Dal Big Bang all'Omega

Pubblicato in origine 22 set 2016


Parliamo di Big Bang, facciamo finta di prenderlo sul serio e stiamo ai presunti fatti. Abbiamo un Nulla di partenza, che non è uno Spazio vuoto, è proprio un Nulla, dove niente è mai esistito anche se [mai] implica una dimensione Tempo, che ancora non esiste. Quindi è il Nulla più Nulla che si possa pensare. Anzi, non si può pensarlo. Forse si può dormirlo.

Ad un certo non-momento (perché il Tempo non esiste ancora) Spazio, Tempo ed Energia cominciano ad esistere. Non chiedere perché, non puoi: la causalità esiste da dopo questo momento, quindi non puoi chiedere perché. Fai conto che sia un miracolo, però non usare quella parola con gli scienziati, se no si arrabbiano.

Un'immensa Energia sprizza fuori dal Nulla e comincia ad espandersi insieme a Spazio e Tempo, e da qui in avanti puoi chiedere perché, anzi devi, perché è tutto [causa-effetto] fino a te, che 13,7 miliardi di anni dopo stai leggendo questo post.




Quindi abbiamo questa palla di Energia condensatissima che si sta espandendo alla velocità della Luce (e oltre, ma questo non è ben chiaro) portandosi dietro anche Spazio e Tempo. La sfera si espande nel Nulla, perché fuori non ci sono Spazio e Tempo, quindi... non c'è un fuori. Si espande solo dentro, perché c'è solo il dentro, non il fuori. E qui già i conti non tornano, gli scienziati parlano di fase inflazionistica per dire che questa palla si espande più veloce della Luce prendendo in prestito qualcosa da qualcos'altro, ma io non lavoro in banca e non ti so dire se sia una cosa fattibile; comunque devono dire così, altrimenti i conti non tornano.

Quest'Energia - chissà poi che cosa significa Energia quando c'è solo lei - piano piano diventa meno densa perché c'è sempre più Spazio nel Nulla che (non) c'è fuori e - sorpresa! - saltano fuori dal Nulla e per caso delle leggi dell'Energia per cui, raffreddandosi, comincia a formare delle cosine che non si capisce bene cosa siano, comunque si chiamano  [elettroni, protoni, neutroni]. E - altra sorpresa! - le stesse leggi saltate fuori da non-si-sa-dove fanno sì che queste particelline si sposino volentieri formando atomi! Un sacco di atomi di idrogeno, i più semplici che esistano, e altre varianti un pochino più complesse in minore quantità.




Pensi che sia finita qui con le leggi che saltano fuori dal Nulla? No, non è finita ancora oggi. Infatti da queste sconfinate nuvole di idrogeno - che si attrae per Gravità - si formano palle immense che ad un certo punto si accendono e cominciano a splendere! Stelle!

Tieni a mente questa cosa delle [palle immense che si formano dalle nuvole], più tardi ci servirà ancora.

Le stelle si ammassano in grandi vortici chiamati galassie (o è l'idrogeno che lo fa, formando poi le stelle), e intanto nei loro cuori fondono l'idrogeno in elio e poi l'elio in litio e così via, formando atomi sempre più pesanti e sparandoli nello Spazio quando muoiono, e - indovina un po'? - anche a molti atomi piace sposarsi tra loro e quindi si formano molecole, e da qui la strada è spianata per la formazione di pianeti e di grandi molecole complesse e modulari.




E ad un certo punto nasce la vita, la biologia. Cioè alcune masserelle di materia cominciano a fare delle cose, si riproducono, si combattono, si migliorano, il tutto in una spirale sempre più rapida fino ad arrivare a te che nell'arco di pochi anni vedi evolvere il mondo sempre più in fretta.

E tutto questo così, un mio amico direbbe "a culo", tanto per. Nota il mirabile castello di leggi che nell'istante del miracolo iniziale erano già in qualche modo implicite nel Gioco: l'Energia aveva già le caratteristiche idonee a trasformarsi in atomi che formano molecole che formano grosse masse che poi credono di essere delle entità e combattono per sopravvivere e riprodursi e in qualche caso addirittura fanno i blogger o i lettori di blog.

