Reality Surfing IV » il Toro
Reality Surfing
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Il Toro è certamente un animale cornuto, ma è anche una figura geometrica:
A noi questa figura è utile per rappresentarci noi stessi nella Realtà. Il Toro ha un centro in cui tutto confluisce e da cui tutto riparte per un nuovo giro, possiamo immaginarlo animato con un continuo ruotare e ciclare dal centro verso fuori, in espansione verso la periferia, poi in contrazione e di nuovo al collasso nel nucleo centrale.
Questa figura può rappresentare molti aspetti dell'Universo (la forma del campo magnetico, la dinamica di flusso delle galassie, ma puoi anche immaginare il Big Bang come il "passaggio dal centro") e anche della vita psichica, e a noi ora interessa soprattutto quella.
Questa figura può rappresentare molti aspetti dell'Universo (la forma del campo magnetico, la dinamica di flusso delle galassie, ma puoi anche immaginare il Big Bang come il "passaggio dal centro") e anche della vita psichica, e a noi ora interessa soprattutto quella.
Nella tradizione indiana dei Chakra, i 7 vortici energetici del nostro corpo, l'idea è che ci troviamo in un flusso continuo di energia, la Kundalini, che entra da sotto, all'incirca dall'ano, ed esce dalla sommità della testa, in quello che viene chiamato il loto dai mille petali. È solo un piccolo passo immaginare che ci sia un ciclo continuo per cui l'energia che si apre nei mille petali ridiscende e rientra dal punto più basso, formando così il Toro.
Un amico usa una definizione splendida sia nella forma sia nel significato per indicare un aspetto ineludibile dell'Esistenza: le cose che hai nel culo.
La parola stessa culo e l'immagine di avere nel culo si spiega da sola: parolacce, volgarità, i lati oscuri del linguaggio che corrispondono ai lati oscuri della Vita che corrispondono ai lati oscuri dell'Esistenza nel suo insieme.
Il primo lato oscuro (che hai nel culo) è il fatto che ahimè esisti, sei qui, ti tocca. Da qui in avanti ci sono molte altre cose - il fatto che hai dei bisogni, il fatto che il mondo è fatto com'è fatto, il fatto che appari come appari, il fatto che prima o poi sarai sottoterra, e così via - tutte cose che hai nel culo, cioè che ti sono date, non le hai scelte, te le prendi e le prendi dove vogliono loro, non tu: nel culo.
Nota come il ruolo di tutte queste cose simbolicamente sia in parallelo con la Kundalini: sono l'energia che ti spinge; correndo a ritroso attraverso il tuo corpo dall'ano alla fontanella, costituiscono le spinte e le condizioni primarie che filtrate, elaborate e mescolate con tutti gli altri ingredienti producono l'esplosione caleidoscopica della tua creatività nell'essere qui e ora viaggiando attraverso il Mondo.
Nota anche un paio di altre cose:
La prima è che mescolando saggezza e tradizioni di conoscenza il centro del Toro non si colloca nella testa ma nel petto, dietro lo sterno e all'altezza del cuore e del IV Chakra; nella tradizione dei Chakra quello è il punto in cui convergono sia le spinte del corpo provenienti dai 3 Chakra più bassi, sia le spinte della Mente e dello Spirito generate dai 3 Chakra più alti, quindi è dove si fondono ed è il punto focale da cui tutta la Realtà viene influenzata e/o generata; secondo molti, la "sede dell'anima" non sarebbe 2 centimetri dietro gli occhi - cioè il nostro punto di osservazione apparente - ma in quel punto, il baricentro del Corpo che guarda caso è proprio dove senti le più profonde manifestazioni emotive. Quel punto è il fuoco centrale attorno a cui tutto ruota e sarebbe lì, tra carne e cervello, il vero punto in cui risiede l'Io, la Coscienza, e non nella Mente come capita di pensare a noi occidentali; in occidente i Santi sono rappresentati con un alone di Luce (aureola) attorno alla testa, nel resto del mondo l'alone è attorno a tutto il corpo. Noi non siamo la nostra idea di Sé (Ego), che essendo un'idea è un oggetto mentale/razionale e non corrisponde a ciò che siamo realmente. Nella nostra ottica, il cervello viene declassato da centro del sistema a strumento del sistema, un attrezzo che deve servire il Sistema [Io] nel raggiungere i propri scopi e non deciderne di propri e costringere tutto il sistema a seguirlo, generando conflitti e insoddisfazione a non finire.
