Reality Surfing IX » Distacco


Quindi il Mondo adesso rotola sullo sfondo, un Mondo fatto di miliardi di persone e quindi altrettanti differenti sogni della Realtà. Stimo che potremmo star vedendo la fine di un'epoca, quella dei giganteschi sistemi di controllo che si nutrono della libertà individuale in cambio di omologazione e servizi inutili, regole sempre più dettagliate, progresso verso non si sa cosa. Ma probabilmente questo accadrà solo per metà.

Tutto questo comunque ondeggia sullo sfondo: nel momento in cui non sei più coinvolto nella cosa, nel senso che non è più il gioco a cui partecipi sposando un'illusione o un'altra, ma te ne sei tirato fuori costruendoti una bolla autonoma, cominci a vedere lo spettacolo.




Onde immense di umanità, lentissime ma inesorabili, si accavallano e si scontrano come le masse di uccelli negli stormi; un super-organismo che ancora non è completamente auto-cosciente e che stenta a consolidarsi, ma che in qualche modo è già insito nel processo, così come accade in qualsiasi altro processo naturale.

Come Specie Umana, la nostra presunzione di essere fuori e al di sopra del processo naturale è semplicemente ridicola, roba da scimmie nel vero senso della parola. Niente di ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo è il frutto di una nostra decisione, la Storia sta accadendo, e la destinazione di questo viaggio è incerta sia negli esiti sia nella sua intima natura: individualmente noi sappiamo che cosa vogliamo, ma non abbiamo idea di quale possa essere l'ambizione di Madre Natura; non sappiamo nemmeno che cosa sia Madre Natura, né a quale profondità arrivino le sue propaggini: il numero di dimensioni, la profondità della sua Coscienza, la struttura d'insieme del Tutto con tutto ciò che include e se questi concetti abbiano senso in principio.

Potremmo essere destinati a qualcosa di molto diverso da ciò che possiamo immaginare, così diverso da lasciarci a bocca aperta, perché alcune delle linee di tendenza che si vedono nella storia dell'Universo come la concepiamo adesso puntano verso l'iperdimensionalità: quando constati che una di esse è la formazione di una cosa come l'auto-coscienza, un'altra è il costante incremento di complessità e interconnessione, capisci che parlando del futuro e quindi dell'aumento di profondità in cui ci troveremo col compimento del gradino evolutivo che l'Umanità sta scalando - sempre più in fretta - mi suoni bene una bellissima frase di Terence McKenna: «...ad un certo punto le cose diventeranno così strane che la gente sarà costretta a guardarsi in faccia e dirsi apertamente: "ma che diavolo sta succedendo?!?"»




Quando ci si interroga sulla direzione del Futuro emerge innanzitutto una nostra deformazione di pensiero: pensiamo che ci sarà una direzione, e discutiamo su quale (anche perché, in quanto pecorelle, vorremmo andarci tutti insieme, punendo chi non è d'accordo e contesta). Ciò che avverrà sarà invece tutto quello che è possibile - quindi

[ciò che possiamo pensare] + [ciò che non possiamo pensare]
+
[le interazioni tra tutte le propaggini che si svilupperanno]

Ci sarà manipolazione genetica con ibridazione umana-animale, ci saranno robotica e intelligenza artificiale, ci sarà chi vorrà farsi impiantare elettronica nel cervello e/o robotica nel corpo, e chi si opporrà inutilmente; ci sarà chi sommerà in sé modifiche genetiche, robotica e cibernetica e ci saranno sempre gli Amish, i Mormoni e tutti gli altri. Ci sarà tutto e forse un giorno capiremo che è inutile lamentarsi del modo per noi surreale in cui altri vedono e gestiscono l'esistenza, ma più facilmente ci sarà chi lo capirà e chi no. Ci sarà tutto, tutto insieme, perché quello che stiamo vedendo è l'esplosione di una Specie sperimentale che indaga nella sua stessa carne le ramificazioni del possibile. Madre Natura con il nostro cervello ha creato una Specie così adattabile da rappresentare uno strumento flessibilissimo e velocissimo per vedere un po' di spettacolo nell'Universo, una singola Specie che si sta irradiando in un intero ecosistema surreale di possibilità, e quando Lei se ne sarà stancata passerà semplicemente la spugna, come ha già fatto con i dinosauri.

Quindi rilàssati.




Da quassù in sospensione nel nostro campo magnetico da Reality Surfer vediamo già le propaggini esplorative che si estendono e osserviamo in silenzio. Sappiamo che strepitare e tifare non fanno alcuna differenza: la Storia è un fluido in tempesta che sbocca da un caleidoscopio di possibilità e si riversa nei canali della Realtà; l'unica cosa a cui fare attenzione è se la trasformazione comincia a mettere sotto pressione la mente delle masse, perché se questo accade è meglio ritirarsi per un po' dove la terra è meno popolata, in attesa di sviluppi.

Ma questo è il panorama, questo è lo Spettacolo e gustarselo, seduti accanto a Madre Natura, è il suo unico significato.



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