni, sorprese allo scoperto dal Sole, probabilmente dopo una notte umida, ed essiccate lì dove si trovavano senza possibilità di scampo. Gli è andata male, potevano vagare alla cieca per la pineta, invece sono finite sulla spiaggia senza un filo di ombra, e quando sei fatto di gelatina non è una bella cosa.
Fosse successo a degli italiani in Italia si sarebbe scatenata la caccia ai responsabili, le autorità che non hanno vigilato, la sicurezza che non è garantita, e via blaterando. Ma molte altre lumachine invece si saranno trovate nelle condizioni idonee, e loro andranno avanti a fare inconsapevolmente dono della vita™ ad un'altra generazione - di cui molte finiranno di nuovo sulla spiaggia a mummificarsi appena nate - quindi tutto continuerà ugualmente, perché non conta chi viene falciato, conta chi resta e continua imperterrito a far girare la ruota, e la ruota è sempre quella, immutabile perché Legge Naturale.
A voler ben vedere, da secoli l'umanità tenta di sfuggire alla miseria, solo nell'ultimo secolo la grande guerra tra Capitalismo e Comunismo aveva come punto di partenza esattamente la risoluzione di questo problema.
Risultati?
Risultati?
La miseria non può essere eliminata. Se la società è libera e competitiva si formano picchi di ricchezza in mezzo alla miseria, se invece la società è imbrigliata in un macchinario sociale, la miseria si diffonde uniformemente a macchia d'olio, perché a quel punto nessuno combatte più per sé stesso - anche perché non può - quindi rinuncia all'inseguimento della GrandeLuce e si siede nella sua miseria.
È quell'illusione, la ricerca della GrandeLuce, che tira la Storia avanti. Infatti la stessa immagine è l'archetipo di tutte le principali spinte della società degli ultimi secoli: il successo, l'Illuminazione divina, l'arrivo degli UFO, l'apparizione mistica, la salvezza cristiana, tutte hanno lo stesso aspetto finale:
L'idea è: via dalla Terra e dalla miseria della biologia, andiamo verso l'alto, eleviamoci, da quella parte!
...ma poi, non comprendendo nemmeno noi che cos'è che vogliamo veramente, ci preoccupiamo tanto di mandare avanti la faccenda quaggiù, incastrando le nostre vite in rigidi modelli sociali - a spese nostre - e riproducendo il problema ancora, ancora, ancora, senza fine, nella fiducia che prima o poi la GrandeLuce farà capolino e risolverà in un colpo solo tutti i nostri problemi, dandoci finalmente quella soddisfazione che manca da sempre.
Questo approccio alla vita, di inseguimento della Luce Bianca, che è il cuore pulsante della società mondana ed è manifesto in ogni momento nel mare linguistico che la interconnette, è la maschera che rende ciechi i più immersi nell'illusione, ma è ben visibile per chi se ne distanzia abbastanza da vedere il disegno d'insieme.
Anche costui una figura archetipica, molto vicina al clochard, ma con l'unica differenza della collocazione spaziale: anziché ai piedi del grattacielo - che è l'aspirazione all'elevazione erettile della volontà di potenza dell'animale uomo, e che nasce e cresce dal fondo della pianura, nell'abbondanza e nella corruzione - costui sta invece su un grattacielo naturale, non dipende strettamente da altri, e tra la prospettiva che gode da lassù e l'immersione nella realtà naturale, ogni cosa gli diventa chiara, risolve il rebus.