La seconda è che si può facilmente stilare una classifica di ciò che occupa il nostro buco nero psicologico: al primo posto in classifica troviamo proprio Lei, la Nera Signora, Sua Maestà la Morte (applausi, prego!); al secondo la Malattia, al terzo il Dolore Fisico, e a scalare tutte le altre cose che possono essere più soggettive. Una tentazione che abbiamo è quella di ignorare questi elementi, di nasconderceli sperando solo di andare avanti abbastanza tempo da non farli arrivare mai mentre pensiamo ad altro e ad altri, ci auto-convinciamo che i nostri reali problemi siano la politica, l'economia, la nostra carriera, la nostra somiglianza ai vicini e altre sciocchezze di questo calibro. A questo proposito leggi: Sconfiggere la Morte: scacco in 3 mosse.
Finché continui così rimani in apnea sott'acqua, te lo do abbastanza per certo. Glub-glub.
Nota anche un paio di altre cose:
La prima è che mescolando saggezza e tradizioni di conoscenza il centro del Toro non si colloca nella testa ma nel petto, dietro lo sterno e all'altezza del cuore e del IV Chakra; nella tradizione dei Chakra quello è il punto in cui convergono sia le spinte del corpo provenienti dai 3 Chakra più bassi, sia le spinte della Mente e dello Spirito generate dai 3 Chakra più alti, quindi è dove si fondono ed è il punto focale da cui tutta la Realtà viene influenzata e/o generata; secondo molti, la "sede dell'anima" non sarebbe 2 centimetri dietro gli occhi - cioè il nostro punto di osservazione apparente - ma in quel punto, il baricentro del Corpo che guarda caso è proprio dove senti le più profonde manifestazioni emotive. Quel punto è il fuoco centrale attorno a cui tutto ruota e sarebbe lì, tra carne e cervello, il vero punto in cui risiede l'Io, la Coscienza, e non nella Mente come capita di pensare a noi occidentali; in occidente i Santi sono rappresentati con un alone di Luce (aureola) attorno alla testa, nel resto del mondo l'alone è attorno a tutto il corpo. Noi non siamo la nostra idea di Sé (Ego), che essendo un'idea è un oggetto mentale/razionale e non corrisponde a ciò che siamo realmente. Nella nostra ottica, il cervello viene declassato da centro del sistema a strumento del sistema, un attrezzo che deve servire il Sistema [Io] nel raggiungere i propri scopi e non deciderne di propri e costringere tutto il sistema a seguirlo, generando conflitti e insoddisfazione a non finire.
La seconda è che si può facilmente stilare una classifica di ciò che occupa il nostro buco nero psicologico: al primo posto in classifica troviamo proprio Lei, la Nera Signora, Sua Maestà la Morte (applausi, prego!); al secondo la Malattia, al terzo il Dolore Fisico, e a scalare tutte le altre cose che possono essere più soggettive. Una tentazione che abbiamo è quella di ignorare questi elementi, di nasconderceli sperando solo di andare avanti abbastanza tempo da non farli arrivare mai mentre pensiamo ad altro e ad altri, ci auto-convinciamo che i nostri reali problemi siano la politica, l'economia, la nostra carriera, la nostra somiglianza ai vicini e altre sciocchezze di questo calibro. A questo proposito leggi: Sconfiggere la Morte: scacco in 3 mosse.
Finché continui così rimani in apnea sott'acqua, te lo do abbastanza per certo. Glub-glub.
