Reality Surfing VI » Gli strumenti del Reality Surfer
Reality Surfing
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Nella dimensione psichica ci sono entità e funzioni che non hanno corrispettivo all'esterno e che sono strumenti potenti, perché sono quelli che lavorano nel farci fare le cose, nel farle esistere nel nostro mondo.
▶ Coscienza
La Coscienza è la base di tutto. Coscienza come la intendiamo qui è il fatto che siamo in qualche modo presenti a noi stessi e quello che abbiamo attorno, la Coscienza è Colui che osserva non solo ciò che è fuori da te, ma anche ciò che è dentro - i pensieri e le emozioni, i movimenti degli organi, i gorgoglii del corpo, le variazioni di pressione, e una serie di altre manifestazioni piuttosto evanescenti.
Al momento non ci interessa approfondire ma sulla base di queste osservazioni alcune filosofie concludono che questo Osservatore è altro anche dall'animale che abitiamo: è l'Occhio che vede ma che non può vedere se stesso, mentre vede tutto il resto, sia all'esterno che all'interno; non fa altro che guardare e per questa ragione l'Occhio non è il tuo nome né la tua faccia, non ne sai nulla e probabilmente è l'autore di Tutto, perché così Tutto si spiega: è per questo che si conclude che Tu sei Dio, oppure che Tu sei l'Universo, in una delle sue mille incarnazioni, e che quando sarai stanco di vedere questa scimmia vedrai altro.
In altre parole la Coscienza come qui si intende non ha qualità se non l'osservare, e in questo è identica ad ogni altra Coscienza, in ogni persona e in ogni organismo. Secondo alcuni scienziati è un altro aspetto della Materia, cioè la Materia è in parte manifestazione fisica e in parte Coscienza, per questo i viventi hanno Coscienza, e si tratta della stessa Coscienza in tutti ed ognuno: si tratta di un Osservatore curioso che sbircia la propria immaginazione da infinite telecamere piazzate ovunque ci sia Materia organizzata, o per converso ovunque ci sia Materia organizzata c'è Coscienza, quindi anche nella Terra, nel Sole, in ogni stella e anche in ogni galassia; se puoi pensare che la Coscienza emerga dalla Materia, puoi anche pensare che sia la Materia ad emergere dalla Coscienza; tra le due come fai a distinguere che cosa causa che cosa?
Da qui le speculazioni potrebbero proseguire a non finire, ma ci siamo capiti su ciò che conta.
In altre parole la Coscienza come qui si intende non ha qualità se non l'osservare, e in questo è identica ad ogni altra Coscienza, in ogni persona e in ogni organismo. Secondo alcuni scienziati è un altro aspetto della Materia, cioè la Materia è in parte manifestazione fisica e in parte Coscienza, per questo i viventi hanno Coscienza, e si tratta della stessa Coscienza in tutti ed ognuno: si tratta di un Osservatore curioso che sbircia la propria immaginazione da infinite telecamere piazzate ovunque ci sia Materia organizzata, o per converso ovunque ci sia Materia organizzata c'è Coscienza, quindi anche nella Terra, nel Sole, in ogni stella e anche in ogni galassia; se puoi pensare che la Coscienza emerga dalla Materia, puoi anche pensare che sia la Materia ad emergere dalla Coscienza; tra le due come fai a distinguere che cosa causa che cosa?
Da qui le speculazioni potrebbero proseguire a non finire, ma ci siamo capiti su ciò che conta.
▶ Osservazione
L'Osservazione porta saggezza, dicono, e sicuramente l'Osservazione è lo scopo principale dell'Osservatore; non si osserva solo con gli occhi e si osserva molto meglio quando non si guarda il mondo come una Gabbia di parole e concetti noti, ma lo si guarda per come si presenta realmente, cioè luce, forme, colori, consistenze, movimenti, temperature: un caleidoscopio di creazione infinita denso e continuamente mutevole, osservandolo fino al punto di superare il senso di ovvietà che deriva dall'avere un nome per ogni cosa e fino a stupirsi all'improvviso di tutto, perché se ci pensi bene non c'è proprio niente che sia scontato.
