BREAKING NEWS: i vecchi muoiono
È questo che emergerebbe da una sorprendente ricerca scientifica neozelandese, che ha tutte le carte in regola per stravolgere la nostra visione del mondo: i vecchi avrebbero una capacità di morire impareggiabile, al cui confronto il resto della popolazione letteralmente scompare!
È sorprendente come i vecchi, che non sono più abili alla riproduzione, che non sono più granché funzionali al lavoro, che hanno facoltà mentali ridotte ed irrigidite, che insomma paiono debilitati in tutte le normali funzionalità umane, abbiano una capacità residua in cui eccellono, svettando di gran lunga sopra tutti gli altri: morire.
Lo studio, condotto su un ampio campione di soggetti seguìti attraverso alcuni decenni, evidenzierebbe come la capacità di morire cresca esponenzialmente di pari passo con l'età, raggiungendo il massimo proprio nella terza età, dove la curva vira verso infinito, tanto che nessuno parrebbe raggiungere la quarta età.
Nel documento si legge come non sia ancora chiaro il meccanismo preciso, dal momento che, almeno in apparenza, i vecchi non morirebbero spontaneamente come se finissero la batteria, ma parrebbero uccisi da eventi esterni quali patogeni di vario genere o da spontanei crolli di funzionalità di alcuni organi interni. Se questi risultati fossero confermati, resterebbe comunque al momento inspiegabile l'abnorme incidenza statistica di questi eventi, al punto che svariate teorie complottistiche si stanno già diffondendo sui social, mentre le autorità si stanno attrezzando per limitarne la diffusione attraverso appositi organi di controllo dell'informazione.
In diversi paesi associazioni di medici e scienziati hanno richiesto l'istituzione di un Ministero della Verità che controlli capillarmente la diffusione di notizie false ed allarmistiche, in attesa di un organo che svolga questa funzione a livello mondiale con pugno di ferro. Anche il direttore del team di questa ricerca, il professor Anagram Goddog, noto per la sua eccentricità, avrebbe commentato le reazioni scomposte allo studio con una frase sibillina che vi riportiamo testualmente: «Molte persone avrebbero solo bisogno di fare un viaggetto nel tempo indietro di un secolo».
Lo studio è al momento al vaglio della peer review, ma potrebbe presto essere pubblicato sulle più autorevoli testate scientifiche. È lecito attendersi a breve successivi studi che confermino o smentiscano i sorprendenti risultati di questa ricerca, che potrebbero aiutare l'umanità ad addentrarsi nei misteriosi meccanismi della vita e condurre allo sviluppo di nuovi farmaci e terapie, migliorando anche le strategie di prevenzione, quindi la qualità della nostra vita e saziando la nostra inestinguibile sete di conoscenza.