Coscienza vs Ego




Ho parlato spesso di Ego, a volte chiamandolo Ego Culturale, altre denunciandone i malefici ma lasciando in sospeso la sua natura precisa e per questo sento la necessità di fare un po' di ordine; ad un livello elementare l'Ego è inevitabile: come potresti mettere il cibo nella tua bocca anziché in quella altrui senza un minimo di Ego?

Semplificando, l'argomento potrebbe essere scomposto nei livelli:

Coscienza/Realtà Immediata
Corpo
Immagine di Sé/Immagine del Mondo


▶ Coscienza/realtà immediata

A questo livello la situazione si presenta come dualità perché non c'è Coscienza senza Esperienza: senza qualcosa di cui essere cosciente non c'è Coscienza.

Quando parlo di Coscienza intendo ciò che ho diffusamente descritto nella serie Reality Surfing, un'entità che potrei chiamare spirito o anima se non fosse che queste parole attivano una sfera che qui non voglio implicare, e che corrisponde a termini come spiritualità, religiosità, al di là, etc.

Comunque in qualche modo la Coscienza è un punto focale di esperienza e per questo potrebbe rispondere alla parola "io".




▶ Corpo

Il Corpo è il veicolo animale abitato dalla Coscienza. Il linguaggio può creare miraggi per cui puntualizzo che non stiamo necessariamente parlando di due entità distinte, prova ne sia il fatto che ciò che avviene nel corpo ha effetti diretti nella Coscienza e viceversa. 

D'altra parte anche un'identificazione immediata tra Corpo e Coscienza potrebbe essere affrettata, per questa ragione ho comunque distinto i due livelli, perché la pura Coscienza può guardare il corpo che abita come qualcosa di altro da sé e può vivere esperienze apparentemente distaccate da esso come i sogni, le esperienze di quasi-morte, le estasi psichedeliche e altre che attualmente non hanno una chiara interpretazione biochimica e neurologica o - per uscire dal nostro paradigma culturale - materialista e riduzionista.

L'esperienza di Coscienza che noi abbiamo è legata ad una concentrazione di conoscenza, cioè informazione, in un sistema unico centralizzato che se la rappresenta internamente per gestire un corpo fisico. Qualcuno parla di questo fenomeno come di un sistema di sintonizzazione tra due sfere distinte, una fisica, materiale, l'altra mentale, immateriale. In sostanza la complessità attira l'Occhio.

Comunque è chiaro che anche il Corpo - che è un Noi di cellule animali - può rispondere alla parola "io".





▶ Immagine di sé/Immagine del Mondo

A questo livello parliamo di costruzioni mentali, ed è qui che le cose si complicano, è qui che si producono le distorsioni di cui spesso parliamo ed è questo l'Ego di cui sarebbe bene avere sospetto, perché è colui che porta il tuo nome, è colui che dice "il mio corpo", "il mio braccio", "il mio conto in banca", "il mio potere", "le mie idee politiche" e non è affatto chiara la risposta alla domanda "mio di chi?"... ed è imbarazzante scoprirlo.

Anche questo Ego è parte di una dualità perché - come già evidenziato in Certezze e Misteri l'immagine di sé è l'altra faccia della medaglia dell'Immagine del mondo, una non esiste senza l'altra, e si tratta di contenuti culturali: una Cultura è il Sistema Operativo di una Civiltà, è il software che rende una scimmia operativa e compatibile all'interno di un certo ambiente sociale dove sono rappresentati sia l'Universo che l'Individuo all'interno di un paradigma, cioè un sistema di assunti e di idee che insieme creano un Tutto coerente e idealmente completo.

Questo costrutto non è la Realtà, è solo un modello della Realtà che come tale la limita definendo ciò che può essere e ciò che non può essere, e salvo il caso in cui abbia fatto veramente centro - cioè, per dirla breve, che abbia letto la mente di Dio - non è molto più che un'illusione, e per sopravvivere ha necessità di negare tutti quei dati di esperienza che sfuggono al paradigma che lo definisce.




» Formazione dell'Ego Culturale

Per chi l'ha assorbita crescendo al suo interno, una Cultura si sovrappone e si sostituisce di fatto alla Realtà Immediata e al suo Mistero, e così crea di riflesso un'Immagine di Sé che non è la realtà, ma una specie di manichino che infatti si chiama persona, e persona significa maschera.

La persona si sostituisce ai precedenti livelli ed è lei ora che risponde alla parola "io", ma si tratta solo di una maschera, qualcosa che è definito da un paradigma ideologico contestualizzato ad un tempo, un luogo, un'etnia.

Alcuni dei nostri problemi nascono ad un livello animale, perché è un fatto che tutti i primati - da quelli che stanno nel palmo di una mano ai gorilla - mostrano una tendenza alla formazione di gerarchie di dominio maschile; questa è una delle ragioni per cui dico sempre "ricordati che sei una scimmia!" e che è un madornale errore credere che gli umani non siano animali perché con queste illusioni si perdono di vista caratteristiche pericolose che sarebbe bene tenere a mente e sotto controllo.

Ad un altro livello un intero paradigma culturale può essere usato per medicare queste tendenze da canini e pelo arruffato oppure, poco saggiamente, può essere modellato su queste tendenze animali esaltandole, e la nostra Cultura Occidentale è piuttosto spinta in questa direzione, coltivando la competizione, la performance, la rivalità, la meritocrazia, il successo, il denaro, l'esteriorità, la materialità, il dualismo, e così via.