L'Esistenza stessa è tutto fuorché scontata, e da lì in avanti ogni singola cosa è un miracolo.
L'Esistenza stessa è tutto fuorché scontata, e da lì in avanti ogni singola cosa è un miracolo.
Dopo che hai afferrato per la prima volta quanto le parole e le idee possono renderti cieco - perché non rappresentano nulla se non una generalizzazione e semplificazione rozza di ciò che è la Realtà dell'Esistenza - cominci veramente ad osservare. Prima vedi, poi guardi, infine osservi, perché c'è un'enormità di cose da imparare al di là di quello che il linguaggio può rappresentare, infiniti dettagli, eventi, sincronie, misteri che non noti quando anziché vedere la Realtà vedi solo i tuoi schemi mentali e culturali che la interpretano.
Le cose non sono né le loro etichette né quello che "dovrebbero essere", le cose sono quello che sono, e puoi scoprirne qualcosa solo osservando, osservando, osservando tutto, sempre. Non stai osservando come tuoNome-tuoCognome, né come tuoRuolo. Stai solo osservando delle cose che sono solo delle cose di cui non sai nulla tranne ciò che osservi, ogni cosa è unica ed ogni momento è unico; ogni cosa ed ogni momento sono complessi al di là dell'immaginabile, per questo puoi fare affidamento più sulle tue sensazioni che sulle parole che potresti usare per descriverle, perché il linguaggio limita, incasella e deforma qualcosa che è fluido, mutevole ed interconnesso con tutto il resto.
Quando cominci ad osservare davvero e ad osservare tutto, puoi cominciare ad accorgerti di molte cose che prima semplicemente non potevi vedere, perché la Gabbia linguistica culturale le esclude a priori. Quando smetti di escludere qualsiasi cosa a priori, cominci a vedere. E allora ti accorgi di come il campo della Realtà sia più esteso di quanto ti hanno insegnato e di quanto normalmente si dice.
Le cose non sono né le loro etichette né quello che "dovrebbero essere", le cose sono quello che sono, e puoi scoprirne qualcosa solo osservando, osservando, osservando tutto, sempre. Non stai osservando come tuoNome-tuoCognome, né come tuoRuolo. Stai solo osservando delle cose che sono solo delle cose di cui non sai nulla tranne ciò che osservi, ogni cosa è unica ed ogni momento è unico; ogni cosa ed ogni momento sono complessi al di là dell'immaginabile, per questo puoi fare affidamento più sulle tue sensazioni che sulle parole che potresti usare per descriverle, perché il linguaggio limita, incasella e deforma qualcosa che è fluido, mutevole ed interconnesso con tutto il resto.
Quando cominci ad osservare davvero e ad osservare tutto, puoi cominciare ad accorgerti di molte cose che prima semplicemente non potevi vedere, perché la Gabbia linguistica culturale le esclude a priori. Quando smetti di escludere qualsiasi cosa a priori, cominci a vedere. E allora ti accorgi di come il campo della Realtà sia più esteso di quanto ti hanno insegnato e di quanto normalmente si dice.
Inoltre la tua Realtà è tutto ciò che hai. La tua Vita, che ritieni così preziosa, la cui perdita ti angoscia così tanto, è esattamente la Realtà che hai davanti in questo momento e trattarla come qualcosa di scontato e conosciuto è il modo in cui tanti la buttano via, cercando l'Immortalità per andare avanti a buttarla via; questo appare paradossale ma ha una logica precisa: sentire la Realtà dell'Esistenza che scorre istante per istante può essere da capogiro, è vivere davvero, e fa Paura. Ecco perché un modo per avere meno Paura è cominciare a non esistere da molto prima di morire.
La maggior parte dei problemi delle persone derivano più o meno direttamente da mancanza di osservazione e affidamento cieco alla Gabbia linguistica, perché così si può vivere in modo attutito.
▶ Attenzione
La fisica quantistica ci dice che una particella esiste solo se la osservi, per cui il tuo adorato gabinetto non esiste mentre non lo guardi. Questo è un aspetto di ciò che intendo quando ti dico che l'Universo non è oggettivo, concreto ed esistente di per sé così come lo vedi, piuttosto è un misto di te e di lui.
