Dedalo
Dico "Vita" e ad un livello intendo il campo di studio della Biologia: cellule, batteri, DNA, funghi, piante, pipistrelli bianchi, mitocondri, ribosomi, e così via.
Ma anche intendo forse la parabola balistica dalla nascita alla morte, la traiettoria temporale dall'uovo alla tomba, con dentro tutto quello che puoi immaginare nelle dimensioni che hai conosciuto finora, che non è detto coincidano con le mie e non include quelle che potresti conoscere da domani.
Ma anche intendo forse l'oggetto fondamentale del discorso sull'Etica, le entità modulari chiamate cittadino, elettore, moglie, consumatore, pubblico, cliente, marito, persona fisica, maschera sociale, ripieno per vestiti.
Ma anche intendo forse il fluire dell'esperienza dell'essere, qui ed ora, in perenne navigazione tra colori, suoni, emozioni e odori, attraverso i veli evanescenti delle astrazioni, le allucinazioni linguistiche di cui fanno parte le categorie qui sopra, tra un passato che è solo memoria inaffidabile e un futuro che è solo proiezione fallace di quella memoria, così come s'è deformata nel tempo.
Ma anche intendo forse una dimensione oltre la superficie del mondo sensibile incastrato nelle categorie del linguaggio, un non-luogo di vastità incommensurabile ed onirica, che pure in qualche modo esiste ed informa il mondo di visioni.
Ma anche forse intendo altro ancora, che - per quanto ci provi - non so come dire.
Ma anche intendo forse la parabola balistica dalla nascita alla morte, la traiettoria temporale dall'uovo alla tomba, con dentro tutto quello che puoi immaginare nelle dimensioni che hai conosciuto finora, che non è detto coincidano con le mie e non include quelle che potresti conoscere da domani.
Ma anche intendo forse l'oggetto fondamentale del discorso sull'Etica, le entità modulari chiamate cittadino, elettore, moglie, consumatore, pubblico, cliente, marito, persona fisica, maschera sociale, ripieno per vestiti.
Ma anche intendo forse il fluire dell'esperienza dell'essere, qui ed ora, in perenne navigazione tra colori, suoni, emozioni e odori, attraverso i veli evanescenti delle astrazioni, le allucinazioni linguistiche di cui fanno parte le categorie qui sopra, tra un passato che è solo memoria inaffidabile e un futuro che è solo proiezione fallace di quella memoria, così come s'è deformata nel tempo.
Ma anche intendo forse una dimensione oltre la superficie del mondo sensibile incastrato nelle categorie del linguaggio, un non-luogo di vastità incommensurabile ed onirica, che pure in qualche modo esiste ed informa il mondo di visioni.
Ma anche forse intendo altro ancora, che - per quanto ci provi - non so come dire.