No car » evolution


Sono passati ormai due mesi da quando ho deciso di fare a meno dell'automobile (vedi No car), e voglio aggiornarvi su strategie, sensazioni e calcoli più a ragion veduta.

Prima di considerare gli aspetti pratici, però, vorrei portare la vostra attenzione su un paio di cose.

La prima è che noi - italiani? - abbiamo un innesto nella nostra Programmazione Culturale che serve a non farci prendere in considerazione l'idea di rinunciare all'auto: di fronte a questa idea, ci scattano delle difese automatiche (quelle che io chiamo Cani Culturali) che prevengono la possibilità che noi pensiamo seriamente all'ipotesi, così che facciamo in automatico ciò che dobbiamo. Tipicamente noi pensiamo solo alla comodità che perdiamo ma non pensiamo a quanto essa ci costa, e quindi a quello che possiamo fare con ciò che risparmiamo; quando ne parlo con le persone il tono delle loro risposte pro-auto è quello che si usa quando si sta affermando qualcosa di ovvio, ma spesso restano molto sorprese di fronte ai conti nero su bianco che più sotto vi ho sintetizzato, perché si rendono conto all'improvviso che i loro percorsi mentali gli avevano nascosto completamente, e a loro insaputa, degli aspetti molto rilevanti della questione.

La seconda considerazione riguarda un altro aspetto culturale tipicamente italiano che è l'identificazione con la propria auto: noi usiamo l'auto come status-symbol, c'è chi mette la propria auto come immagine del profilo su Facebook, e in generale l'auto è considerata un bene che ogni persona deve avere a prescindere da qualsiasi altra considerazione, e quest'idea è falsa. Il popolo italiano è il più motorizzato del pianeta e ciò è dovuto ad un'instancabile opera di manipolazione culturale avvenuta nei decenni passati, in virtù della presenza della FIAT e della sua influenza sui governi e quindi sulla stampa. Noi dobbiamo capire che tutto questo non ha il fine di migliorare la nostra vita, ma solo di far funzionare quell'industria e tutte quelle che ne dipendono, quindi dobbiamo passare dall'imbarazzante condizione di pecorelle da tosa a persone libere di pensare, di farsi i propri conti e magari di fare un intelligente cambiamento nello stile di vita.

Passando ora al lato pratico, cioè di ragionamento vero e non di preconcetto culturale, gli aspetti fondamentali da considerare sono due:

» quanto si risparmia; 
» come si sostituisce la funzione dell'auto.


» quanto si risparmia

Sono un maschio e quindi mi piacciono le tabelle; inoltre quando ci vuole, ci vuole.
Ho considerato il caso di una persona smart, quindi non una che compra un'auto immensa che beve come una spugna solo per andare in giro a fare la ruota da finto ricco, ma al contrario qualcuno che si procura una piccola auto "economica" per fare le cose che più o meno fanno tutti; il caso considera il bilancio economico annuo per un'auto da 12.000 euro a partire dal momento dell'acquisto, ipotizzando un pagamento rateale in tre anni a tasso zero e con un uso medio-moderato.

- rate finanziamento:4000 euro/anno
- assicurazione:500 euro/anno
- bollo auto:150 euro/anno
- pedaggi:200 euro/anno
- carburante:1500 euro/anno
- manutenzioni:300 euro/anno
- multe:50 euro/anno
____________________
Totale:6700 euro/anno
____________________

Quindi siamo a 6700 euro all'anno, cioè 558 euro al mese per 3 anni, che poi scendono a 225 euro al mese quando la macchina comincia a dare i primi problemi che possono impattare per molte centinaia di euro annue sul nostro bilancio, e da quel momento non possono che crescere.
Per fare qualche paragone, con i 558 euro che spendi ogni mese per tre anni puoi comprare una bella bicicletta con tutti gli accessori, pagarti i mezzi per andare in giro nella tua zona verso le destinazioni troppo lontane per la bici, e te ne avanzano ancora, per acquistare indumenti adatti al maltempo e al freddo. Tutto questo con un solo mese di spesa per l'auto. Parlando dell'auto devi anche considerare che dopo qualche anno dovrai cambiarla, perché morirà di morte naturale, e sarai di nuovo punto a capo.





» come si sostituisce la funzione dell'auto

Per il secondo punto sono da valutare innanzitutto le situazioni in cui l'automobile è di norma considerata utile, e la lista potrebbe essere sintetizzata così:

- recarsi al lavoro;
- procurarsi il cibo;
- spostarsi per piacere;
- emergenze.


