Il regalo che piange (lettera aperta ai ProVita™)




Tra le molte formule retoriche con cui copriamo di zucchero gli accidenti dell'animalità, una delle più disgustose è quella usata dai giornalisti per dire di PincoPallino che una donna, con cui lui ha fatto sesso, non solo è rimasta ingravidata, ma non ha nemmeno avuto la coscienza di abortire per tempo, e ha svaginato un nuovo umano, uno pseudo-clone di PincoPallino, che poi gli ha appioppato.

Ecco, a volte un giornalista potrebbe scrivere che lo pseudo-clone sarebbe "un regalo" che lei gli ha fatto.


UN REGALO

Porca troia.




A parte che stiamo parlando di un poveretto che dovrà sorbirsi la stessa prigionia nella realtà che ci stiamo già sorbendo noi, non di un oggetto o di un cane che possiedi. Alla fine sarà una persona, cosciente, che dovrà sorbirsi anni di sQuola e decenni di schiavitù lavorativa a causa della morsa dei suoi bisogni, annaspando nel vuoto della vita e tra le infinite puttanate del mondo (religione, politica, cultura, monogamia, infatuazioni, etc) solo per poi morire e marcire. A parte questo.

Questa retorica di merda serve purtroppo a gonfiare l'autostima di pancine e dintorni, donne che non hanno nient'altro da offrire che moltiplicare le sofferenze del mondo creando nuovi soggetti che le sperimentino e, diciamocelo: non è una capacità che gli sia costata così tanta gavetta, se non quella fatta sui sedili posteriori prendendo colpi di cazzo da una processione di primati sbronzi.




Qualcuno deve raddrizzare la stortura di questa retorica, bisogna compensarla portando alla luce l'altra faccia di quello che c'è nel mondo, cioè un punto di vista come il mio, sparato ad alzo zero e senza filtri.

Personalmente tengo a ribadire chiaro un concettino alla metà femminile del mondo: l'unico regalo che avete da dare a me ce l'avete tra le gambe, e per il resto possiamo al massimo darci supporto reciproco nel tollerare l'essere vivi, finché dura. Fine. Non sognatevi neppure di estrarre da quel cilindro organismi, cloni, pseudo-cloni, et similia. Non solo non mi interessa l'articolo, mi interessa molto non vederne in giro, mai.




Se il piano è produrvi in questo tipo di generosità nei miei confronti, sparite a fare in culo immediatamente, non serve nemmeno che iniziamo una conversazione, l'incomunicabilità tra noi è radicale: voi siete quelle de La vita è meravigliosa™, io sono quello che si addormenta col sorriso pensando alle estinzioni di massa. È abbastanza chiaro?

Post finito.

Sono stato troppo piacione, anche questa volta?





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