Post #666 » Di che parlano i Joker tra loro?
Ricevo e pubblico volentieri questa lettera originatasi nel Club Privé.
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PROPOSTA DI ARMISTIZIO
(A TEMPO DETERMINATO)
(A TEMPO DETERMINATO)
CON IL NOSTRO ARCINEMICO
Mio caro Joker,
adesso che siedi sulle macerie del mondo in fiamme e la tua risata si distorce nella smorfia di uno sbadiglio al ricordo delle antiche lotte, ti chiedo – è questo disfacimento dell’umanità un olocausto sufficiente a saziare il tuo appetito di Apocalisse?
Il tuo Arcinemico, despota senza più corona, vive ora bandito dagli uomini nell'eremo del suo esilio. Qui, misantropo e poeta, rievoca l’antico ordine distrutto e raduna i brandelli del suo esercito per un ultimo folle assalto verso il Cielo. Uno slancio destinato a stroncarsi tra le pale dei mulini.
E allora un dubbio mi toglie il sonno. Un tarlo che lascio come offerta sui tuoi altari per distrarti dalla noia del trionfo.
Tu sai che non ho mai dubitato della tua verità, ma forse è una moneta antica di valore troppo prezioso per metterla in tasca agli uomini. Come mai potrebbero spenderla? Forse comprandosi un caffè?
La saggezza presuppone un certo grado di alienazione dalle faccende del mondo, dal momento che esse non ci riguardano più. Eppure, a un terzo occhio, potrebbe persino essere complicato distinguere l’alienazione illuminata da quella dell'ebetudine in cui è sprofondato l’uomo moderno.
Ma se la prima è conseguenza di un affinamento del proprio lato spirituale/divino, la seconda è invece l’effetto della repressione del suo lato umano/bestiale.
È infatti in atto un oscuro disegno per distruggere la sovrastruttura culturale del mondo forgiata nella storia, e che solo apparentemente somiglia al nichilismo della saggezza.
Una terza entità si è messa di mezzo nel dualismo fra Dio e il Diavolo. Laddove tu indichi le nudità sotto la sottana della civiltà, questo nuovo nemico costringe gli uomini ad inginocchiarsi per sbirciarci voyeuristicamente sotto, nell'eterna posa del postulante.
Il suo scopo non è quello di risvegliare le masse, ma di addormentarle nel sonno della dimenticanza.
Ecco i punti programmatici per mezzo dei quali questo organismo parassitario opera con il subdolo proposito di apporre al tuo posto la propria firma sulla Fine della Storia:
1 - La sostituzione dell’etica con il bigottismo ecumenico e buonista del "volemose bene", la morale aristotelica ad appannaggio delle portinaie!
2 - Lo sfatamento di tutti i tabù, necessari per tenere in piedi l’impalcatura di una civiltà. Un esempio? La liberalizzazione sessuale che ha reso l’uomo schiavo della sua sessualità costringendolo a mendicare nel mercato apparecchiato nel tempio di Eros (a sua volta sostituito dalla pornografia).
3 - La guerra (il gioco di tutti i giochi) si fa, ma non si dice. Involgarita dal progresso della tecnica è stata appaltata a proletari disoccupati affinché essa non sia più a misura d’uomo e disdegni il contatto fisico (come ormai anche il sesso). Eppure la guerra, per quanto brutale e insensata, è un istinto insopprimibile dell’essere umano per sfogare il suo bisogno animalesco del conflitto e necessario a bilanciare l’uomo nel dualismo fra Eros e Ares, vita e morte.
4 - La Patria (mi viene da ridere a scrivere questa parola, io che come ogni italiano che si rispetti sono antipatriottico per nascita) è stata stuprata per favorire l’investitura di un unico Governo sovranazionale. Eppure sono le radici della propria cultura come popolo, che affondano nei meandri della storia, a dare all'uomo un’identità. Diversamente si troverebbe sradicato nella Creazione, disorientato e senza punti di riferimento. Come sarebbe desolante se venissero annullate le singole culture millenarie dei popoli a vantaggio di un’unica cultura totalizzante dell’indifferenziato, un naufragio di anime nel piatto mare dell’esistenza!
5 - La storia è stata cancellata dalla storia (perdona il gioco di parole). La storia è solo un manicomio (lo so, lo sai), ma un uomo che non ha coscienza del suo passato non può avere consapevolezza del futuro, e vivrà sospeso in un eterno presente (come gli animali d’allevamento quali vorrebbero che fossimo).
