Sconfiggere la Morte: scacco in 3 mosse




Tra le ragioni per cui i bambini ci piacciono così tanto molti metterebbero in testa l'innocenza, cioè il non poter nuocere, che a me pare una boiata. Qualcuno correggerebbe allora il tiro precisando che significa il non conoscere il Bene e il Male, cioè il dualismo, e io ancora storto il naso.

No, i bambini ci piacciono così tanto perché ci ricordano come eravamo quando eravamo degli Dei, quando la nostra gioia splendeva come un Sole e il nostro dolore oscurava il Cielo come un uragano, quando i nostri desideri ed appagamenti erano puri ed assoluti ed eravamo ancora immortali come solo può essere chi non sa che esista una cosa chiamata Morte.

Da quello stato di beatitudine divina poi la strada è tutta in discesa, è la Caduta nella Materia: cominciano a programmarti, a limitarti, a dirti che sei maschio o femmina e se sei maschio è così e cosà e se sei femmina è titì e tità, che i tuoi genitali sono una cosa bruttabrutta e via etichettando e definendo finché non ti ritrovi a timbrare un cartellino in orario, che è il punto più basso che puoi raggiungere nell'asse che dalla divinità passa per l'animalità e continua a scendere fino al lavoro subordinato. In tutto questo, comunque, l'idea della Morte gioca un ruolo enorme ed è uno degli strumenti più potenti che esistano per determinare il modo in cui avviene tutto il resto della tua Vita.




Ciò che sappiamo è che siamo come ogni altra cosa nell'Universo, dalle galassie alle stelle, dalle piante agli animali: entità che emergono dalla Materia, maturano, fioriscono, appassiscono e si dissolvono, rilasciando la Materia di cui erano composti.

Dal punto di vista soggettivo e psicologico - che è il livello che ci interessa come entità coscienti - ci sono 3 strategie tipiche per gestire il pensiero della Morte, e non sono tutte egualmente efficienti, tutt'altro, al punto che io non le considero una scelta personale qualsiasi ma una vera e propria sequenza di livelli evolutivi, in cui l'ultimo rappresenta l'apice non più superabile e la vittoria psicologica de facto.




▶ Prima mossa: Rimozione

Rimozione significa che il pensiero viene cancellato, si tenta l'eliminazione dell'idea: se non ti vedo non ci sei, se non ti penso non esisti.

Questa è la strategia fondamentale della nostra società attuale, basata sull'occultamento del cadavere e la distrazione: il lenzuolo bianco, alzare il volume della musica, accendere la TV, fare come le 3 scimmiette.




Naturalmente non funziona: tutte le strade portano all'Omega Point e quindi si tratta di una fuga impossibile; adottare questa strategia comporta il permanere in una forma di demenza estremamente inquieta e logorroica, il girare in tondo su un nonsense perpetuo e imbecille, ma finché non ti sfinisci puoi continuare a provarci.


▶ Seconda mossa: Negazione

Negazione significa affrontare il problema e decidere che lo spauracchio non esiste. È un passo avanti.

La forma più comune e commercializzata di negazione della Morte sono le religioni; le religioni fanno tante cose e sono diverse tra loro: spiegano la genesi dell'Universo, incorporano norme sociali, stabiliscono gerarchie, etc. ma tutte senza esclusioni prevedono un [al di là] e il business del come ci si piazza nell'[al di là] è il vero cuore della faccenda. Sotto il folklore delle diverse tradizioni il meccanismo è sempre lo stesso e la logica è chiara: tu desideri tanto un certo prodotto (l'immortalità) e naturalmente c'è qualcuno che lo vende, però devi passare da lui: un pusher è un pusher, e sa come funziona.


"La Paura è una bugiarda."


Sarebbe tutto perfetto ma c'è un problema: la storia della Fede dopo un po' stanca; all'inizio sembra tutto OK, poi ti rendi conto che non hai alcuna garanzia e allora il pusher ti dice Spingi! Spingi! (Push! Push!) sulla Fede, ma sicuro-sicuro non sei mai, e quindi non sei mai nemmeno tranquillo-tranquillo. In altre parole prima o poi ti rendi conto che ti sei tirato addosso un sacco di roba di cui avresti anche fatto a meno, ma quello che davvero ti interessava non ce l'hai.

Su questi due punti vedi anche: I cinque sciocchi, L'ultimo Messia.


▶ Terza mossa e scacco: Accettazione

Accettazione significa accettazione, non è difficile: è così. Muori.

