L'importanza di saperci animali

L'essere umano è un animale, sì o no?

La domanda, per quanto mi riguarda, è retorica; eppure spesso nel conversare con altre persone mi ritrovo a discutere il punto. Qualcuno si scandalizza alla sola idea.
Precisiamo intanto che la definizione di animale non è spregiativa - e perché dovrebbe esserlo? - si tratta semplicemente di collocare noi stessi e la nostra specie nell'insieme corretto; e precisiamo anche che sapere di essere animali non significa togliere alcun valore alla persona, significa solo definire ciò che siamo, cosa che dovrebbe interessarci abbastanza. In teoria.

L'importanza enorme che ha il rispondere correttamente alla domanda risiede nel fatto che moltissima conoscenza può discendere automaticamente dalla collocazione nel regno animale, mentre lo sfilarcene ci trasforma in un pericoloso foglio bianco, in cui nulla è certo, tutto è arbitrario.




Le ragioni per cui gli esseri umani sono chiaramente degli animali sono così tante che mi intimorisce l'idea di elencarle tutte; così su due piedi direi che come tutti gli altri animali ci rigeneriamo sulla base del DNA, che nello sviluppo il feto umano attraversa la nostra evoluzione come specie - in una fase ha una grande coda, le branchie esterne e quattro zampe - condividiamo gran parte dei geni con il resto del regno animale (il 98% del nostro DNA è identico a quello dello scimpanzè), come tutti i mammiferi, i rettili e gli uccelli siamo fatti di muscoli, ossa e organi, lo schema osseo è lo stesso, la struttura d'insieme (testa e 4 arti, sistema nervoso centrale e sua organizzazione, sistema respiratorio, visivo, uditivo, digerente, riproduttivo, endocrino, etc) è la stessa degli altri con piccole differenze, tutte le nostre conoscenze sull'evoluzione della vita mostrano il percorso dai piccoli mammiferi ai primati (che ci includono), e si potrebbe continuare per pagine e pagine, anzi, per librerie e librerie.

Faremmo molto prima ad elencare le cose in cui ci differenzieremmo. Ad esempio...

Non mi viene in mente niente.
Ma so che qualcuno comincerebbe ad elencare un sacco di cose improprie: il fatto che siamo intelligenti, il fatto che ci vestiamo, che giochiamo con la tecnologia, che abbiamo arte, filosofia, spiritualità, scienza, matematica, costruiamo edifici, ci massacriamo tra noi, e così via.

Bah.

Siamo la specie più intelligente. Bravi. E la balena è la specie più grande. E i batteri sono i più resistenti. E quindi?
In realtà la domanda se siamo a tutti gli effetti animali o no ha una risposta chiara e certa. La ragione per cui molti di noi sono convinti della risposta sbagliata ha a che fare con la mancanza di informazioni, cioè con un'educazione inefficace. Anzi, diciamocelo: volutamente inefficace.

Perché volutamente?


Nota le scritte sul giornale: "paura" e "conformati". Non sono casuali.


La ragione, come spesso accade, ha a che fare con il Potere: le masse ignoranti si controllano meglio; e si possono rendere le persone ignoranti anche riempiendogli la mente di informazioni, è sufficiente che siano informazioni inutili e/o sbagliate. Come le lingue morte, ad esempio, o un'infinità di informazioni sulla struttura e il funzionamento del "Sistema" in cui siamo inseriti.

Quando non sai chi sei, ti si può raccontare qualunque cosa, e tu la prenderai per buona. Se non hai riferimenti avrai dubbi, insicurezza, così farai come fanno gli altri e come ti dicono, per non sbagliare.




Se sai di essere un animale frutto dell'evoluzione della Vita sulla Terra, sai che hai in comune molto con il resto degli animali ed in particolare con quelli più simili a te; sai di avere un istinto, sai che Madre Natura ti ha fornito tutto ciò che ti serve, e sai che se segui l'istinto andrai sempre bene; sai che sei su questa Terra e che sei libero per diritto di nascita, e che le cose giuste da fare emergono spontaneamente in te attraverso la tua natura. Ascoltando te stesso e osservando la Natura puoi sentire e vedere l'armonia di tutte le cose e la disarmonia quando i tuoi comportamenti vengono deviati, deformati, inibiti o obbligati. Tutto diventa chiaro, perché tutto è un sistema armonico e completo, salvo l'intervento umano, che rappresenta l'anomalia nel momento in cui intende separarsi dal resto e divenire autonomo, superiore, arbitro e decisore, monarca assoluto, il centro e il motivo dell'Universo.

Che arroganza.

Ma soprattutto che utilità, nel momento in cui può arrivare un tizio vestito strano a dirti che devi vivere così e cosà, che devi fare questo e quello e che sei una brava persona se lo fai (obbedienza) e una cattiva persona se fai diversamente (disobbedienza); e se nel fare come ti dicono stai male, sei depresso e ti ammali, prendi dei farmaci (l'industria farmaceutica e medicale contribuisce massicciamente al PIL), e se sbagli (disobbedisci) puoi confessarlo a loro e loro ti perdoneranno, etc, etc, etc.

Devo andare avanti?




"L'arroganza è la radice di tutti i mali"

Però...


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