La forma del gregge

Povera Donna, ti ho schiaffeggiata mica male nel precedente Predicozzo, vero? Con questo mi faccio perdonare, riportiamo le cose in pari, dato che tutti noi siamo stati schizzati in esistenza da un qualche SuperMaschio! Questo Predicozzo fa il paio con quello precedente ed affronta la posizione del maschio nel quadro della situazione demografica e della prossima estinzione del genere umano. Aggiornamento del 30/4: Stranamente, l'interesse per questo Predicozzo è sceso in picchiata rispetto al trend precedente. Ecco la mia teoria, la spiego soprattutto per le donne: dato che gran parte dei lettori del Gregge è maschio, è bastata un'occhiata al titolo per capire che cosa c'è qui dentro e quindi per scappare a gambe levate. Questo significa che per voi donne l'ascolto è vivamente consigliato, così capirete con chi avete veramente a che fare ogni volta che vi trovate di fronte all'apparenza di bicipiti d'acciaio, barba e tartaruga. Clicca qu

" PECORONI!!! " "Tira dentro la testa e chiudi il finestrino, prima che qualcuno venga a menarci." "Ma si può?!? Due ore che siamo in coda! Arriveremo stasera al nuovo Centro Commerciale!" "Eh, che cosa ti aspettavi? Mica l'hanno detto solo a te dell'inaugurazione..." "Eccerto, ma possibile che devono essere qui tutti IL PRIMO GIORNO ?!? Che cosa gli cambiava venire tra una settimana? Maledetti coglioni!" "Hai ragione." "Mi prendi per il culo? La ragione si dà ai matti." "Non solo ai matti." " ALLOOORAAA?!?! CI MUOVIAMO?!?! "

A dispetto della mia componente di Apocalypse Freak che vorrebbe solo stare a guardare la stupidità umana che si auto-annichila, faccio la mia parte per salvare la specie oltre al pianeta, e già che ci siamo anche il futuro di molti maschietti - quelli più saggi - che rischiano di cadere vittime del famigerato Baby-Time . Predicozzo qui sotto, e invito eventuali ascoltatori bilingui in altri paesi, specialmente Sud America, Somalia e Oriente in genere, a produrne versioni per il proprio paese, adattandoli al contesto e alla cultura locale. Clicca qui per ascoltare il Predicozzo su SoundCloud » CONTINUA A LEGGERE »

La vicenda del Canone RAI che ci hanno infilato su per la bolletta presenta molti aspetti veramente saporiti da enumerare. Il primo è solo una nota personale: io da anni ho buttato in discarica il mio ultimo televisore e non ne acquisterò mai più uno, quindi ho già provveduto ad auto-esonerarmi dal Canone. Quello che mi infastidisce è che dovrò ripetere l'operazione ogni anno, come se lo stronzo fossi io, ma in un paese governato da stronzi non può che finire così. Se ti chiedi che cosa potrebbe accaderti disintossicandoti dalla TV, questo è il post in cui lo descrivo . Col secondo aspetto invece iniziamo a godere forte: se hanno dovuto arrivare a questo stratagemma è perché veramente non lo stava più pagando nessuno, e questo dimostra che ormai stanno davvero perdendo la presa psicologica sulla popolazione. Io attendo con ansia le prossime elezioni, a cui NON parteciperò, e mi aspetto un'affluenza sotto il 50%, che sarà un momento bellissimo: gli st

Nei giorni scorsi ho passato una mattinata a dare una mano a delle persone, due uomini intorno alla sessantina. Era una bella giornata di primavera, di quelle da andare in giro in maglietta già da metà mattinata - di certo più facile quando utilizzi la muscolatura più della materia grigia - e, finite le nostre faccende, era finalmente ora di rifocillarci. La mattinata di attività fisica all'aperto aveva lasciato la piacevole sensazione di vaga anestesia corporea delle endorfine in circolo e, nell'ultima mezz'ora, uno di loro ed io avevamo preparato dei tagliolini alla crema d'asparagi, con abbondante olio d'oliva e parmigiano, e preparato la tavola. La pasta era nei piatti fumante, la porta era aperta e lasciava entrare una fetta di luce solare, un rettangolo di fogliame verde dell'esterno, il cinguettio degli uccelli e il suono lontano di qualche automezzo sulla vicina autostrada, qualcuno che ancora non si era fermato per il sacrosanto pasto. Mentre mi

"Piove." "Chi?" "Cosa?" "Chi è che piove?" "No, dico: ha cominciato a piovere!" "Appunto! Chi è che ha cominciato a piovere? Chi compie l'azione?" "...Mi preoccupi, sai?"