» Recarsi al lavoro
Per via del lavoro è chiaro che non tutti possono fare a meno dell'auto facilmente, ma bisogna anche dire che chi con l'auto ci lavora spesso non ha la necessità di acquistarne una propria perché a questo provvede l'azienda. Altri potrebbero farne a meno sostituendola con i mezzi pubblici o accordandosi con colleghi o amici che fanno spostamenti del tutto o parzialmente simili. In questi casi è opportuno considerare sempre l'enorme risparmio del costo del possesso dell'auto, che può risultare un ottimo vantaggio economico a fronte di qualche scomodità in più.
Va da sé che, se il tuo lavoro basta a poco più che pagare le rate dell'auto, non ne vale la pena.
Magari puoi trovare un lavoretto più comodo, che ti rende meno ma ti permette di fare a meno dell'auto, e quindi risulta in una maggiore disponibilità economica semplificandoti la vita.
Naturalmente, se il lavoro nemmeno c'è, il problema è risolto in partenza.

» Procurarsi il cibo
Per molti significa andare a fare la spesa. Io preferisco la definizione procurarsi il cibo perché è più vicina alla necessità animale quindi difficilmente equivocabile. Proprio perché è più primitiva è una necessità che accomuna TUTTI,  una di quelle cose che non saranno mai in discussione, in cui avrai sempre l'unanimità totale, ed è per questo che dico che oggi, nel 2013, il cibo non dovrebbe più essere un bene a pagamento ma, almeno nelle sue forme più semplici e legate al territorio (valore del chilometro Zero), una garanzia indiscussa: siccome in democrazia sono i cittadini che decidono che cosa si fa, è imbarazzante che non sia ancora stato fatto questo. A che serve la società se non a garantirci la sicurezza e la serenità almeno sul fronte biologico più elementare?
Comunque, finché non saremo a quel punto, cioè molto vicini alla nascita della Civiltà, dobbiamo difenderci, e oggi esistono dei servizi molto comodi, nati probabilmente per aiutare gli anziani ma molto utili per chiunque, quindi - perché no? - facciamocelo portare a casa il cibo: il costo è più che ragionevole, del servizio si parla molto bene, quindi perché non provare?
Immaginate di fare una o due spese al mese che vi vengono recapitate direttamente in casa, senza bisogno che siate voi ad ammassarvi il sabato nella ressa, al costo di una pizza fuori; e quando ve la portano pensate che state risparmiando 558 euro al mese facendo a meno della macchina! Inoltre considerate il tempo risparmiato in cui potete dedicarvi ad attività più piacevoli.
Per gli alimenti freschi nel mio caso posso rifornirmi presso i rivenditori locali, che anche se mi costano un po' di più, di nuovo - nel cambio con i 558 euro al mese che mi costa la macchina -  il risparmio è tantissimo!

» Spostarsi per piacere
Questa categoria racchiude un insieme di utilizzi piuttosto eterogeneo: si va dalla visita ad un familiare/amico al weekend di evasione, dallo spostamento per acquisti destinati ad un hobby alle vacanze invernali o estive, e via discorrendo.
Tutte queste cose, quali che siano, possono essere surrogate con mezzi di ogni genere: a seconda della situazione si può fare a piedi, in bici, con i mezzi pubblici, con mezzi a noleggio e in emergenza col Taxi, utile anche come trasporto di fortuna quando ogni altra soluzione fosse impossibile. Comunque sia, di fronte al risparmio che rappresenta il mancato acquisto dell'auto, affrontare questi costi diventa molto più semplice e, se oggi non è possibile fare un certo viaggio, si farà  in un momento finanziariamente più favorevole.

