Transatlantico Umanità


La differenza tra guidare un transatlantico e un gommone gonfiabile è una questione di inerzia: quando hai dato un colpetto di remi hai già fermato il gommone, ma per cambiare di un solo grado la rotta di un transatlantico ci vuole una potenza enorme e prolungata per un tempo molto lungo. Se ce l'hai.

Il transatlantico Umanità nel 1980, quando io ero in terza elementare, ammontava a 4 miliardi di passeggeri, oggi dopo 35 anni viaggia spedito verso gli 8 miliardi; nel frattempo la Civiltà Occidentale, una cultura guidata storicamente dai valori dell'alcool (aggressività, insensibilità, superficialità e ottundimento) ha imposto al mondo il proprio modello di vita basato sull'idea che più roba ingurgiti più sei felice, così ora tutti gli 8 miliardi di passeggeri, mentre continuano a riprodursi come conigli, lottano per incrementare i propri consumi - cioè essere più ricchi, che è il vantato successo del nostro modello sociale - e questo a spese delle risorse disponibili sul Pianeta, che sono quelle che sono e cominciano a scarseggiare: dai carburanti inquinanti al pesce al cibo in generale ai materiali preziosi e rari per la tecnologia alla terra da abitare.

Per oltre un cinquantennio il lavorìo culturale e mediatico ha spinto in questa direzione, per trasformarci sempre di più da esseri umani in cittadini e poi consumatori, e questi valori, questa forma mentis è penetrata piano piano nel nostro DNA radicandosi con più facilità dove c'era minor resistenza, ovviamente, quindi in chi non aveva molto altro: poveri e ignoranti, guarda caso quelli che si riproducono di più.

Se ti guardi attorno con attenzione ti rendi conto che la maggior parte dei componenti della nostra Specie_più_evoluta_del_pianeta non appaiono degni di ricadere in questa categoria, il che all'atto pratico significa che non è affatto facile condurli ad una visione d'insieme tale da rendersi conto che ora stiamo viaggiando come un Titanic verso un iceberg, che a questo punto si trova a non più di qualche decennio di navigazione nel buio là davanti alla prua.

Spiegaglielo adesso, dopo che hanno distrutto e cancellato le loro culture millenarie, dopo che si sono convertiti al culto del business e dell'industria, della produzione e dell'acquisto, che contrordine compagni, tutti di nuovo alle risaie!

Sono pochi e selezionati quelli che da prua intravedono lo scintillìo dei cristalli di ghiaccio nel buio, alti sopra l'orizzonte; Cassandre scomode e menagrami squinternati che se ne vanno in giro con un cartello: "LA FINE È VICINA!".

Tutti gli altri, la grande massa inerziale di quelli che vedono giusto fino ad un palmo dal proprio naso, che con la quarta birra in mano ti liquidano con un "tu sei tutto strano", andranno avanti a realizzare il castello sognato dal proprio Ego immenso, fedele al principio capitalista che "chi muore con più giocattoli vince!", e le potenti trombe del transatlantico ne sottolineano il buon senso rompendo d'impeto il silenzio glaciale della notte artica.

Pronti per il botto?


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