Ciò che rende vittorioso colui che accetta la Morte è che per la prima volta ci pensa davvero anziché aggrapparsi agli slogan del pusher, e quando ci pensi davvero ti rendi conto che ti sei preoccupato tanto per niente.




Ci sono tanti pensieri più o meno diretti che puoi fare, come ad esempio la constatazione che muori prima o poi, e tanto quando morirai per te sarà sempre adesso, quindi non fa alcuna differenza se prima o se poi.

Ma il cuore della questione è che anche senza spendere un sacco di energia coi pusher ti rendi conto che il prodotto che ti vendono loro te lo puoi anche coltivare da solo: siccome lo Stato non può dichiarare illegale l'immortalità - anche perché è difficile da identificare - non te lo può impedire. Quindi, prima ancora di metterti a inventare la tua immortalità personale (o molte diverse tra loro: io ne ho un sacco!) puoi soppesare con calma la peggiore delle ipotesi, e cioè che la tua dissoluzione fisica corrisponderà alla tua dissoluzione psicologica a tutti gli effetti per cui il tuo [io] sparirà nel nulla. Non è la cosa più terribile che si possa pensare?

No. Per niente.

In realtà ti accorgi che non puoi nemmeno immaginarla una cosa del genere, e questo non significa che quindi non è possibile, non puoi immaginarlo perché se immagini esisti, ma se non esisti non immagini e non sperimenti e non hai ricordi né sentimenti né niente: l'Universo non solo viene inghiottito dal Nulla, ma non è mai esistito né è mai esistita l'idea di un Universo o di Te o di qualsiasi altra cosa: Nulla. Ma magari Nulla, sarebbe già qualcosa!




Insomma la Morte vista così - ricorda che questa è la nostra ipotesi peggiore in assoluto, la più nera delle ipotesi pessimistiche da strizzarsi i gioielli di famiglia - è tutto fuorché una brutta cosa, è al contrario uno dei pensieri più rassicuranti che possano esistere, perché significa che se domani ti becchi un cancro fulminante con immensi dolori, quello per cui il "credente" sarebbe lì a pregare dalla mattina alla sera per guarire, tu povero disperato senza Dio non vedi l'ora di morire così finisce tutto e chi s'è visto s'è visto. Insomma finché gira bene bene, se/quando dovesse girare proprio male-male c'è la pronta soluzione:

>format Universe:

ma fino a quel momento sei libero veramente, non passi la tua Vita ad aggrapparti di continuo a questo e quello e hai l'opportunità di respirare il Mistero, la Bellezza e le Possibilità a pieni polmoni in ogni secondo, senza padroni, senza lacci e lacciuoli, senza dogmi strampalati, senza Sacrifici Gratuiti, senza metterti in ginocchio davanti a tuoi simili.

Hai capito perché l'Accettazione è superiore?
E fin qui era l'ipotesi più nera del nero.

Però comunque questo Universo un po' puzza di strano giochino di Materia e Coscienza, il dubbio che questo Dio di cui parlano tutti sia proprio Tu ogni tanto ti viene, il dubbio che sia una specie di videogame degli Spiriti ogni tanto ti viene, questa Materia che si aggrega e dissolve dappertutto e quando si aggrega canta e balla e filosofeggia qualche sospetto te lo mette, al punto che qualche volta ti pare che gli induisti l'abbiano proprio vista giusta (non conosci il pensiero induista? Il tuo pusher ti ha detto che non è roba buona? Ahiahiahi...)




Sia come sia, la verità è che la Morte spaventa tanto perché non ci si pensa abbastanza e quando ci si pensa si pensa male. I pusher hanno la loro bella dose di colpe per questo e presto o tardi ti rendi conto che sono davvero dei mascalzoni.

Anche perché adesso, alla luce di questi ragionamenti razionali e lucidi, ti rendi conto che la peggiore delle ipotesi dell'ateo è molto migliore della peggiore delle ipotesi del cristiano: di tutti gli orrori che l'Umanità abbia partorito, in assoluto niente è peggio dell'idea di una Dannazione Eterna, cioè di essere immortale ma di poter bruciare all'Inferno per sempre!

Pensaci. Non esiste niente, in nessuna cultura e in nessuna epoca che batta per orrore questa idea, ed è tutta Cristianesimo.

Contenti loro...



"Non credere all'Inferno non abbassa di un solo grado
la temperatura là sotto"
Neil T. Anderson, uno che la sa lunga.


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