L'Attenzione è l'atto di osservare qualcosa con una grande apertura alle informazioni, portandogli molta della tua presenza, e nella logica descritta sopra tu con la tua Attenzione di fatto solidifichi, concretizzi, quindi dai Energia all'oggetto in questione. Questo vale tanto per le cose quanto per le persone e tutti i viventi in generale, e puoi verificare facilmente quanto sia vero anche intuitivamente.
Inoltre questo vale per i desideri, gli obiettivi, e qualunque cosa tu possa pensare. Da un certo punto di vista puoi vederla come esclusione degli altri input e se usata con intenzione e quando è il momento, diventa uno strumento nelle tue mani. E' l'uso consapevole dello stesso fenomeno che puoi subire nel Torrente, quando qualche pensiero indesiderato ti ossessiona e non sai che sei Tu che ti ossessioni, che proietti un getto di Energia sotto forma di Attenzione su qualcosa che oltre tutto non ti piace e magari non puoi controllare, perché sta nel passato o fuori dal tuo campo di azione. L'uso virtuoso e consapevole di questo processo è invece un potentissimo strumento.
Inoltre questo vale per i desideri, gli obiettivi, e qualunque cosa tu possa pensare. Da un certo punto di vista puoi vederla come esclusione degli altri input e se usata con intenzione e quando è il momento, diventa uno strumento nelle tue mani. E' l'uso consapevole dello stesso fenomeno che puoi subire nel Torrente, quando qualche pensiero indesiderato ti ossessiona e non sai che sei Tu che ti ossessioni, che proietti un getto di Energia sotto forma di Attenzione su qualcosa che oltre tutto non ti piace e magari non puoi controllare, perché sta nel passato o fuori dal tuo campo di azione. L'uso virtuoso e consapevole di questo processo è invece un potentissimo strumento.
Portando la tua Attenzione su qualcosa gli dai Energia, lo induci ad esistere, in tutti i sensi in cui puoi interpretare questa affermazione. Di fatto lo attrai, perché tutto è Energia e tutto è attratto dall'Energia; oppure se preferisci tutto è Luce, e così via. Lontano dalla Luce o dall'Energia si sfuma nella non-esistenza.
Dire Attenzione, Attrazione, Amore, è più o meno la stessa cosa: la parola Eros si riferisce alla tendenza ad aggregare, portare insieme, unire, e si oppone alla Paura, Fobos, che è la volontà di allontanare, disgiungere, separare. L'Ego vive nella Paura perché l'Ego è il senso di separatezza dall'Universo, e dato che l'Ego è immerso nell'Universo non può che vivere nella Paura e nel tentativo di controllare tutto, di dominare tutto perché così spera di vincere la Paura. L'opposto di questo atteggiamento è il lasciar andare, lasciarsi andare, affidarsi al Flusso e chiaramente si fonda su un senso di Partnership con il Flusso che è già una forma di alleanza, di Amore universale nel senso che è rivolto all'Universo, che poi sei Tu perché senza l'Universo anche Tu non sei nulla, e così via. Vedi come questi 8 capitoli siano una sfera iperdimensionale in cui ritrovi le stesse cose ovunque ti giri! ;)
Dire Attenzione, Attrazione, Amore, è più o meno la stessa cosa: la parola Eros si riferisce alla tendenza ad aggregare, portare insieme, unire, e si oppone alla Paura, Fobos, che è la volontà di allontanare, disgiungere, separare. L'Ego vive nella Paura perché l'Ego è il senso di separatezza dall'Universo, e dato che l'Ego è immerso nell'Universo non può che vivere nella Paura e nel tentativo di controllare tutto, di dominare tutto perché così spera di vincere la Paura. L'opposto di questo atteggiamento è il lasciar andare, lasciarsi andare, affidarsi al Flusso e chiaramente si fonda su un senso di Partnership con il Flusso che è già una forma di alleanza, di Amore universale nel senso che è rivolto all'Universo, che poi sei Tu perché senza l'Universo anche Tu non sei nulla, e così via. Vedi come questi 8 capitoli siano una sfera iperdimensionale in cui ritrovi le stesse cose ovunque ti giri! ;)
Nell'ottavo e ultimo capitolo sulla Modalità Performance, vedremo come puoi usare questo strumento all'estremo e che cosa comporta.