Wow!




Se dovessi inventare io una spiegazione meno credibile non ce la farei. Sfida aperta ai lettori: chi trova qualcosa di meno credibile del Big Bang vince un post dedicato personalmente, di totale venerazione, e vado a fargli le pulizie a casa per un anno.

Ok, mentre le risate si spengono ci troviamo comunque un bel problema tra le mani: l'Universo c'è, noi ci siamo, e molti indizi puntano nella direzione del Big Bang. Come ce lo spieghiamo allora?

E rassicuriamo subito i teisti: dire "Semplice! Dio ha creato tutto e adesso guai a chi tromba fuori dal sacro vincolo!" è vicino a vincere il premio. Non è una spiegazione, perché la domanda successiva è: da dove viene Dio? Come fa ad esistere? Come fa ad avere le caratteristiche che tu dici? Se posso a credere ad un Dio che salta fuori dal Nulla posso credere anche ad un Universo che salta fuori dal Nulla. Non ci siamo, spiacente ragazzo, le pulizie continui a fartele da solo.




Dopo queste osservazioni il Mistero dell'Esistenza dovrebbe essere evidente: non esiste soluzione senza qualche cosa che salta fuori dal Nulla. In altre parole è inevitabile avere una Singolarità da qualche parte, deve per forza esserci un "punto" in cui la razionalità, la logica e qualsiasi altra considerazione sono sospese perché lì c'è un paradosso: non dovrebbe esserci Nulla invece c'è Qualcosa, quindi esiste un punto in cui le due cose sono contemporaneamente presenti.

Questo significa che quel punto è presente ovunque perché ovunque è in nessun posto. Chiaro, no? Eh, parlando di Omega i paradossi sono in ogni angolo!

Scherzi a parte, se pensi al fatto che ogni cosa (suono, luce, materia) è onda, vedi che in effetti è così: un'onda è fatta di oscillazioni avanti e indietro con un punto di passaggio a metà in cui non c'è Nulla. Il Nulla è ovunque ma oscilla e crea l'illusione di Qualcosa. E l'oscillazione di un'onda è un moto circolare, è un anello, in un certo senso. Un ciclo.




Cicli, su cicli, dentro cicli, infiniti cicli.

Andiamo più al sodo? Parliamo del fatto che tutto questo discorso sta avvenendo tra la mia mente e la tua. Parliamo del fatto che stiamo facendo telepatia, ci trasmettiamo idee a distanza attraverso simboli e tecnologia ma la nostra mente, il [qualcosa] che sicuramente qui è presente, è un campo intangibile non meglio precisato in cui si agitano idee.

La Mente è il Fatto #1.

Per quanto ne so, tutto il resto è una bella storiella che non esisteva un secolo fa, ma la mia mente è certamente qui e si guarda attorno, controlla la Materia della mia mano, scrive delle cose senza senso.

Da un certo punto di vista tutto il resto potrà anche essere illusorio, moto ondulatorio, ma la nostra mente c'è. Lo scienziato dice che si tratta di un fenomeno evanescente che emerge dalla Materia, e io dico invece che è la Materia il fenomeno evanescente nella Mente. In qualche condizione speciale ho visto dissolversi l'Universo, ma [io] stavo ancora guardando.

Io dico che la parte più profonda dell'[io] è [Dio].

L'[io] quindi è la nostra Singolarità, è l'unico fatto certo ed è inspiegabile, ma l'[io] guardando l'Universo lo crea, e quindi è corretto dire che [Dio] crea l'Universo, nel senso che [Dio] per esistere ha bisogno di un Universo in cui è [io], altrimenti che fa?

Sta nel Nulla, è cosciente di Nulla, è Nulla.




Attenzione 1: [Dio] non creò l'Universo, [Dio] crea l'Universo ad ogni istante, e la forma che l'Universo ha, nel Tempo e nello Spazio, è una curva paradossale che riconduce a [Dio] stesso, ne tradisce la forma.