Per cominciare a fare Reality Surfing anziché annaspare tra gli incubi devi girare la loro energia in positivo, farla scorrere in modo tale che il ciclo sia completo, il che si traduce nell'accettarli, fartene una ragione, metterli tra le cose date (che hai nel culo) e farci la pace, concentrandoti sulla spinta che le altre cose - quelle che ti entusiasmano - ti possono dare, producendo l'energia che ti serve così che il Tutto abbia un senso. Il modo per fare questo è andare dritto nell'incubo, strusciartici, farci l'amore finché non diventerà parte di te, integrato nella tua visione e presente nel tuo panorama in ogni momento, così che sia completo. Devi accettare ogni possibilità senza esclusioni a partire da ora. La tua forza proviene dal fatto che niente ti fa più paura, che sei pronto a vedere ed affrontare qualsiasi cosa, ed è una questione che riguarda tanto il Corpo quanto la Mente.
La Vita comincia dove finisce la Paura.
Osho
Se non lo fai - ed è quello che succede quando sei barricato nel tuo Ego e usi la tua energia per reprimere le consapevolezze del'inevitabile - sei inchiodato in una lotta senza fine con queste zavorre, preso nella tromba di un vortice verso il buco nero dell'anima. Non accetti la Morte, vuoi trattenere tutto, vuoi possedere tutto, sei ossessionato dalla tua fama, ti preoccupi dell'immortalità e vivi in un incubo personale di ansia, alienazione, costipazione, insoddisfazione e chi peggio ne ha ne metta, tentando di aggrapparti ad ogni cosa, e così diventi serio, cioè un essere che non si diverte.
Il punto è che l'Universo non è serio, ragazzo/a mio/a. Convincimi se pensi il contrario, argomenta. Parliamone. L'Universo è non-sense, l'energia dell'Universo è massima nel non-sense, che è ciò che ti fa ridere, e ridere che cos'è? Uno dei Grandi Misteri dell'Esistenza, ma è bello! Ti esplode dentro questa energia luminosa e lasciarla scorrere, sentirla scorrere è fantastico. Ridere è una delle cose che danno senso a Tutto, e adesso spiegami perché dovrei essere serio. Spiegamelo bene, anti-scemo. Fammi uno schemino.
Se sei arrivato fino a qui con la lettura, comunque, conto che tu non appartenga alla categoria: ho ripetuto così tante volte hai nel culo proprio per far scappare quelli che, non avendo ancora accettato i lati oscuri dell'Esistenza, vengono disturbati dai lati oscuri del linguaggio - e del corpo, e della sessualità - e si espongono solo a ciò che è fintamente pulito, patinato, fiabesco proiettando le loro fobie sui Blogger volgari, i gay, gli immigrati e così via. Ci siamo capiti sul tipo. E comunque persone a quel livello di approfondimento difficilmente riusciranno a planare sulle onde della Realtà, quindi qui stavano solo perdendo tempo. Ma il bello arriva adesso.
Se sei arrivato fino a qui con la lettura, comunque, conto che tu non appartenga alla categoria: ho ripetuto così tante volte hai nel culo proprio per far scappare quelli che, non avendo ancora accettato i lati oscuri dell'Esistenza, vengono disturbati dai lati oscuri del linguaggio - e del corpo, e della sessualità - e si espongono solo a ciò che è fintamente pulito, patinato, fiabesco proiettando le loro fobie sui Blogger volgari, i gay, gli immigrati e così via. Ci siamo capiti sul tipo. E comunque persone a quel livello di approfondimento difficilmente riusciranno a planare sulle onde della Realtà, quindi qui stavano solo perdendo tempo. Ma il bello arriva adesso.
Il Grande Incubo dell'Umanità è la Morte, ma non è vero: la Morte non piace a nessuno ma è il Grande Incubo dell'Occidente materialistico, ed è perfettamente logico. In moltissime culture c'è una visione della Morte tale da non rappresentare questo gran problema, ma noi abbiamo avuto dei furbetti che ne hanno fatto strumento di controllo attraverso una spiritualità vuota, dogmatica ed irreggimentata, poi scalzata dalla Scienza che ha preso l'Universo e la Materia come le uniche cose che esistano davvero, e così la Morte è diventata un incubo, perché non c'è più un posto per la Coscienza nel mondo di cui abbiamo delirato.
