Figli delle stelle




Questo brillante individuo spiega il suo tatuaggio come la scritta I am starstuff, "Io sono roba stellare", scritto con una sequenza di amminoacidi, le molecole che, polimerizzate (cioè collegate una all'altra come anelli di una catena), costituiscono le proteine e gli enzimi presenti in Natura; per capirne l'importanza, si deve sapere che il DNA, il nostro codice genetico, è fondamentalmente una serie di codici di costruzione delle proteine. La principale tra le funzioni note del DNA è di portare le istruzioni su come costruire tutte le proteine del nostro corpo, e le proteine sono le macchine molecolari che fanno succedere le cose che ci rendono vivi.

Va anche precisato che il DNA accomuna in questa funzione tutte le specie viventi del pianeta, siano esse animali, piante, funghi, batteri, etc.

Ma fin qui non abbiamo ancora capito il significato di quella frase: che c'entrano le molecole su cui si basa la Vita, con le stelle? Perché saremmo "roba stellare"?




Il DNA, così come la stragrande maggioranza della materia vivente, è composto da pochi elementi, come il carbonio, per esempio, che insieme ad ossigeno, idrogeno, azoto e una manciata di altri costituisce l'ossatura delle molecole che costituiscono gli esseri viventi. Questi elementi sono composti da atomi complessi, ma non troppo. Il più semplice di tutti è l'idrogeno, 1 solo protone ed 1 solo elettrone, per lo più.




L'idrogeno è di gran lunga l'elemento più diffuso nell'Universo, pari a circa il 95% della materia conosciuta; il resto sono atomi più complessi, formati da più protoni, elettroni e neutroni, e questi elementi richiedono alte energie per formarsi; l'unico luogo conosciuto in cui si formino è l'interno delle stelle, quando gli elementi più semplici, ad altissime temperature e pressioni, si scontrano così violentemente da fondersi a livello di nuclei, liberando energia e formando elementi più pesanti, tra cui, appunto, Carbonio, Ossigeno, Azoto e tutti gli altri. Il nostro Sole, infatti, è un'immensa fornace a fusione nucleare in cui ogni secondo milioni di tonnellate di Idrogeno vengono trasformate in Elio, e così via.


Il ciclo di vita di una stella.
Sotto sono indicati gli elementi che si formano in ogni fase.


Questo avviene in maniera graduale nel corso della vita di una stella come il nostro Sole, e quando arriva alla fusione dei materiali più pesanti può esplodere, disperdendo nello spazio tutta questa materia. Le nuvole filamentose di polvere delle galassie, che si vedono frammiste alle zone che brillano di stelle, sono una più vecchia generazione di stelle che sono nate e morte in passato disseminando ovunque i materiali pesanti prodotti al loro interno.




Il nostro Sistema Solare si è formato dai resti di una precedente generazione stellare, e tutti i materiali che costituiscono il nostro corpo e il nostro mondo sono nati nel cuore incandescente di qualche enorme stella, che alloggiava da queste parti, e che è esplosa non meno di 5 miliardi di anni fa.

Ecco perché questo brillante individuo si è tatuato I am starstuff.

Ha proprio ragione, ogni particella del suo, del mio e del tuo corpo si è formata all'interno di una stella morente, miliardi di anni fa, ed è stata espulsa nello spazio da un'immane esplosione.




Già che siamo sul tema, ti presento un'amica.

Sopra nell'articolo ho parlato di tutta la materia conosciuta. C'è un però: da tutti i calcoli degli astronomi per cercare di capire e di descrivere i movimenti di queste immense strutture dell'Universo, emerge che qualcosa non funziona. O, meglio, emerge che tutta la materia conosciuta si comporta come se a sua volta fosse parte di una struttura molto più grande, si stima che sia 6 volte la materia visibile, però non si vede in nessun modo, tranne che per l'impronta gravitazionale, come se ci fosse un'immensa massa, ed invece non risulta niente agli strumenti: né radiazioni, né materia visibile, niente di niente. Spazio vuoto. Eppure lì qualcosa c'è. Che cos'è?

Gli scienziati l'hanno chiamata materia oscura, ma lo trovo un brutto nome. Sarebbe più neutro materia sconosciuta.

Questa sembra una scoperta di second'ordine, ma le sue conseguenze sono enormi, perché questa materia sconosciuta non è qualcosa che è ammassato da qualche parte lontano da noi, al contrario è il supporto fisico della materia come noi la conosciamo, è come un'onda del mare di cui noi siamo la schiuma che si forma sulla cresta. Il fatto è che i tuoi occhi mentre mi leggi, e questo display dove sono queste lettere, e tutto ciò che c'è in mezzo non sono solo elementi e spazio vuoto: sono la punta dell'iceberg di qualcosa che va al di là di ciò che noi consideriamo realtà, ma che contemporaneamente appartiene alla Fisica, a tutti gli effetti.

Ecco qualche lettura interessante per approfondire senza troppa tecnica.




Questo potrebbe essere il punto di fusione tra Fisica e Metafisica, comunque una frontiera molto interessante per le prossime esplorazioni. Il problema è che il modo per interagire con questa altra componente del tessuto dell'Universo potrebbe non essere del tipo che noi intendiamo comunemente quando parliamo di Fisica: in ambedue gli articoli che ho linkato poco sopra, si parla di "particelle di materia oscura", e dal mio punto di vista parlare di particelle è un tantinello prematuro, dato che non si sa nulla.

Capisco che i fisici si siano tanto appassionati all'idea di particella da usarla anche in cucina, ma non è detto che si tratti di particelle o, meglio, non è detto che l'idea di particella sia di una qualche utilità parlando di materia oscura; magari si tratta di qualcosa di molto più disteso. Magari è proprio perché non funziona a particelle che non la si rileva con i nostri strumenti. Magari - come dicevo prima - essendo le particelle rapidissime onde di un tessuto, la materia oscura potrebbe proprio essere il tessuto stesso, dove si addensa, o dove carica come un'onda di proporzioni enormi senza ancora fare schiuma.





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