Padania, anno 2044





Ambrogio strizza un po' gli occhi per non perdere di vista il drone 4 che si allontana nella foschia sopra la sua risaia. Negli ultimi giorni l'apparecchio ha dato segni di cedimento: è sempre in carica sulla sua piattaforma, una volta ha dovuto andare a recuperarlo semi-affondato nell'acquitrino, probabilmente la batteria è di nuovo da sostituire.

A parte questi inconvenienti l'ACS Asus X-Rice (Sistema di Coltivazione Autonomo) funziona bene: i droni monitorano i campi e il lavoro delle altre macchine anfibie, il lavoro procede e l'impegno è davvero minimo a parte la mappatura iniziale a monitor delle aree da coltivare e le piccole manutenzioni ordinarie. La nuova versione dell'ACS di Apple per le risaie include il riconoscimento automatico delle anomalie dei sistemi e provvede ad ordinare parti di ricambio ed interventi tecnici avvisando il proprietario via email, ma per il momento Ambrogio deve ancora ammortizzare l'acquisto dell'Asus, quindi se ne parlerà per un futuro.

Scomparso dalla vista il drone torna a rilassarsi sulla sedia nella veranda; lo sguardo vaga per qualche secondo nel cielo lattiginoso, poi sfoca nei ricordi di decenni prima, quando Kevin, suo padre, lavorava alla grande opera di bonifica di quelle zone: metà del vasto campo di Ambrogio giace su un'area che 30 anni prima era stata il "Polo Fieristico di Rho", una delle ultime deliranti opere dell'Epoca del Consumo, realizzata tra i consueti scandali politici quando già le metropoli - come le nazioni intere - avevano cominciato a spopolarsi, quindi in piena controtendenza e nella totale cecità ai processi che erano in atto in quel periodo storico.


Demolizione edifici residenziali abbandonati, Milano, anno 2026


Il Polo Fieristico era durato solo qualche anno, giusto il tempo dell'Expo2015 che era stato annunciato come "il rilancio della città di Milano" e invece era stato il canto del cigno di un'intera nazione - almeno nel senso tradizionale di struttura burocratica ottocentesca con tinte di nazionalismo e corruzione latina dilagante.

Prima lo spostamento della produzione in Oriente, poi le trasformazioni industriali verso l'automazione, il progredire dell'evoluzione climatica, l'inversione della tendenza demografica e la generale presa di coscienza che avevano causato la fine dell'Epoca del Consumo come il risveglio da un sogno strano, avevano fatto il resto: in pochi anni la Padania, dall'essere una delle zone più popolose e ricche del mondo, si era trasformata in una pianura quasi deserta, umida, perennemente avvolta dalla foschia e coltivata prevalentemente a riso.

Rileggere col senno di oggi la propaganda di allora fa una certa impressione: credevano che un giorno Milano sarebbe stata come la New York del tempo, che le sue propaggini cementificate avrebbero raggiunto le Alpi, invece 10 anni dopo era iniziata la bonifica di chilometri e chilometri di strade e quartieri che ormai erano rimasti pressoché deserti, per adibire nuovamente quelle terre ad un uso sensato: coltivare roba da mangiare.


Padania, anno 2044.


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