" ...ma ha un lieto fine? " Sembra una domanda desueta, e se lo è forse è un bene, perché smettere di aspettarsi il Lieto Fine è, per definizione, smettere di preoccuparsi del Bene e del Male e risolvere alla radice il vero problema: la Fine . Se ci è molto simpatico l'Inizio è perché ci è molto antipatica la Fine, e di pari passo va l' ansia dell'esito in Lieto Fine o Finale Triste . Ma, al punto di Equilibrio, una Fine è un Inizio, si può solo avere esperienza di esistenza, non di non-esistenza. Come sempre, dove c'è una tensione - in questo caso la tensione verso il Lieto Fine - c'è anche una soluzione per risolverla, da qualche parte dove non te l'aspetti perché è anche un punto Oscuro. Smettere di tendere con forza a qualcosa è certamente depressivo per l'Economia, ma può anche essere che l'Economia sia depressiva per te. Ti appare così sorprendente? Se vivi preoccupandoti del colore della Fine vivi entro muri stre

Un tempo si sperava che fosse dopo la Morte, oggi si spera di ottenerla attraverso medicina e tecnologia. Ma in entrambi i casi c'è un grosso equivoco di fondo, la direzione dell'Eterno è ortogonale al Tempo: il Tempo è l'immagine in movimento dell'eternità  (Platone). Clicca qui per ascoltare il Predicozzo su SoundCloud

Pensiamo di cambiare il mondo quando votiamo i politici, ma poi vediamo che i politici sono scelti dall'Economia e servono i mercati. Quindi per cambiare il mondo dobbiamo lavorare sui mercati , non votare i politici, e votiamo sui mercati ogni volta che mettiamo mano al portafogli . Fine del post, adesso solo esempi. Se compri la verdura e la carne dell'azienda agricola fuori dal paese, stai votando per lei anziché sui grandi traffici, stai votando il Km0 e contro le grandi navi container. Se non compri l'auto e usi bici e mezzi pubblici stai votando contro l'inquinamento e il consumo di risorse e rinforzando i mezzi pubblici e le piste ciclabili. "DEMOCRAZIA: due lupi e una pecora che votano per che cosa si mangia a cena" Stai quindi realizzando la prescrizione di Gandhi - tra gli altri - per cui tu sei il cambiamento che vorresti vedere , cioè fai la tua parte e sei anche un esempio che gli altri potrebbero tendere ad imit

"C'è un potenziale problema logico con il concetto di necrologismo , per indicare i neologismi nati morti." "Sarebbe?" "Noi l'abbiamo già usato diverse volte, quindi non è un termine morto alla nascita, anzi risuona . Debolmente, ma risuona." "Eh. Bene, buon per lui." "Ma il punto è che quindi il necrologismo non è lui stesso un necrologismo , ma un neologismo . Cioè X è diverso da X, il che è assurdo!" "Anche il termine gatto non è un gatto, eppure se la passa benissimo. Ti ho già detto che sei un pirla?" "Sì, prima, per le macchine." "A posto così allora."

Cito da una pagina di Facebook chiamata " Il giardino degli Illuminati ": La serietà è una malattia, non un metodo. Porta alla morte, non alla vita eterna. La vita è gioco, divertimento, perché l’esistenza è un circo incredibile. È divertimento – i colori dei fiori, tanti bellissimi animali, uccelli, nuvole, e tutto senza un motivo, senza uno scopo: tutte queste cose non hanno alcuno scopo. La vita non ha una meta, è un gioco. È abbondante energia, energia che trabocca – l’esistenza continua a espandersi. Non è stata creata da un dio – quando qualcosa viene creata, è per uno scopo. Quando qualcosa viene creata, c’è un motivo, e quando qualcuno crea, il creato non può essere altro che una macchina. L’esistenza non ha uno scopo, rimane eterna, un gioco eterno dell’energia in milioni di forme. Divertimento è la parola più sacra, molto più sacra di preghiera. È l’unica parola che ti dà il senso del gioco, che ti fa diventare di nuovo bambino. Puoi metterti

