Bufale




Poco fa cercavo una definizione di gentismo e durante la peregrinazione incappo in un interessante articolo sulle bufale. In estrema sintesi, le bufale sembrano essere di 2 tipi:
  1. qualcuno crea una falsità studiata per attrarre il pubblico (non la gente, per carità) e guadagnare con i banner;
  2. qualcuno crea una falsità studiata per essere tale agli occhi di alcuni e credibile agli occhi di altri, a scopo di divertimento dei primi ai danni dei secondi.

Nell'articolo è citato uno "specialista" che spiega che ci sono sempre in gioco meccanismi di definizione dell'Ego attraverso il contrasto: nel primo caso chi viene additato è chi nasconde la Verità, chi non garantisce la Giustizia, etc.; nel secondo caso è chi crede alle bufale.




Quello che colpisce me (ecco il mio Ego - subdolo bastardo! - che tenta di definirsi attraverso il contrasto con chi non la vede come me) è che il solo concetto di Bufala implica che ci sia una Verità, per cui il suo utilizzo è pericolosamente egoico di per sé, a meno che tu sappia dove trovare informazioni affidabili.

Ma se non uso il termine Bufala che significa? Che non esistono le bufale?




Impossibile, le bufale esistono. Houston! Abbiamo un problema!

Abbiamo una bella dualità [Bufala/Verità] e abbiamo la prova schiacciante che le bufale esistono, quindi devono esistere anche le verità, il problema è trovarle. Allora entriamo nel dedalo delle cosiddette fonti attendibili e, intervistando le menti brillanti che ridono di chi crede alle bufale, scopriamo che hanno, a seconda dei casi, una fede incrollabile nelle notizie del Corriere o dei TG, oppure nell'esito della ricerca scientifica e medicale, e il tipo di reazione che presentano quando viene messa in discussione questa informazione (ad esempio così) è quello della profanazione, della blasfemia, della bestemmia in chiesa.

Da qui le implicazioni del nostro discorso vanno a lambire il problema dell'Autorità, su cui io ricordo sempre che [il Potere non si ha, si dà]; lambiscono l'epistemologia, cioè il discorso filosofico intorno alla conoscenza certa su cui ancora gli studiosi si lambiccano; e lambiscono a questo punto la mia (credo sia mia) definizione di [Realtà = consenso], e il consenso non è un grande fondamento per un filosofo.

A quanto sembra, quindi, è molto più facile identificare una Bufala che una Verità.

Umilmente suggerirei la soluzione del problema, ed è che la dualità [Bufala/Verità] non esiste, esistono solo diverse sfumature di Bufala.




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