Intrattenimento



Intrattenimento è il tuo leggermi e il mio scriverti, intrattenimento è quello che facciamo quando saltiamo di palo in frasca attorno ad un tavolo raccontandoci le stesse vecchie storie a ciclo continuo, intrattenimento è la vita stessa, perché la vita è tempo e il tempo va riempito, altrimenti è solo stare a guardare la lancetta dei secondi che fa tic... tic... tic...




Intrattenimento finisce per significare strade, ponti, satelliti, computer, civiltà, guerre, inganni, vittorie, sconfitte, millenni nel ciclo delle generazioni mentre indaghiamo il senso di Tutto e arriviamo alla conclusione che è meglio non indagare ma solo andare, perché se ti fermi a guardare ti rendi conto che in ultima istanza è solo un tic... tic... tic...




Intrattenimento è scuotere la testa di fronte a problemi che non ci sarebbero se non pensassi che sono problemi, è dipanare la matassa delle sfumature del reale dando nomi e regole a tutto e poi constatare che non funziona niente, è immaginare l'incredibile bellezza di un ordine possibile e vedere come va in mille pezzi di fronte al grugnito d'incomprensione di un umano ad un estremo statistico, e ricominciare da capo un nuovo progetto, e intanto tic... tic... tic...




Intrattenimento è preoccuparsi della salute e della sicurezza per arrivare il più tardi possibile e in perfetta forma all'appuntamento con l'obitorio, possibilmente senza mai aver impattato il proprio inconscio o il diverso o il profondo o l'estremo, ma anche andarseli a cercare con un certo impegno e scoprire che non c'è nulla realmente da temere, che comunque e sempre, al di là di tutto, non c'è molto altro oltre al tic... tic... tic...




Intrattenimento è anche il tacere della saggezza e il suo osservare le lotte altrui nel tentativo di raddrizzare un mondo curvo, nel costruire utopie, illuminarsi nell'amore e nell'infinito o tormentarsi nel materiale e nell'ignoranza, due facce della stessa medaglia: il disco del mondo visibile davanti a te, la sfera della porzione di realtà che è rappresentata dentro di te, mentre tic... tic... tic...




Guardare, osservare, studiare, stupirsi, creare, viaggiare, sognare, dire, fare, baciare, scopare e dissolversi per un secondo nell'estasi dell'orgasmo - un termine talmente tabù che manca nel dizionario del mio editor mentre non manca il termine transumanza - perché l'orgasmo è un'esperienza di dissoluzione di te, del tempo e dello spazio, è un abisso che Madre Natura ti ha messo di traverso nella vita in un posto dove non puoi non passare, non puoi non vederlo, e fa una paura del diavolo perché è dissoluzione, pre-morte, cancellazione della solidità del mondo, annichilazione del controllo razionale, mistero; ma poi passa qualche secondo e torni qui, dove tic...tic... tic...




Intrattenimento è dividere in 24 porzioni il tempo da un'alba all'altra, poi dividere ognuna in 60 e poi ancora in 60 ed avere così il tuo tic... tic... tic... 86.400 secondi al giorno da riempire di qualcosa meno i 10 che passi nell'orgasmo perché lì non ci sono né tempo né spazio; ripetere i gesti, ripetere i discorsi, evitare le differenze, temere la libertà, temere l'anomalia, reprimere l'insolito, non guardare negli abissi, andare solo avanti, come burattini bendati, credendo, obbedendo e combattendo, per... cosa?

...tic... tic... tic...

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