6 - Il culto del brutto ha usurpato l’altare della Bellezza, unico palliativo dell’esistenza (non è nemmeno necessario scomodare il confronto fra l’architettura classica e quella moderna, ma basta pensare ai più piccoli utensili della vita quotidiana).
7 - La distruzione della famiglia e la desacralizzazione delle figure genitoriali con il fine di creare generazioni di "orfani" da indottrinare secondo i principi della nuova società/madre, questa Lamia che ci vuole tanto bene e si prende cura di noi.
8 - Dio è morto, Mammona ha preso il suo posto.
9 - La Chiesa (ma tu guarda se mi tocca difenderla!) che ha perso la grandezza terrificante degli incensi e le cattedrali, e che ha abolito l’inferno per non turbare la serenità di un qualunque commesso viaggiatore.
10 - Il dovere (che parolaccia!), ma che serve a impregnare di significato le ore del riposo e del gioco, sostituito da un edonismo sfrenato e accattone che imputridisce gli animi. E la virtù? Ridotta a un insipido fronzolo da mettersi all'occhiello nelle serate di gala.
Il prodotto di tutto questo? Esserini deboli, insignificanti, confusi, pusillanimi, innocui, brutti, repressi, alienati, inetti, manipolabili, pecore pronte per la tosatura.
Nobile è il conflitto contro il dispotismo della forza, ma non vi è maniera di difendersi dalla brutalità della debolezza!
Ebbene noi sappiamo che i pilastri dell’antico ordine, caduti giù come un castello di carte, sono solo ponti di fumo costruiti sul Nulla. Uno spirito illuminato non ha bisogno di essi perché non soffre la vertigine del vuoto, ma gli altri uomini?
Svegliarli tutti è impossibile (e aggiungo io, anche inopportuno).
E allora domando, non senti a volte nostalgia del tuo antico Nemico? Qualcun altro ha compiuto quel delitto che spettava a noi compiere, ha nascosto le prove ed ora indossa la sua maschera e il suo mantello.
Ma…il nemico del nostro nemico è nostro amico…e allora penso, forse queste due forze antitetiche devono fare fronte comune per costruire un mondo vitale, umano, di una bellezza degna di essere strapazzata, di una forza meritevole di essere annientata, UN MONDO CHE SIA ALL'ALTEZZA DELLA NOSTRA DISOBBEDIENZA!
Tu stesso in fondo, nel tuo lavoro di divulgazione, operi nell'ambito della cultura (una cultura periferica, sotterranea, che si scontra con quella dominante, ma che soccombendo ad essa va ad integrarla rendendola più forte e sana in questo processo di sintesi).
Volevamo bruciare il mondo e lasciare cataste di cadaveri dietro le nostre spalle. Eppure niente morti per ora, solamente una caterva di non vivi: l’appestata umanità che tanto ci disgustava non vuole saperne di soccombere e rantola comatosa aggrappata alla spina del nuovo ordine che a sua insaputa la tiene in vita, un accanimento terapeutico contro il mondo!
Tutto è sogno, ma proprio in questa lucida consapevolezza il genio che soffia sulla fiamma vitale dell’umanità reclama il suo diritto all'azione.
Forse la coscienza della verità, quella che Cristo tacque a Pilato, deve essere circoscritta a un'élite aristocratica di spiriti eletti, perché la libertà è un fardello di cui solo un uomo libero può farsi carico. Ma per risvegliare i nostri animi appisolati nell'esilio celeste, forse dobbiamo sporcarci con il mondo e ripristinare la menzogna della Bellezza e della civiltà. E quando essa tornerà a sedere sulla sua nuvola di fumo, le faremo la guerra per sgranchire la nostra furia dalla noia.
Una guerra che, mio caro Joker, siamo destinati a perdere, come forse è giusto che sia…con una risata sul volto nell'attimo della disfatta, perché alla fine la vita trionfa sempre.
E allora ti chiedo, stiamo sbagliando nemico?
E ancora, vale la pena risvegliarsi dal torpore della nostra impassibilità divina e giocare a questo gioco umano troppo umano? O dovremmo ritirarci in campagna come il Dio di Gaber?
Tuo Panurge.