Un grande sogno



I razionalisti ridono degli analfabeti funzionali che si eccitano per le coincidenze, ma riderebbero di meno se si rendessero conto che le loro Sacre Leggi Scientifiche non sono altro che l'osservazione di coincidenze: due conigli si accoppiano, due bovini si accoppiano, due farfalle si accoppiano e »click!« scocca la scintilla di comprensione, che diventa concetti, parole come maschio, femmina, sesso, e subito dopo diventa nevrosi, pudore, bagni separati.

In questo momento il razionalista sta digrignando perché pensa che le sue coincidenze che diventano Sacre Leggi sono costanti, sistematiche, prive di eccezioni; non sono occasionali né riguardano enti meccanicamente disgiunti (come il fatto che mentre scrivo questo sono le 05:05).




Banale, c'era 1 probabilità su 60, e che vuoi che significhi? Niente: coincidenza. Parlando di coincidenza, per caso ne ho una a portata di mano. Tutto qui, stai calmo.

Questo discorso della disgiunzione meccanica riguarda gli assunti di fondo di quel razionalismo. In realtà quel razionalismo è una cosmologia inconsapevole: il razionalista in essenza è certo che l'Universo non sia che un macchinario caotico, lui è certo che non ci sia alcuna componente mentale o vitale, è per questo che le particelle che compongono la Materia lo lasciano di stucco: paiono dipendere dall'Osservatore, e questo non ha senso. Per lui. Ma prima o poi potrebbe collegare e capire il mistero, diamogli tempo.

Perché possiamo stabilire una Verità, quindi, abbiamo bisogno di una raffica di coincidenze sistematiche: se una biglia rotola lungo una pendenza sempre con la stessa accelerazione, lo stesso attrito, etc la coincidenza diventa una regola e ne derivano formule e leggi. Quello che ci vuole quindi è una ripetizione sistematica della coincidenza, e infatti:

la chiave del Metodo Scientifico è la ripetibilità.

Come si può quindi dire qualcosa su tutto l'Universo, che è uno, un singolo colpo di un singolo esemplare? Quando penso al fisico che riempie lavagne di formule, piene di simboli esoterici, sperando un giorno di arrivare a qualcosa che spieghi il BigBang e che sia creduto, resto stranito.




Mi pare che, secondo la sua stessa logica, stia perdendo del gran tempo: qualunque risultato raggiunga, non potrà essere mai né dimostrato né negato. Potrà contare al massimo su un consenso della comunità scientifica conquistato a suon di aperitivi molto alcolici e magari qualche favore sessuale non proprio ortodosso.

L'Universo come è conosciuto e studiato dagli scienziati, però, a noi che abbiamo un atteggiamento più flessibile verso le coincidenze, ne mostra parecchie e significative. Sono coincidenze che vanno nella direzione opposta rispetto alla concezione materialista e ci portano proprio nella direzione che spiega le stranezze delle particelle, quel loro essere dipendenti dall'Osservatore, e spiega anche la Relatività di Einstein. E spiega anche l'interpretazione da analfabeta funzionale delle coincidenze meccanicamente disgiunte, quelle che alcuni chiamano Divina Provvidenza.

Qui e ora le elenchiamo tutte, perché tutte insieme - come dicono gli Over20 - fanno brutto.




Lavoriamo di immagini, quindi più che leggere, da qui in poi, devi osservare. Partiamo dall'Universo a larga scala, ma dopo un ripasso rapido: siamo sulla Terra, terzo pianeta del Sistema Solare, dove il Sole è una stella semi-periferica di una galassia chiamata Via Lattea che di stelle ne contiene un 200 miliardi.




Detto così, 200 miliardi, è solo un numero. Allora pensalo in euro: hai 1 € sul conto corrente, è il Sole. Con 200.000 € ti compri una bella casetta. Con 2 milioni di euro sei a posto per tutta la vita e i tuoi nipoti uguale. Poi guadagni una galassia di euro: hai 200 miliardi di euro sul conto. 200.000.000.000 €. Ti sei fatto un'idea? Ti ci compri la Sardegna. È come guadagnare 20 milioni di euro al giorno per 30 anni, roba che farebbe scintillare gli occhi perfino a Veronica, la ex-moglie di Silvio.




Non distrarti.

Bene, di galassie come la nostra ce n'è a strafottere là fuori, a perdita d'occhio in ogni direzione fin dove riusciamo a vedere, sono miliardi anche loro. L'unica fascia che non vediamo è quella occupata dalla nostra galassia, perché ci nasconde ciò sta dietro di lei.




Negli ultimi anni, l'unione di telescopi spaziali e supercomputer che elaborano i dati ci ha permesso di ottenere mappe estremamente precise di come questi oggetti sono disposti nello spazio, di come si muovono e di quali equilibri di forze li legano.




Così è emerso che le galassie tendono a concentrarsi in gruppi, i gruppi sono uniti tra loro da filamenti di Materia Oscura e quindi l'immagine di insieme è una specie di reticolo tridimensionale, simile alla gommapiuma, fatto di bolle praticamente vuote e di grumi collegati da filamenti, il cui migliore modello attualmente è questo:


Ogni puntino giallo è una galassia con miliardi di stelle


L'immagine qui sotto però è una cosa diversa:




Questi sono neuroni, come quelli di cui è fatto il tuo cervello.