Attenzione 2: [Dio] non è una cosa, un'entità. [Dio] è l'[io], che crea l'Universo istante per istante a proprio uso e consumo.

L'[io] è il generatore immobile di ogni cosa che esiste, e lo scopo di tutto è il Gioco. L'Universo è il parco-giochi immaginario di [Dio], che si cala nell'[io] confinato da regole e leggi perché senza queste limitazioni non c'è nemmeno il Gioco: l'onnipotenza non è divertente, perché conduce immediatamente al Nulla.

La Grande Luce Bianca, nel momento in cui si rivela, è come la luce del proiettore al cinema: senza una pellicola davanti - cioè senza una Mente con le sue strutture - che filtra la Luce, non c'è nessun film, nessuna Storia. Né Spazio, né Tempo, né Materia, né Energia.

Al tempo dei tartufini, subito dopo la Grande Luce ho visto delle nuvole, e il pensiero allegato è stato: la realtà materiale è fatta di forme scorte nelle nuvole. Ricordi? [palle immense che si formano dalle nuvole].

Tutto è illusione.




Ti suona di già sentito? Buddha. Sì, anche lui aveva mangiato i funghi. Ma anche Platone e compagnia: a quel tempo in Grecia era uso una volta nella vita fare un pellegrinaggio ad Eleusi, bere una cosa di cui s'è persa memoria e passare una notte nel tempio alle prese con un Mistero piuttosto grosso. Eleusi è stata poi distrutta dai primi cristiani, e il resto è Storia: mille anni di ignoranza, roghi e massacri. O, almeno, questa è la Storia che si racconta nel mio Universo!

Insomma se dobbiamo mettere a fuoco, infine, un qualche principio fondante della dinamica di questo strano posto, in cui la Materia inanimata tende a diventare Vita e poi Mente, dobbiamo fare il discorso inverso rispetto alla Scienza, quindi invece di parlare di Materia ed Energia, dobbiamo considerare modalità della Mente, e io metterei in campo Gioco e Volontà.

Di nuovo emergono risonanze curiose: Buddha e Schopenhauer sono i primi due nomi che mi si presentano quando metto la Volontà a fondamento dell'Universo. Entrambi la vedevano nell'esuberanza della biologia che si ostina a spingersi avanti nel Tempo e a costruire corpi senza alcun concreto fine se non il continuare a farlo, e per questo entrambi la volevano spegnere.




Ecco perché dico che l'Omega è sia all'origine che alla fine del Tempo: dal passato spinge e dal futuro attrae, è un flusso di forza che esce e rientra dallo stesso Punto fuori dal Tempo, e questa corrente fa agitare il mondo, lo fa sventolare come una bandiera al vento. Lo sventolare del Mondo è la precondizione perché l'Occhio di [Dio] affacciato in ogni [io] abbia il suo film continuo e multilingue.

Troppi soggetti in gioco? Ho solo collezionato nomi: l'[Omega] è [Dio] ed è [io] ed è il Generatore di tutto e non esiste. È una dimensione più di logica, possibilità e probabilità che una reale entità. Lo stesso termine reale non significa nulla, se ci pensi te ne accorgi: che significa reale? Che esiste veramente? Ma le cose esistono quando le vedi, e tu chi sei? Esisti? Dove? Quando?

La verità è che non ce la fai neanche tu a sostenere l'illusione dell'Esistenza: 1/3 di quello che chiami Tempo lo passi in non-esistenza, e lo chiami sonno. Un altro terzo lo passi in semi-esistenza e solo un terzo è veramente lucido, con il mondo ben presente e luminoso, inconfutabile. Un altro bel terzetto, come la Trinità, [elettroni/protoni/neutroni], i [3 quark] di cui ognuno di essi è composto, e così via di risonanze e riflessi.

È tutto illusione, e sei immortale perché il Tempo non esiste, come tutto il resto.

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