Scienza e filosofia: due zombie



La Scienza sarebbe ufficialmente morta all'inizio del '900, perché in quegli anni ha scoperto la negazione del suo assunto fondamentale: l'idea che l'Universo sia una cosa concreta, solida e oggettiva.

La Relatività e la Fisica Quantistica hanno entrambe dimostrato che per poter parlare di fenomeni dobbiamo obbligatoriamente parlare di Osservatore. That's it: la Mente è primaria, più fondamentale della Materia. Mente » Psiche » Spirito. Fine del Materialismo.

Ho scritto sarebbe morta anziché è morta perché ha reagito con un Mah, che strano... al posto di un Per la miseria, aveva ragione Buddha! ma è solo un atteggiamento, un modo per sopravvivere a se stessa e continuare come se niente fosse a spogliare il mondo di ogni magia e significato.

E la filosofia ha fatto la stessa cosa. Gli ultimi colpi di coda sono stati delle timide difese dall'imperio della Scienza, ma non potendo opporsi all'evidenza dei fatti si è ritirata dalle questioni più serie e fondamentali e se n'è andata fischiettando ad occuparsi delle quisquilie, ignorando bellamente i giganti invisibili che hanno tentato di fare il lavoro che andava fatto.


"Non l'ignoranza, ma l'ignoranza dell'ignoranza è la morte della conoscenza."


Il problema della filosofia occidentale è che se facesse ancora solo un passo in avanti arriverebbe dove la metafisica orientale era già, prima ancora che nascesse Joshua di Nazareth, se mai è esistito in carne ed ossa.

L'Occidente intero da oltre un secolo sta portando avanti se stesso in uno stato comatoso, narcolettico, dopo la bancarotta ontologica dei suoi strumenti più affilati. Ha fatto un viaggio nella Materia, un trip nella spoliazione della magia dell'Esistenza e della dignità della vita umana, una specie di vendetta contro se stesso per aver fallito così stupidamente e miseramente; e tutto è partito dalla Grecia antica, dall'atomismo e da quel realismo naïf, andando sempre peggio con la trasformazione della spiritualità in strumento di potere e controllo, per finire con la reazione scientifica a quella spiritualità asfissiante e violenta, una radicalizzazione del Materialismo, per poi fallire definitivamente, all'inizio del '900.

E da allora siamo stati nel vuoto.

Due guerre mondiali, l'impero del soldo, l'instupidimento irrefrenabile di queste scimmie-macchina, e ora, per chi si sveglia all'improvviso dall'incubo della Storia, il paesaggio è agghiacciante.




La pulsione a cercare freneticamente di cui parlavamo non è dell'umanità, è dell'Occidente. L'Oriente, fino ad un secolo fa, girava ciclicamente da millenni in uno stato di magia sospesa, ben rappresentata dal Tao. Niente inquietudine, niente ricerca là, dove il mondo non era una cosa morta in cui vieni rovesciato tuo malgrado, ma era il sogno collettivo di infinite scintille di coscienza universale. È adesso, dopo l'incontro con il cancro occidentale, che sta scivolando nel nostro incubo.

L'unico dato confortante in questo quadro è che l'Occidente in cambio si sta orientalizzando, e siccome la Scienza e la Filosofia "alte" si sono rifiutate di farlo, lo sta facendo "dal basso", piano piano. Compaiono i buddha nelle case, compaiono i corsi di meditazione, yoga e mille altre cose, e si diffondono. Con risultati spesso ghignosi, ma tant'è... meglio tardi che mai.




Questo fa parte del processo di rigenerazione e rinascita, che al momento si presenta come scissione ma che è in realtà un cambiar pelle: coesistono i portatori inflessibili della vecchia forma mentis e le gemme di un rinnovamento che sta ancora cercando la propria strada, ma ha intuìto la direzione e le linee-guida fondamentali.

Occidente e Oriente si stanno compenetrando come due emisferi di un solo cervello, uno razionale, maschile e proiettivo e l'altro intuitivo, femminile ed olistico.

La situazione del mondo e dell'Universo in questo momento è talmente sovrapponibile alla struttura di un cervello, che il dubbio che si tratti di una gigantesca proiezione diventa schiacciante. È mai esistito un passato? O si tratta solo del sogno eterno di una singola mente complessiva?




...e pensare che era già tutto scritto nelle parole! Dei due emisferi cerebrali sinistro e destro, potevamo sapere già: sinistro come un antico edificio diroccato nella brughiera che si dice infestato dagli spettri; destro che significa diritto, retto, e suona come desto, sveglio. Vogliamo vedere in inglese? Left = lasciato, perduto, Right = giusto.

Serve altro?

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