» Emergenze
Se eliminare l'auto significa risparmiare parecchio, si può più agevolmente contribuire all'acquisto di mezzi pubblici adatti a rispondere alle emergenze, tenuti in efficienza ed operativi, che a seconda del caso possono essere mezzi su ruota ad alte prestazioni e attrezzati, elicotteri, aerei e qualsiasi attrezzatura idonea alla situazione, senza strafare. La tendenza in atto già oggi di aumento delle tasse locali e di iniziative locali per supplire alle mancanze di Visione della politica centrale va in questa direzione, ma i cambiamenti più grossi sono appena al di là dell'orizzonte:


» Il Futuro. Domani. Anzi, tra poco

Immaginando il futuro prossimo, ecco un paio di notizie uscite nei giorni scorsi su Il Sole 24 ore e sul Corriere della Sera che parlano delle tecnologie che stanno arrivando e che saranno realtà di qui a qualche anno. Parliamo di una Rivoluzione, che richiede una Rivoluzione anche nel nostro modo di pensare il nostro stile di vita:



Alla stessa cosa sta lavorando anche Google da anni: Google self-driving car test

Pensavate che Mountain View stesse facendo le mappe per sport? Non esattamente: stanno pensando di usare la rete mondiale di Internet, il Wi-fi ovunque e la tecnologia GPS sviluppata in origine per guidare i missili Cruise americani, per gestire un insieme di milioni di mezzi automatici (robot) sulle strade di tutto il pianeta, integrando la conoscenza delle mappe, della posizione e della pianificazione del percorso con un'intelligenza artificiale capace di guidare il mezzo evitando gli ostacoli con l'efficienza e la precisione di un computer, posta alla guida dei mezzi di trasporto di tutto il mondo; questo significherà tra l'altro aumentare a dismisura la sicurezza delle strade: per quanti errori possano fare le macchine, non saranno mai assassine quanto lo siamo noi stessi ogni anno sulle strade di tutto il mondo, una vera carneficina per le più svariate ragioni legate all'errore umano


Questo è il futuro che ci attende di qui a pochi anni, è qualcosa che vedremo noi stessi, non i nostri nipoti, così come abbiamo visto nascere Internet dal nulla e i cellulari sostituire il telefono domestico; e questa è la ragione per cui, mano a mano che ci avvicineremo a quel giorno, è necessario che il Potere scenda dalle mani di ristrette élite e diventi sempre più partecipato, fino - a tendere - al singolo cittadino: solo così potremo essere sicuri che la tecnologia verrà usata bene.

Un uso molto saggio di queste tecnologie sarebbe di produrre non più - o non solo - le auto superaccessoriate e costosissime di oggi, destinate a privati che vogliono fare i ricchi, ma auto estremamente spartane, pensate come un mezzo pubblico, in plastica e tubi di metallo per intenderci, prive della plancia di comando (perché non serve più), che si controllano vocalmente - come i telefonini che tutti abbiamo in mano - si prenotano dal cellulare attraverso un'App o direttamente dal Sistema Operativo; a quel punto il computer centrale attiva il più vicino, ci dà la stima del tempo di arrivo, il mezzo pubblico arriva e ci porta a destinazione. Gratis o quasi, perché è pubblico.
Un mezzo elettrico - aggiungerei - perché il Comune si fa la sua energia e non dipende da nessuno, né petrolio né corrente prodotta oltre confine. E ogni unità di trasporto può avere pannelli solari sul tetto, o la vernice fotovoltaica, e si rifornisce da solo come un aspirapolvere-robot di quelli già in vendita da anni, dalle colonnine pubbliche.
Ah, per la cronaca, questi mezzi non saranno prodotti dall'uomo, ma da altre macchine, come già sta accadendo ad esempio per le fotocamere Canon o, dato che parliamo di mezzi di trasporto, in uno dei più avanzati stabilimenti automobilistici del mondo, la Tesla Motors:




Eccoci nel futuro.

Tutte queste tecnologie sono qui, le vediamo intorno a noi. Vediamo le pubblicità di macchine che parcheggiano da sole, quelle che frenano da sole, quelle che ti guardano e se ti abbiocchi ti insultano dolcemente. Alla Tesla Motors sanno benissimo quale sarà lo sviluppo del settore - come spiegano nel documentario qui sopra - e hanno già programmato l'uscita di modelli più economici nei prossimi anni, da far costruire in milioni di esemplari dalle loro catene di montaggio robotizzate.

Come dicono gli americani: this is going to happen,  tutto questo accadrà, e presto.

Intanto - lo dicono i ricercatori italiani nell'articolo sul Sole 24 ore - prima di arrivare sulle strade i robot saranno applicati, entro 3 o 4 anni, nell'agricoltura: trattori, mietitrebbiatrici, falciatrici e tutti i tipi di macchine agricole saranno in grado di coltivare, raccogliere e preparare tonnellate e tonnellate di cibo senza intervento umano.

Sta arrivando una Rivoluzione.
Non la vedete anche voi?



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