▶ Energia
Energia è tutto ciò che è manifestazione; in effetti potremmo parlare di dualità Coscienza-Energia, dato che la Materia, la Luce, e ogni cosa che è e che accade nella dimensione fisica è Energia. La Coscienza proietta Energia attraverso l'Attenzione e la assorbe dalla Realtà attraverso l'Osservazione, in uno scambio ciclico.
Lo stato di ansia o panico che colpisce chi ha ancora il proprio Ego in carica e tenta si trattenere tutto è solitamente placato con l'assorbimento dell'Energia altrui, che è il primo modo che impariamo da bambini per soddisfare il nostro bisogno. Il passaggio è cominciare a sviluppare un rapporto con ogni aspetto dell'Universo che passa dalla curiosità, l'Osservazione e l'Attenzione: quando ti accorgi che portando la tua presenza ad ogni cosa attorno a Te cominci ad assorbirne Energia, ti rendi conto che puoi passare dall'essere un parassita energetico dipendente dalle altre persone per l'approvvigionamento, ad essere un donatore, perché Tu sei sempre a livelli altissimi assorbendo ciò che ti serve dall'ambiente, e puoi innescare un circolo virtuoso anziché vizioso con chi ti sta attorno, facendo solo attenzione a chi ancora non ha capito il meccanismo e quindi potrebbe vederti come un distributore automatico. C'è sempre una giusta misura.
In generale, comunque, non stupirti del fatto che la più grande fonte di Energia personale sia Madre Natura. Molte delle aberrazioni umane avvengono proprio nelle metropoli, sia perché c'è più gente, sia perché sono ambienti del tutto alienanti rispetto a ciò per cui siamo fatti. Ci sono persone nella cui Mente non c'è mai un pensiero e nella cui vita non c'è mai un minuto di comunione con Madre Natura, e abbastanza regolarmente manifestano comportamenti un tantino instabili e un tantino strani. Non capiscono che la cosa sia un problema perché la loro idea di ciò che è un essere umano non comprende in nessun modo ciò che non è un artificio umano.
Del resto la nostra cultura ci suggerisce che la Natura vada dominata, che ci sia una lotta tra l'uomo e la Natura, che la Natura sia pericolosa ed ostile, e così via. I frutti di questa mentalità sono lì da vedere, e nelle metropoli si esprimono al massimo. L'idea di Partnership con il qualcosa là fuori di cui abbiamo parlato nello scorso capitolo include anche questo aspetto, è la consapevolezza che noi non siamo qualcosa a parte rispetto al resto dell'Universo, ma ne siamo espressione e ci muoviamo in comunione con esso. Ecco perché non crediamo a quello che si dice ma crediamo a quello che sentiamo e intuiamo.
Lo stato di ansia o panico che colpisce chi ha ancora il proprio Ego in carica e tenta si trattenere tutto è solitamente placato con l'assorbimento dell'Energia altrui, che è il primo modo che impariamo da bambini per soddisfare il nostro bisogno. Il passaggio è cominciare a sviluppare un rapporto con ogni aspetto dell'Universo che passa dalla curiosità, l'Osservazione e l'Attenzione: quando ti accorgi che portando la tua presenza ad ogni cosa attorno a Te cominci ad assorbirne Energia, ti rendi conto che puoi passare dall'essere un parassita energetico dipendente dalle altre persone per l'approvvigionamento, ad essere un donatore, perché Tu sei sempre a livelli altissimi assorbendo ciò che ti serve dall'ambiente, e puoi innescare un circolo virtuoso anziché vizioso con chi ti sta attorno, facendo solo attenzione a chi ancora non ha capito il meccanismo e quindi potrebbe vederti come un distributore automatico. C'è sempre una giusta misura.