Ecco una prima coincidenza: l'Universo a larga scala appare identico ad una rete neurale. L'Universo è un gigantesco cervello? Ma cervello di chi? E il resto del corpo? E per fare che cosa, e dove? Non ha molto senso.

Sempre da questi studi, in particolare dallo studio delle direzioni e velocità di movimento delle galassie, emergono nuove figure, nuovi schemi. L'intero Universo si muove come un polpo o una lumaca, con parti che si contraggono e parti che si rilassano e dilatano. In particolare, da scoperte del 2014, pare che noi siamo al centro del più grosso movimento di massa conosciuto, e questo gigantesco flusso è un anello tutto attorno a noi, si chiama Laniakea.




È in realtà doppio, fatto di due metà: due grandi convergenze, ciascuna a forma di semicerchio, poste ai lati della nostra posizione. Noi siamo al centro, e abbiamo attorno queste due strutture simmetriche.




Questi due grandi flussi ai lati della nostra posizione ricordano il lavoro di elaborazione dei due emisferi di un cervello. Di nuovo questa sensazione di coincidenza e di somiglianza con un cervello. Ma di nuovo, che senso ha?


Sezione frontale del cervello umano


Poi guardiamo il nostro pianeta e le sue culture, in particolare la polarizzazione tra Occidente e Oriente - facevamo questo discorso in dettaglio in Scienza e Filosofia: due zombie - e scopriamo che anche questo ricorda molto da vicino i due emisferi del nostro cervello e addirittura ne ricalca le funzioni.




E quindi da tutto questo che conclusioni traiamo?

Il razionalista conclude che siamo analfabeti funzionali e va a sbronzarsi per non pensarci più. Dobbiamo metterci nei suoi panni, a lui piace tanto l'idea di stare in un meccanismo morto e inconsapevole che esiste veramente, anche se non si capisce come sia nato e da dove, da cosa.

A me, invece, tutto questo non dà assolute certezze, ma tra la posizione del razionalista e l'idea che l'intero Universo sia una specie di colossale sogno umano, una gigantesca proiezione, la seconda stravince.

Tra l'altro, questo spiegherebbe benissimo come mai, in un Universo così immenso, non riusciamo a trovare alcuna traccia di altre civiltà aliene che statisticamente dovrebbero pullulare.




La conseguenza diretta è che la dimensione mentale, quindi psichica, quindi spirituale è il tessuto fondamentale da cui scaturisce l'Universo fisico, e questo è un brutto colpo per il razionalista, ed è un colpo fatale per il materialista, che aveva proprio capito Roma per Toma.

Niente è certo, naturalmente, noi siamo cauti, non crediamo alle cose per Fede come i materialisti, che hanno Fede nella Materia e solo nella Materia, che sono certi che le cose che toccano esistono perché le toccano, e non si rendono conto che prima di toccarle ci sono loro che sperimentano, e gliel'aveva pure mostrato Einstein e gliel'aveva pure mostrato la Fisica Quantistica.

Sono proprio duri di comprendonio, non c'è niente fare. Loro aspettano altri dati per confermare che hanno ragione e noi torto. E c'è tutto il tempo, per carità, tutto il tempo del mondo...

Ma a noi che parliamo di Spirito non vanno troppo a genio quelli che vivono di Fede incrollabile, di certezze infondate, di dogmi eterni e immutabili. Noi sappiamo fare una cosa che loro non riescono proprio a fare: galleggiare nel Mistero.






-    -  - Post Scriptum -  -    -

In questo post ho maltrattato i razionalisti e i materialisti, ma l'ho fatto per dare un po' di sale alla lettura. Nella realtà accade il contrario: spesso sono loro quelli un po' aggressive, ed è la ragione per cui negli ultimi post gli ho dato un po' addosso. Naturalmente non ci sono persone A e persone B, siamo tutti vittime di virus linguistici e di idee che ci siamo fatti o ci hanno inculcato.

Per un discorso serio, la Scienza dovrebbe fare un po' di revisione sui confini della sua sfera di competenza e dovremmo tutti guardare alle cose nella loro interezza e complessità, lasciando da parte le nostre posizioni a-priori e radicalizzazioni ideologiche.

Alla fine, la Realtà che noi possiamo raccontarci è Una soltanto, e deve integrare tutto in qualche modo: non è detto - e sarebbe davvero sorprendente - che sarà una semplice equazioncina a riassumere l'Universo, così come non è detto che tutto sia ciò che sembra o che si vede o che si rivela.

Dobbiamo contemplare la più che ragionevole ipotesi che la Verità Ultima, anche espressa nelle cose più elementari come una sedia, possa essere ampiamente al di là di quello che possiamo comprendere. Non solo più strana di quello che pensiamo, ma più strana di quello che possiamo pensare.


"È ora di scuotere la Specie!"
oppure, se vuoi tradurre race come corsa, e quindi come Storia:
"È ora di scuotere la Storia!"


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