Buon anno?
"Buon anno!"
"De che?"
"No, dico... ti facevo gli auguri per il 2017!"
"E rispondo: de che?"
"Be', che sia migliore di quello passato..."
"Che cos'aveva quello passato che non andava?"
"Come! Non mi dirai che non ti auguri un futuro migliore!"
"Mah... nell'anno passato ho avuto tutto ciò che mi serviva: ho mangiato, bevuto, fumato, fatto pipì e pupù, sono andato a spasso e non ho dovuto preoccuparmi di roba che frigna. Dal mio punto di vista è stato un anno meraviglioso!"
"Ah, vabbè. Scusa, allora! Sai, è normale farsi gli auguri, si usa così."
"Be', siete sempre in tempo per piantarla con queste stronzate."
"Mamma mia sei veramente un cagacazzo! Non ti si può mai dire niente!"
"No, lascia che ti dica: questa fissa di sperare sempre in un anno migliore è masochista. Sai perché?"
"No, illuminaci, Maestro!"
"Perché è dichiarare la propria insoddisfazione. Nel solo augurare o augurarsi che l'anno che viene sia migliore, si sta dichiarando che quello passato è stato insoddisfacente. E farlo tutti gli anni fino a quella volta che non ci sei più significa passare tutta la vita a dirsi, anno dopo anno, che si è insoddisfatti. È masochismo."
"Be', allora ti auguro un anno di merda! Contento?!"
"Sei un coglione. A volte mi chiedo perché perdo tempo tentando di accenderti la luce, quando è evidente che l'oscurità è la tua dimensione naturale."
"Sei simpatico come un gatto incazzato nelle mutande... Minchia, ma stai al gioco, no? Lo sai che abbiamo radici cattoliche, vivere cospargendoci il capo di cenere è normale!"
"Anche no, guarda. Anche no."
"Ma sono le nostre tradizioni! Senza tradizioni un popolo non ha appigli!"
"Fanculo le tradizioni. Specie quelle idiote."
"..."
"E non fare quella faccia scandalizzata!"
"..."
"Non farla ti ho detto."
"Nichilista."
"Coglione."
"Nichilista."
"Ribadisco."
"Sei autistico."
"...e ringrazio ogni giorno!"