Sappi che cosa chiedere


Era Jesus stesso che diceva:

chiedete e vi sarà dato

E la cosa fa riflettere. Jesus aveva capito molte cose e aveva tentato di insegnarle, ma quando ti scontri con una massa di persone più preoccupate di rimanere aggrappate ai loro dogmi che di capire corri seri rischi e lui l'ha scoperto sulla sua pelle; non parliamo di quello che è successo nei due millenni successivi, tra roghi degli eretici e delle streghe, crociate e Inquisizione, perché se lo avesse saputo avrebbe fatto il falegname zitto e felice per tutta una lunga vita.




A noi che non ce la raccontate, invece, quello che rimane è un set di intuizioni interessanti da testare ma anche sfidanti, perché a volte le cose che a prima vista appaiono semplici rivelano pieghe inaspettate che complicano notevolmente la faccenda!

Quello che Jesus diceva così, come un'informazione di servizio sulla burocrazia celeste, oggi si presenta in altre forme più articolate ma in ultima analisi identiche e coerenti anche con una più moderna comprensione dell'Universo, che appare sempre meno come una cosa e sempre più come un Organismo/Mente multidimensionale.




A questo punto il problema si sposta: ipotizziamo anche che il chiedere e ricevere funzioni: che cosa chiedere?

È buffo, ma qui nel Popolo della Lamentela per eccellenza si fanno scoperte sorprendenti; la Lamentela fa supporre che ci sia un ideale desiderato che si otterrebbe con la rimozione di tutto ciò di cui ci si lamenta, ma gratta gratta viene fuori che non è così: la Lamentela è uno stile di Vita.

C'è un modo di pensare col quale mi sento abbastanza risonante che dice che la tua Vita è perfetta, quale che sia, nel senso che è esattamente il risultato delle tue scelte e se ci pensi bene è esattamente quello che hai voluto in precedenza; ti ci eri visto, hai scelto di dedicarti a questo piuttosto che a quello migliaia di volte in migliaia di giorni e momenti, e quindi quello che hai è esattamente quello che hai voluto o, in altre parole, hai già avuto quello che chiedevi.

Magari intanto che percorrevi quella strada hai cambiato idea, ma questa è un'altra questione e non puoi prendertela con nessuno se non con te stesso: tu hai scelto, sempre. Anche quando hanno scelto altri per te tu hai scelto di permetterglielo, quindi di che cosa ti lamenti?

Un'altra cosa che si dice - e che mi fa risuonare molto bene - è che tutte le volte che incolpi qualcun altro per qualcosa che non ti va bene stai scaricando un barile che stava al suo posto sulla tua schiena, e per le stesse ragioni di cui sopra.

Dico questo perché in passato io ho fatto tutte queste cose, e dopo ho capito.

Sei infuriato con il partner, coi clienti, coi colleghi, col capo, con i politici, con l'Umanità e con l'Universo, ti consideri Vittima del Sistema, di quelli che ti giudicano, di quelli che parlano alle spalle, di quelli che ti spiano, ma... ehi! Sei libero! Puoi fare tutto quello che vuoi, hai sempre potuto, non scaricare il barile!

La verità è che sei quello che pensi di essere perché pensi di esserlo. È tutto nella Mente, sempre e comunque. Se sei schiavo di qualcuno sei schiavo di te stesso.

Puoi fare tutto quello che vuoi ma devi essere pronto ad assumertene i rischi, questo è il punto. È una questione di Coraggio o di Paura - a seconda di come la vuoi guardare - ed è una questione di Responsabilità nel più nobile dei sensi, cioè di disponibilità a pagare in prima persona per le conseguenze delle tue scelte così come a goderne i frutti.

Quando realizzi questo arrivi alla più terribile delle domande a cui potresti tentare di rispondere:

Che cosa vuoi?

Sembra facile. Provaci. Prendi un foglio di carta, una penna, e scrivi in alto: Modulo di richiesta ufficiale all'Universo. Tira una riga e poi sotto scrivi che cosa vuoi esattamente. Ti do 5 minuti.





