Burocrazia e risonanza

Devo andare all'estero e mi serve un nuovo passaporto in fretta.
 
Il fatto che siamo nell'era della telematica a Roma è ancora considerato occultismo, per cui invece di richiedere il passaporto e  riceverlo a casa il giorno dopo, la trafila è di stampo medioevale, manca solo la ceralacca: vai in Questura previo appuntamento; l'appuntamento - giuro! - si può prendere via Internet, le questure a cui posso rivolgermi nella provincia di Varese sono quattro, allora guardo il calendario della più vicina ed è tutto pieno per un mese; quella un po' meno vicina tutto pieno per un mese; la terza idem; la quarta, la più lontana, ha un buco libero.
 
E' a Luino. Praticamente in Svizzera.
 
Prenoto e mi mandano via email la ricevuta di prenotazione; io, che conosco i miei polli, verifico attentamente l'indirizzo sul sito; poi guardo l'email, ed è chiaramente indicato un indirizzo diverso:
 
DATI APPUNTAMENTO
Presentarsi presso:
Settore Polizia di frontiera di Luino
via B. Luini 4/D
21016 Luino (Varese)
...
 
Curioso notare come l'appuntamento sia a Luino, in via Luini. Un'eco, una risonanza.
 
Naturalmente, oltre ai 5 euro delle fototessere, il tutto comporta l'esborso di 40 euro di marca da bollo più un altro versamento di 42 euro da fare in Posta, dove si paga anche il pagamento stesso un altro euro e qualcosa, non prima di aver perso un'ora nell'attesa che le operazioni per smaltire le quattordici persone davanti raggiungano bradipescamente il loro completamento.
 
Nel pomeriggio parto per Luino in via Luini, è oltre un'ora di viaggio, quindi tempo, carburante, pedaggi e usura mezzo; quando arrivo non faccio neanche in tempo ad avvicinarmi all'ingresso che esce un ragazzotto in divisa, si pone in cima alla breve scala, pugni sui fianchi come un novello (ed imberbe) Benito, e mi chiede se ha senso che io sia lì, gli spiego, e lui mi risponde che sa bene che le perentorie indicazioni istituzionali mandano in via Luini a Luino, ma il posto è altrove, e mi spiega come raggiungerlo.
 
Faccio un Km a piedi e arrivo a destinazione. Il mio amore per le istituzioni pulsa caldo nelle tempie.
 
Buongiorno-buongiorno, pratiche, impronte digitali, pugnette varie, e a quel punto non so resistere:
"Ma lo sapete che il modulo inviato dalla prenotazione on-line riporta un indirizzo sbagliato?"
"Sì, glielo abbiamo segnalato più volte, ma a Roma non riescono a correggerlo."
 
A Roma.
NON RIESCONO.
A correggerlo.
 
Io non riesco a trattenermi: "Se mi date 5000 euro ve lo correggo io, smanetto bene con i computer, so anche salvare i file!". Nessuna risposta, e dopo un secondo suona il telefono, è una signora che si informa sulla sua pratica, sento il poliziotto chiamarla per nome: Giovanna Luini. Terza occorrenza, seconda eco. La Signora Luini chiama a Luino e solo accidentalmente non siamo in via Luini.
 
Se tutto va bene, avrò il mio passaporto in tempo, ma dovrò tornare a Luino a prenderlo, naturalmente.
 
Bilancio:
» 1,5 giornate buttate;
» oltre 100 euro in meno;
» piena e definitiva consapevolezza che le istituzioni di questo paese hanno bisogno di una radicale ristrutturazione. Ma una semplice eliminazione sarebbe anche preferibile;
» l'I Ching probabilmente ha più senso di quanto appaia a prima vista;
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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