Reality Surfing VII » Tecniche di movimento nel Flusso



Reality Surfing
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Stickyness: gli Attaccamenti

Stickyness significa tendenza ad aderire, appiccicosezza. Uso un termine inglese perché l'inglese è cool e spoglia il termine Attaccamenti da quell'aroma un po' stantio che capirai tra poco e che deriva da riflessioni originate nelle filosofie orientali, posto che comunque nel suo significato e utilizzo è assolutamente da considerare. Io lo riporto in un dominio più elettromagnetico immaginando la nostra Coscienza, o il nostro Reality Surfer, che vuole viaggiare e trasformarsi via via in nuove forme e sfrecciare nel Flusso di Realtà, e facendo questo incontra delle resistenze: una parte della resistenza è quella aerodinamica del Flusso, mentre un altro aspetto, o un'altra faccia della resistenza al movimento è nella sua stessa natura e nella tendenza delle cose, e si manifesta come Attaccamenti.





Ci sono due tipi di Attaccamenti: Attaccamenti Emotivi e Attaccamenti Funzionali.

Il tema degli Attaccamenti Emotivi va trattato a parte per noi occidentali, perché la nostra dualità polarizzata di origine culturale ci porta ad uno squilibrio tipico fatto di forti attaccamenti emotivi da una parte che corrispondono a grandi paure dall'altra: tipicamente noi confondiamo l'attaccamento con l'Amore (che è apprezzamento, non possesso, dipendenza) e l'attaccamento porta con sé la paura della perdita e quindi l'ansia, l'angoscia.

Fin dai tempi di Buddha è stato chiaro che l'impermanenza, cioè il fatto che niente dura, tutto nasce, cambia e muore continuamente, rende inevitabile la sofferenza derivante dagli attaccamenti, per cui l'unico modo di andare in equilibrio è maturare un adeguato distacco da ogni cosa o persona basato sulla consapevolezza della sua impermanenza, lasciando solo l'Amore nella sua forma più pura che è apprezzamento.

L'altro aspetto della Stickyness riguarda gli Attaccamenti Funzionali, che sono semplicemente tutte le cose che fanno parte dell'assetto organizzativo, che sono utili in qualche modo e che tendono ad entrare nell'abitudine e quindi a radicarsi nel modo in cui si sviluppa il tempo. Questo tipo di resistenza ha un senso finché questi elementi hanno una reale funzionalità, ma nel momento in cui cominciano a diventare un ostacolo vanno abbandonati. Anche in questo caso una buona percezione di Sé, delle proprie emozioni, delle proprie aspirazioni può indicare agevolmente quali elementi è strategico eliminare per ridurre il peso e migliorare l'aerodinamicità.

Il Reality Surfer sa che l'obiettivo del gioco è il gioco stesso, cioè l'esperienza del surfare attraverso la Realtà, non ammassarsi addosso un'infinità di oggetti e servizi che lo inchioderebbero a terra.


L'arpione magnetico

Una delle conseguenze del capire che tutto quello che pensi di sapere o capire della Realtà esiste solo nella tua mente è che non sei più in grado di formulare previsioni su ciò che è possibile e ciò che non lo è, e su quali conseguenze potrebbe avere ciò che fai. In questa situazione ci sono solo due sentimenti possibili, che sono anche gli unici due che esistono: o ascolti la Paura, o segui l'Amore.

Partendo dalla constatazione che sei in Equilibrio, e che probabilmente sarai sempre abbastanza in Equilibrio, l'unica direzione che ha senso prendere è quella verso ciò che ami, senza nemmeno porti la questione di come arrivarci perché dato che non sai come stiano le cose né come funzionino, non puoi immaginare come potrebbero andare; tutto ciò che sai è che là c'è la Visione di quello che desideri essere e fare, e da Te fino alla Visione una nebbia di incertezza in cui troverai i molteplici percorsi che ti ci condurranno.




Nel momento in cui comincerai ad essere magnetizzato dalla Visione tenderai a spostarti sempre più verso di essa ogni volta che casualmente il movimento del Flusso ti offrirà un percorso, dandoti l'impressione che qualche misteriosa forza stia macchinando per condurti là (il che non è del tutto escluso). Per queste ragioni puoi immaginarlo come un Arpione Magnetico: non ti interessa come arriverai là, ma la Visione che hai pensato e che hai visto chiara diventa l'obiettivo, ed è come se avessi scagliato un arpione in quel punto della Realtà, l'avessi agganciata e ora ne venissi attratto.