L'immagine d'insieme della nostra Civiltà nel mondo è il risultato di questa impostazione, e l'ipertrofia dell'Ego che colpisce diffusamente molte persone, in particolare maschi, ne è naturale conseguenza. È una curiosa dualità quella dell'associazione tra due ideologie come il Cristianesimo (fratellanza, ama il prossimo tuo come te stesso, etc) e il Capitalismo (vinca il più forte) ed è stupefacente come le due abbiano potuto convivere; d'altra parte è un fatto che nei secoli si sono date il cambio nel controllo del timone: prima il Cristianesimo con le crociate e i roghi degli eretici e delle streghe, poi il Capitalismo con le guerre di pace e i falliti nelle strade e sotto i ponti.

In ogni caso il prodotto di tutto questo è una massa di persone - cioè scimmie che credono di essere la loro maschera sociale - che vogliono a tutti i costi prevalere, dominare, e farlo attraverso il potere, il denaro, i suoi riflessi visibili quindi i beni materiali, la notorietà, il successo; la pena in caso di fallimento è innanzitutto interiore: "io sono un fallito", e poi si traduce nelle più disparate manifestazioni come ansia, frustrazione, depressione, problemi di salute, suicidio. Per evitare questo le persone (maschere che non sanno di essere maschere) sono disposte a tutto, ed ecco che nascono molti mali sociali e comportamenti incredibili, a volte estremamente dannosi per gli altri: le rivalità esasperate, gli attacchi, le violenze, i crimini, le guerre, gli omicidi.




Con questo credo di aver chiarito quale sia il livello a cui mi riferisco spesso parlando di Ego e il perché della bontà della sua limitazione e revisione in favore di un rapporto più equilibrato con se stessi, gli altri, il mondo e la propria esperienza di vita individuale, dando per scontato che i primi due livelli - Corpo e Coscienza - sono strutturali, e tanto innocui quanto inevitabili.


» Coscienza, in profondità

La Coscienza si può considerare al minimo un fenomeno emergente dovuto alla complessità di un organo animale: il Cervello.

Una scuola la vuole chiusa e confinata all'interno della scatola cranica dello specifico individuo, e poi si parla di Conscio e Inconscio, e da lì le opinioni e le ideologie. Un'altra scuola vede la Coscienza come fenomeno fondamentale nella formazione dell'Universo dai suoi albori e la vede come un punto di focalizzazione che appartiene ad un più vasto campo da cui la Coscienza può attingere, se nelle condizioni adeguate, e la distinzione tra Conscio e Inconscio si riduce ad una distinzione tra Mente Locale - quando la Coscienza è focalizzata sull'individuo e la sua operatività - e Mente Globale, quando la Coscienza riaffonda in spazi più ampi e diffusi che qualcuno chiama archetipi, intelligenza di specie, memoria di specie, che a loro volta sono intessute con qualcosa di più primordiale ancora, fino al "ceppo" originale che alcuni chiamano la Sorgente, altri la Coscienza Cosmica.




La Coscienza in sé d'altra parte sembra possedere funzionamenti insospettabili. Diverse manifestazioni naturali come gli stormi di uccelli o come l'organizzazione di formiche e api, sembrano il risultato della fusione mentale di più individui in un campo cognitivo superiore, un'intelligenza di specie che sta al di sopra del singolo individuo.

La possibilità che esista un simile campo riporta in gioco le esperienze che tutti abbiamo di fenomeni ai limiti della statistica eppure frequenti: coincidenze, telepatia, sogni condivisi, e via discorrendo: se esiste un campo di informazione e intenzione di fondo, da cui ogni espressione dell'Universo Materiale è generata e tenuta in esistenza, è possibile attraverso la Coscienza cambiare stazione e sintonizzarsi meglio sugli altri e su banche dati diverse, ambiti mentali depositati nel tempo da chissà chi o chissà che cosa.




Da un certo punto di vista è come se la nostra Coscienza, in condizioni normali, fosse costretta a guardare attraverso la TV dei 5 sensi di un certo individuo animale. E' confinata lì ma già di notte, durante il sonno, ha un accesso più libero ad un campo squisitamente mentale e in molte situazioni sembra reagire a perturbazioni di un qualche inafferrabile campo alimentato dagli individui attorno. Se questi fenomeni sono possibili per gli stormi di uccelli e i banchi di pesci, facilmente sono possibili anche per noi, ed è possibile che già facciano parte di ciò che noi consideriamo la "nostra" mente.

Il passaggio è abbandonare l'idea che la nostra mente sia qualcosa di confinato nel nostro cranio; che sia al contrario qualcosa di più esteso e non interrotto, fino al cuore dell'esistenza e dell'Universo, e che negli individui che siamo semplicemente si manifesta come un'onda di superficie tra Coscienza e Materia. Parallelamente la stessa saggezza è emanata da ogni cosa perché ogni cosa e ancor di più ogni organismo è una manifestazione di volontà, equilibrio, bellezza e ha da insegnare molte cose all'occhio che la sa leggere.

Lo schema di base è questo: Coscienza Cosmica (un unico Io universale) che si riflette in ogni organismo ed entità, e tutte le entità contribuiscono a generare e tenere viva la Realtà Materiale lì dov'è, alimentata nel suo insieme dalla Sorgente stessa.






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