Le dimensioni contano


Mi è capitato a volte di imbattermi in persone capaci di rovinarsi la giornata perché scoprivano che un amico possedeva un nuovo giocattolo tecnologico più bello (più costoso) del loro. Incredulo, li ho visti manifestare stizza, disprezzo, e poi promettere che ne avrebbero acquistato il modello superiore, e infine li ho visti farlo davvero.

Trovo la cosa imbarazzante, considerando che ci riteniamo la specie più intelligente del pianeta; d'altro canto mi rendo conto che non è colpa loro, non si può nemmeno chiamare stupidità, perché in fondo questo tipo di sentimenti (mi si perdoni l'abuso del termine) sono alla base del nostro sistema economico, ne sono il carburante, e di conseguenza non sorprende che siano incentivati (più o meno subdolamente) dalla pubblicità, dall'educazione e in generale dal "Sistema": senza un'invidia del pene estesa ad ogni bene che sia anche una merce, il nostro sistema economico crollerebbe domani stesso.




Ti viene suggerita l'idea che sei più o meno figo a seconda degli oggetti che possiedi, e questo è già drammatico perché significa che noi consideriamo migliori le persone più brave ad accaparrare soldi, con i risultati di corruzione morale e materiale che abbiamo sotto gli occhi, e i banchieri al Potere Assoluto. La gente è indotta a desiderare sempre qualcosa in più di ciò che si può permettere, così si affanna, soffre, lotta, si indebita pur di avere tutti i beni che può, e tutto questo fa semplicemente il gioco di chi da questi comportamenti trae beneficio divenendo ricco davvero, figo davvero (secondo quei parametri), e dandosi a volte molti meno grattacapi di te.

Ciò che più mi mette a disagio è il pensiero del vuoto cosmico che queste persone devono avere dentro, impegnate come sono a non essere mai da meno sul piano dell'avere, quando è chiaro che per quanto tu abbia, ci sarà sempre qualcuno che ha molto più di quello che hai tu, e comunque in fondo a che serve? Qualcuno dice che tutto ruota attorno alla figa, ma quando sei pure sposato con figli (perché non puoi certo farti mancare queste cose) dove vuoi andare? Vuoi rischiare di farti portare via anche le mutande per una ciulatina extra? 


"Bella storia, fratello!"


Be', c'è chi lo fa. 

Tutto questo era solo per introdurre l'argomento vero. Le dimensioni di cui si parla nel titolo non si riferiscono al membro del nostro "eroe", ma a ben altre, che il nostro eroe ignora completamente. 

Posso capire l'illusione di darsi un'importanza sociale acquistando a debito beni molto costosi: in effetti quando le persone come te (con i tuoi stessi debiti) ti vedono con un bel macchinone gigante che beve come una spugna, pensano che sei pieno di soldi e si rodono d'invidia, come tu stesso ti rodi d'invidia quando vedi un altro con un macchinone ancora più grosso del tuo; ma non ti coglie mai il dubbio che tutto questo sia una gigantesca presa per il culo? 

Quando ti ritrovi in silenzio dopo aver spento la TV che ti ha intrattenuto nelle ultime ore della giornata e ti dirigi verso il letto, ti capita mai di avere un lampo di lucidità e di chiederti se tutto questo sia in effetti il senso e lo scopo di tutto? Non senti aprirsi sotto i tuoi piedi una voragine nera di vuoto che vuole inghiottirti? Non pensi mai al fatto che prima o poi la parabola della tua vita si dirigerà verso il basso e un giorno sarà il tuo ultimo giorno, e allora non un qualche Dio, ma TU dovrai tirare le somme e giudicarti per quello che sei stato e per come hai speso questa incredibile, unica, misteriosa esperienza che è la Vita?

Questo è il punto. 




Il senso uno se lo dà, perché un senso vero e proprio, per quanto ci è dato sapere, non c'è; o almeno l'unico che possiamo desumere da ciò che vediamo attorno a noi è mandare avanti la specie, quindi riprodurci. Attenzione: non sto dicendo che questo risolva il vuoto e dia un senso all'individuo; dico che, in quanto animali sulla Terra, l'unico fine che abbiamo come specie sembra essere quello di riprodurci, anche se in una prospettiva più ampia nemmeno quello è un fine, dato che il pianeta stesso potrebbe essere spazzato via domani da un qualche evento celeste e non cambierebbe nulla in assoluto: è già successo ai dinosauri, che sono stati spazzati via dalla faccia della Terra 65 milioni di anni fa in un evento del genere, e non tutti sanno che quella è stata l'ultima di 5 Grandi Estinzioni di Massa nella storia della Vita sulla Terra, e nemmeno la più grave. La prossima estinzione potrebbe essere domani, ed è chiaro che vista dalla Luna non sembrerebbe gran cosa:




...stiamo guardando il pianeta dalla Luna: la Blue Marble, la biglia blu; la nostra amata Madre Terra, terzo pianeta di 8 nel Sistema Solare, nel quale gli ultimi 4 pianeti sono grandi decine di volte la Terra, anche se sono solo immense palle di gas; arriva un piccolo asteroide e bum. Lampo di luce, nuvolone di polvere, per un po' il pianeta cambia colore, poi tutto torna come prima e via che si riparte con nuove piante e nuovi animali.

Niente di che. La specie umana è sparita dall'Universo e a nessuno frega un accidente.




Il Sole, che è grande centinaia di volte la Terra ed è un pallone gonfiato di idrogeno ed elio, che per la pressione della gravità producono al suo interno una continua fusione nucleare, si rimette così ad alimentare la nuova Vita con la sua luce e il suo calore, e tutto riparte da capo.


"Voi siete qui"


Il Sole a sua volta è una stellina di nessun conto, tra migliaia di altre anche molto più grandi nel braccio periferico di una galassia, la Via Lattea, che è il grande vortice cosmico di milioni di stelle che ci ospita, e che nelle notti limpide e in assenza di luce artificiale vediamo attraverso tutto il cielo, con le sue incommensurabili nubi di polvere che ne nascondono il nucleo.


La Via Lattea vista dal deserto texano


Questa immagine della nostra Galassia ce la mostra nel suo splendore. La parte luminosa al centro è chiaramente il nucleo, la luminosità è prodotta da centinaia di migliaia di stelle che nascono e muoiono al suo interno; ma la nostra Via Lattea è solo una galassia tra milioni di galassie, perché nel cielo ne vediamo altre più lontane, più grandi ancora; e quando con i più sofisticati telescopi spaziali andiamo a scrutare le remote profondità dello spazio apparentemente vuoto, scopriamo che di galassie ce ne sono a milioni, a perdita d'occhio, in tutte le direzioni e fino a dove riusciamo a vedere, e nascondono altri misteri che ancora non sappiamo risolvere, ma che ci rivelano una natura della realtà che va molto al di là della nostra immaginazione, figurarsi di quella dei nostri avi.




Questa è una delle immagini più estreme che possediamo, rappresenta un micro-dettaglio del cielo, guardato alla massima profondità. 

Tutto questo, tu che ti rovini la giornata perché il vicino ha il telefonino più costoso del tuo, manco te lo immagini; e non è colpa tua, perché queste cose nessuno te le ha mai dette, nessuno ti ha mai fatto soffermare sul significato che puoi intuire a riguardo di te e della tua Vita comprendendo questa immensità; anzi sono stati molto più motivati coloro che ti hanno convinto che senza quel telefonino sei uno sfigato, e questo ci deve far riflettere su ciò che insegniamo ai nostri figli, sul modo in cui sono strutturati i programmi scolastici e in generale tutto il nostro sistema educativo.

Perché le dimensioni contano, dico: quelle dell'Universo. E se consideriamo che noi siamo un infinitesimale e indifferente dettaglio di questa immensità che era lì molto prima di noi - forse da sempre - e che sarà lì molto dopo - forse per sempre - magari qualche domanda viene da farsela sul modo e sui valori con cui viviamo.




Infine se consideriamo che noi siamo figli, o meglio siamo parte integrante di questo incredibile gioco di luci ed energie, forse possiamo andare molto più in là con le considerazioni sul senso del nostro esistere e sul modo in cui dovremmo rimanere in contatto con questo tessuto, di cui siamo parte ed espressione, che è il nostro vero padre/madre, l'unico che vediamo realmente, e che ci parla direttamente nello spirito ma senza parole, minacce, regole o promesse; ci parla come una musica celestiale nella sua danza senza fine e senza scopo.




Insomma, alla fine io col mio telefonino economico ci ho scritto questo post, a letto sotto il piumino; ho reso omaggio alla grandezza dell'Universo e mi sono divertito un sacco.

Tu col tuo gioiello, che finirai di pagare nel 2016, ci telefoni a dire tanto e per il resto ti rodi, perché prima di averlo pagato tutto ne saranno usciti altri 4 modelli superiori, e siccome sai che presto ne vedrai uno in mano al tuo vicino, e ti sentirai morire, già sei depresso adesso.

Ma te la fai mai qualche domanda?





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