Durante il percorso gli Strumenti del Reality Surfer ti saranno di grande aiuto: Osservazione, Attenzione, Immaginazione e gli altri in questo post saranno le chiavi per una rapida traversata.


Spinta e Attrazione

Ci sono due modi di muoversi verso la Visione, due aspetti, due forze da mettere in campo: Spinta e Attrazione.

Puoi immaginare la Spinta come il movimento volontario che serve soprattutto ad allontanarsi da un punto, ma ovviamente se lo fai ti orienti già nella direzione desiderata; io lo immagino come la contrazione del polpo o della seppia che strizza fuori l'acqua tra i suoi tentacoli così che per reazione ne risulterà una spinta momentanea nella direzione opposta. Può essere utile per staccarsi da qualche elemento di Stickyness o semplicemente per disimpegnarsi da una situazione che comincia a diventare fastidiosa.

L'altro aspetto, che gioca di rimbalzo con la Spinta, è l'Attrazione, che è il meccanismo dell'Arpione Magnetico e si basa essenzialmente sull'Amore per la Visione tenuta sempre viva e quindi sempre vigile per le opportunità, sempre al lavoro per realizzarsi, sempre presente per tenere alto il livello di Energia e quindi rappresentando il faro, la Luce, il Motivo per cui tutto ha un senso.




Lo preciso per scrupolo: la Visione può cambiare nel tempo, anzi lo farà. Ecco perché bisogna stare attenti alla Stickyness e naturalmente - non vorrei nemmeno fare questa precisazione - si suppone che il Reality Surfer non abbia preso impegni vitalizi o troppo rigidi in alcuna forma con alcuna entità. In quel caso infatti, la Visione realizzata potrebbe non esercitare più alcuna Attrazione, di conseguenza non fornirà più alcuna Energia, e non ci sarà alcuna Luce.

Energia e Luce provengono dalla Visione solo finché lo fanno. Se cessano di farlo, è tempo di darsi una bella Spinta!


Summoning (creazione e risposta)

Il termine inglese Summoning significa chiamare a raccolta, evocare, e lo uso perché l'inglese fa figo e ci vuole per descrivere un aspetto veramente chiave del Reality Surfing.

Il tuo lavoro creativo è preparare mentalmente la Realtà che vuoi, definirla, esercitarti in anticipo costruendola nella mente. Una cosa che scoprirai è che se tu costruisci in anticipo, attraverso l'immaginazione, il modo in cui vuoi che le cose vadano, sia per quanto riguarda le tue azioni sia per quanto riguarda ciò che hai attorno, è come se creassi una corsia preferenziale per il Futuro, hai steso una "linea di forza" nel Tempo che costituirà una specie di binario su cui le cose tenderanno ad andare. Più solida è dentro di te questa immagine maggiore è la tendenza delle cose a prendere quella strada. L'unica dimostrazione che tu possa avere di questo è provare in prima persona.




Questa tecnica vale sia per programmare le prossime due ore sia per obiettivi molto lontani. Quello che conta è un certo grado di persuasione: non basta immaginare delle fredde immagini sulla superficie della mente razionale; devi raggiungere un sufficiente Dubbio Cosmico da poter credere che possa funzionare, e a quel punto sentire quello che stai immaginando, più nella pancia e nel petto che soltanto nella mente. Devi simularlo in modo così partecipato che ti sembra di esserci dentro, di starlo già vivendo, con le emozioni collegate e tutto quello che riesci a metterci. Non serve farlo a lungo, serve arrivare almeno per un secondo così in profondità che lo senti prendere forma dietro lo sterno, tra il cuore e lo stomaco.

È per questo che ho chiamato Summoning questa tecnica, perché in un certo senso sei come l'Apprendista Stregone che evoca dal Regno della Possibilità Infinita un futuro piuttosto che un altro, e non ha importanza se accade o è suggestione, se è Fisica o Psicologia: queste due scienze riportano alla dualità concettuale Soggetto-Oggetto, ma quello che ti interessa è se funziona o non funziona, e ti dico che funziona. Se sei prudentemente scettico: bravo! Il Reality Surfer dubita di tutto.

Allora prova.

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