In generale, comunque, non stupirti del fatto che la più grande fonte di Energia personale sia Madre Natura. Molte delle aberrazioni umane avvengono proprio nelle metropoli, sia perché c'è più gente, sia perché sono ambienti del tutto alienanti rispetto a ciò per cui siamo fatti. Ci sono persone nella cui Mente non c'è mai un pensiero e nella cui vita non c'è mai un minuto di comunione con Madre Natura, e abbastanza regolarmente manifestano comportamenti un tantino instabili e un tantino strani. Non capiscono che la cosa sia un problema perché la loro idea di ciò che è un essere umano non comprende in nessun modo ciò che non è un artificio umano.
Del resto la nostra cultura ci suggerisce che la Natura vada dominata, che ci sia una lotta tra l'uomo e la Natura, che la Natura sia pericolosa ed ostile, e così via. I frutti di questa mentalità sono lì da vedere, e nelle metropoli si esprimono al massimo. L'idea di Partnership con il qualcosa là fuori di cui abbiamo parlato nello scorso capitolo include anche questo aspetto, è la consapevolezza che noi non siamo qualcosa a parte rispetto al resto dell'Universo, ma ne siamo espressione e ci muoviamo in comunione con esso. Ecco perché non crediamo a quello che si dice ma crediamo a quello che sentiamo e intuiamo.
▶ Creazione
La Creazione è la caratteristica divina di cui una scintilla è presente ovunque e quindi anche nei mammiferi, nei primati superiori e massimamente espressa in noialtri scimmie-che-si-lavano grazie ai potenti strumenti che abbiamo a disposizione.
Considerando tutto l'Universo dimostra un'incredibile tendenza ad auto-crearsi dalla complessità caotica, dimostra un gusto e una tendenza verso la forma, il movimento, la simmetria, l'ordine, e questo a dimostrarne una natura duale fatta tanto di Materia quanto di Coscienza, tanto di Memoria quanto di Creazione, e da questo punto di vista noi siamo curiosamente ricorsivi dato che siamo sì un frutto di questa natura, ma un frutto che la incarna e riassume divenendo creatori noi stessi; oppure semplicemente noi vediamo un Universo che ci riflette, anche se a questo punto sarebbe più corretto e meno egocentrico ammettere che siamo noi a riflettere la natura dell'Universo, ed eccoci tornare al discorso dello Specchio.
Insomma figli di Dio a sua immagine e somiglianza, solo che non è un Dio con la barba, non lascia leggi, non parla, non scrive né manda a dire, non ha problemi psicologici con la tua nudità o sessualità, non ha frustrazioni per cui voglia la tua sottomissione e prostrazione, perché in fondo è abbastanza corretto affermare che Tu sei Dio. Anche Tu, per lo meno. Quello che va bene a te va bene a Dio, e per la verità a lui (o Lei) va bene tutto: dalle specie di predatori violenti che vivono di orribile assassinio, alla pacificità delle piante, dai serial killer ai santi: ogni cosa arricchisce il quadro.
Al di là di queste speculazioni filosofico-religiose, quello che ci interessa qui è che una scheggia di questo potere creativo è anche in noi, e a ben guardare è l'aspetto più interessante della vicenda umana e della vita: senza Creazione tutto gira eternamente in tondo, e sappiamo che l'Universo diventa impaziente quando si annoia - vedi la fine che hanno fatto i dinosauri. Creare, fantasticare, immaginare, è la componente più importante del gioco perché senza di essa tutto sarebbe rimasto caos e abitudine senza vita. Invece la triade abitudine-caos-creazione ha dato forma a tutto ciò che vediamo, e ognuno di noi ha gli strumenti per creare cose nuove, aggiungere complessità, creare nuovi percorsi.
All'Universo piace la novità.
Quindi una componente fondamentale tra gli strumenti del Reality Surfer è la Creazione, nel senso di utilizzare l'immaginazione per dipingersi la strada davanti ai piedi con la voglia di vederla realizzata, ed è qui che incomincia la Magia! Che cosa farà il qualcosa là fuori quando vedrà quello che stai pensando così intensamente?