Caro Dio, lo so che ti annoi nell'essere Tutto e Sempre, quindi adesso ti faccio uno scherzetto. Ti strappo un pezzetto, me lo mangio, lo processo un po' e poi lo spruzzo dentro una femmina della mia specie. Come risultato tu ti ritroverai incarnato in una piccola scimmia nuda e conoscerai la fame, il dolore e il terrore del buio. D'altra parte conoscerai anche la Grande Mammella, il piacere e la luce, luce che poi è il 50% di te, ma a quel punto non te ne ricorderai più così bene. Da lì in avanti sarà un abituarti a questa nuova dimensione di limitatezza, perennemente in bilico tra estremi, ma quella limitatezza dei primi anni, quando ancora ti ricorderai abbastanza com'era essere Dio, sarà il meno: poi ci penserà la sQuola a scolpirti via altri pezzi per restringerti sempre di più e fare di te un italiano, un cristiano, un cittadino, un elettore, un consumatore, un contribuente. Ti riempiranno la testa di etichette mutualmente esclusive e ti infilera...