"Per un certo periodo della mia vita, ogni 5 anni mi ritrovavo con 30.000 euro di risparmi. Allora compravo un box, e lo affittavo. Adesso ne ho 5, e mi fruttano discretamente." "Anch'io avevo quei risparmi, e mi ci compravo ogni volta una bella auto." "Quindi adesso hai un po' di rottami e basta." "D'epoca." "Rottami. Non sono state grandi investimenti." "Eh, sì." "Eh, già. Sei un pirla." "Eh, sì." "Eh, già." [lungo silenzio] "Però mi sono divertito." "Eh, già." "Eh, sì."

Non posso scrivere questo post. Davvero, non insistere. La Figa è un tema sconfinato quanto l'Universo, non saprei nemmeno da che parte partire: da sopra? Da sotto? A smorzacandela? Trovato! Parto da una banalità: l'Uomo esce dalla Figa e per il resto della sua vita tenta di rientrarci . Ahah! La dice credo John Travolta in un film di 20 anni fa, però io ci vedo un doppio significato - sarà perché sono schizofrenico - al livello superficiale è che l'Uomo vuole solo scopare, ed è giusto per non apparire come è che si impegna in mazzi di fiori ed anelli d'ottone; ma al secondo livello vorrebbe rientrare nella Figa perché è da quando ne è uscito che sono iniziati tutti i problemi del mondo (letteralmente) con la paura del vuoto, della Morte e la ricerca continua di un significato che non c'è. In questo senso l'intento di rientrare nella Figa ha una potenza aggiuntiva: non è solo una questione di conigliare furiosamente per qualche min

Scusa, caro Lettore, per il momento di relativo silenzio stampa, è dovuto ad una delle mie fasi cicliche di " inspirazione "... faccio un po' come una spugna: alterno momenti di stasi in cui leggo, curioso, approfondisco, osservo, cioè assorbo , a momenti di eruzione creativa in cui non riesco a dormire se non scrivo o faccio le altre diavolerie. Comunque ormai dovremmo esserci, ho concrescenze in maturazione e nel frattempo ti piazzo lì un bel Predicozzo cotto&mangiato , nel senso che è arrivato e al volo te lo servo, così, tanto per intrattenerci ancora un po'.

"Ti capita mai di inventare dei neologismi ?" "Sì, ma per lo più invento necrologismi , cioè invento parole che muoiono lì, alla nascita. Mai più qualcuno se le filerà." "Soddisfazioni." "Eh, sì." "Eh, già."

Sebbene la logica da bar faccia supporre che tra un secolo saremo ancora qui a decidere se votare per la sinistra che fa cose di destra, la destra che fa cose di centro o il centro che è fuori di testa, io, per varie ragioni che in parte sono sparpagliate nei passati post - oltre che in tutta la web-sfera - sospetto che tra un secolo non saremo qui affatto. Anche senza una visione sincronistica delle cose, qualcosa fa vedere la Storia umana come i 3 botti che chiudono ogni serio spettacolo di fuochi d'artificio, o come il crescendo che precede il poderoso accordo finale dell'orchestra: è in arrivo un lungo silenzio. Da qualunque parte la si guardi, l'Apocalisse sembra proprio lì-lì. Possiamo non sapere quale forma prenderà di preciso, ma il suo odore riempie l'aria: le estinzioni di specie aumentano esponenzialmente, i meteoriti verso la Terra aumentano esponenzialmente, la Terra stessa è sempre più inquieta, noi come specie ci stiamo espandendo

"È finto l'autovelox, c'è solo il cartello. E sono pugliese." "Appunto, allora lo sai quel proverbio egizio?" "No." " È sempre preferibile un dio-gatto a un dio-cane ." "Mhm." "Profondo, eh?" "In effetti. Ma sei sicuro che sia un proverbio egizio?"