Il punto è - e mi dispiace non trattarlo in modo esauriente qui - che basta guardarsi attorno: tutto è ciclico nell'Universo, tutto, in qualsiasi modo lo si guardi: tutto è onda, oscillazione, risonanza, su e giù, fuori e dentro, vedo non-vedo. L'Universo e l'Io sono una fase di distanziamento tra una Coscienza e la sua stessa immaginazione; le due fanno come tutto il resto, oscillano su e giù, sopra e sotto, si girano intorno una con l'altra: i tuoi occhi sono quelli dell'Universo, l'Universo è la sua propria fantasia di se stesso.
Dormi perché la tua Coscienza non può esistere continuamente, ha bisogno di fasi di non-esistenza per rigenerarsi. Muori ogni sera e rinasci ogni mattina (questo lo diceva già un profondo cultore della Coscienza e della sua natura: Siddharta Gautama detto il Buddha).
Devi prendere in considerazione la possibilità che una delle cose che hai nel culo è il fatto che non morirai mai, che non puoi, nemmeno se vuoi, perché tu non sei Gennaro, il tarchiatello di Quarto Oggiaro, sei nientemeno che Mr. Universo in persona, in una delle sue mille manifestazioni smemorate.
Il punto è - e mi dispiace non trattarlo in modo esauriente qui - che basta guardarsi attorno: tutto è ciclico nell'Universo, tutto, in qualsiasi modo lo si guardi: tutto è onda, oscillazione, risonanza, su e giù, fuori e dentro, vedo non-vedo. L'Universo e l'Io sono una fase di distanziamento tra una Coscienza e la sua stessa immaginazione; le due fanno come tutto il resto, oscillano su e giù, sopra e sotto, si girano intorno una con l'altra: i tuoi occhi sono quelli dell'Universo, l'Universo è la sua propria fantasia di se stesso.
Dormi perché la tua Coscienza non può esistere continuamente, ha bisogno di fasi di non-esistenza per rigenerarsi. Muori ogni sera e rinasci ogni mattina (questo lo diceva già un profondo cultore della Coscienza e della sua natura: Siddharta Gautama detto il Buddha).
Immagine di Fabio Magnasciutti |
Devi prendere in considerazione la possibilità che una delle cose che hai nel culo è il fatto che non morirai mai, che non puoi, nemmeno se vuoi, perché tu non sei Gennaro, il tarchiatello di Quarto Oggiaro, sei nientemeno che Mr. Universo in persona, in una delle sue mille manifestazioni smemorate.
Non è la più terribile notizia di sempre? O la migliore? Ambedue, per la Verità.
Per questo dicevo che ce l'hai nel culo. Ma d'altra parte, se ragioni in quest'ottica, parecchie cose cambiano: cominci a goderti l'esperienza, il qui ed ora, e cominci ad organizzarti per vivere da Highlander l'Immortale Iperdimensionale, perché se dev'essere per sempre allora meglio stare bene, no? Ma anche se non è per sempre... in ambedue i casi, per la Verità.
Per questo dicevo che ce l'hai nel culo. Ma d'altra parte, se ragioni in quest'ottica, parecchie cose cambiano: cominci a goderti l'esperienza, il qui ed ora, e cominci ad organizzarti per vivere da Highlander l'Immortale Iperdimensionale, perché se dev'essere per sempre allora meglio stare bene, no? Ma anche se non è per sempre... in ambedue i casi, per la Verità.
Ma soprattutto, se c'è del vero in questa visione in cui tu sei l'Universo che si diverte a navigare nel regno della propria immaginazione, dove finisce il potere che hai? Quali sono le vere leggi che regolano il funzionamento di questo ambiente che è fisico e materiale, ma al contempo psichico e mnemonico, potenziale e ipedimensionale? Non sei forse un po' Dio nel proprio Creato? E allora come eserciti il tuo rapporto con esso?
Se non c'è Materia ma solo Memoria, ed è memoria dell'Immaginazione, il trucco è semplice: IMMAGINA!