Non barare, ho detto 5 minuti. Scrivi!



"Se non sai che cosa vuoi,
finisce che ti ritrovi con un sacco di roba che non vuoi
"
Chuck Palahniuk


Bene, ora sai che non lo sai, e questa è una rivelazione, non è vero? All'improvviso tutte le cose che sembravano sbagliate nel mondo sembrano andare a posto e quindi hai scoperto che la tua Vita è perfetta, o almeno è perfetta quanto poteva esserlo considerando che non hai idea di che cosa vorresti di diverso!

In realtà nel mio caso ci sono voluti mesi ma alla fine qualche cosa è effettivamente emerso, e a quel punto il passaggio difficile è stato trovare il Coraggio di prendere veramente quella direzione; la buona notizia è che - almeno in questa mia esperienza, che è un campione limitato - la sensazione è stata davvero che gli ingranaggi dell'Universo si siano messi in moto scodellandomi davanti, quasi immediatamente, quello che mi serviva; questo mi ha lasciato basito, devo ammetterlo, ma basito oggi significa più sicuro domani, e quindi da qualche tempo ormai sto procedendo in questo modo, chiamando le cose che mi servono quando mi servono e vedendole apparire spontaneamente nel panorama senza necessità di intervento.

Lo stesso principio si trova in Siddharta di Hermann Hesse:

"Vedi, Kamala, se tu getti un sasso nell'acqua, questo va a fondo il più rapidamente possibile. Così avviene quando Siddharta ha uno scopo, una meta. Siddharta non fa niente. Aspetta, pensa, digiuna, ma attraversa le cose del mondo come la pietra attraversa l'acqua, senza far nulla, senza muoversi: viene attirato, si lascia cadere. Il suo stesso scopo lo attira, poiché nella sua anima non c'è nulla che possa contrastare questo scopo. Questo è ciò che Siddharta ha imparato presso i Samana.
È anche ciò che gli stolti chiamano magia, pensando sia opera dei demoni. Non esistono i demoni. Ognuno può fare delle magie, ognuno può raggiungere le proprie mete, se sa pensare, se sa aspettare, se sa digiunare."

Che devo dire... sembra funzionare. Per adesso.

Una cosa che ho imparato, però, è che la precisione formale di ciò che si chiede è importante, la richiesta deve essere formulata bene, senza ambiguità, come se stessi parlando con un computer che esegue con precisione la richiesta, alla lettera. In precedenza, con meno consapevolezza, avevo espresso una richiesta un po' stupida e quella ha preso forma, esattamente come l'avevo chiesta, e non è stato molto divertente. Quando ho capito l'errore ho corretto il tiro e magicamente le cose sono andate a posto.

Follie? Maybe.


"Chi non crede alla Magia non la troverà mai."
Roald Dahl


Ancora al di là di questo e quando la fiducia negli arcani meccanismi dell'Universo diventa più grande, cominci a smettere di preoccuparti di qualunque cosa e semplicemente vai, scoprendo che i pezzi che ti servono ti cascano davanti mentre cammini esattamente un istante prima che i tuoi piedi ci si appoggino, per cui quello non è più un problema. Di nuovo vedi come sia fondamentale sapere dove stai andando, almeno a breve termine, perché non puoi star camminando se non hai una direzione, per cui tutta la Magia non ha modo di esprimersi.

In ogni situazione, con l'Universo o con la persona che hai davanti, insomma sempre e comunque, se sai che cosa vuoi sai esattamente che cosa chiedere, per quanto strano possa apparire, e l'otterrai.

Sappi che cosa chiedere.




POST PIÙ LETTI DELL'ULTIMO MESE

Perché la figa sa di pesce

L'ultimo Messia - di Peter Wessel Zapffe

Attrazione e repulsione nelle relazioni

13 barzellette buddiste

Pensare oltre le parole

22 frasi di Lao-Tzu su Vita, Morte e Felicità

Atei vs credenti (e Bohsarkaz che li guarda)

Consapevolezza

Disegni dalla Fase Oscura

Coscienza vs Ego